Recuperato la serie di Romanzo criminale. L'ho trovata recitata malissimo, sia i dialoghi sono imbarazzanti, sia le doti recitative della maggior parte dei protagonisti sono veramente terribili.
Tuttavia: wow! La storia è descritta in modo veramente interessante, e soprattutto trovo sia reso benissimo il passaggio delle personalità dei protagonisti nelle varie fasi che vivono nei 7-8 anni trattati in due serie (le ultime puntate fanno in realtà un salto nel tempo di qualche anno ancora, inevitabile per spiegare la fine della banda). Da come partono in qualità di banditelli fino a diventare veri boss mafiosi, e l'inevitabile caduta (spero che, essendo una storia vera e famosa, non sia per nessuno uno spoiler

). L'evoluzione non è solo a livello di "carriera", di potere e di sicurezza, bensì anche dei rapporti: le bande dovrebbero di solito (ma non avendo mai partecipato ad una banda criminale, posso riportare purtroppo solo l'idea che ne ho

) essere contraddistinte da un sentimento di cameratismo, di onore verso i rapporti di amicizia: possono non farsi scupolo di commettere qualsiasi crimine, ma guai se fa il minimo torto all'amico. E in Romanzo criminale questo aspetto è ....triste, per quanto mi riguarda anche più triste del dover constatare una volta in più i vari intrallazzi deprimenti politico-mafiosi. Perchè è vero che anche nei momenti peggiori nessuno vende la banda, ma di fatto però tutti pensano al loro tornaconto; e dal momento che in due serie quasi ti affezioni alla banda (il mio ragazzo era sconcertato che alla fine lui si sentisse triste che i mafiosi e i criminali avessero perso

), è triste vedere come per interessi personali si sfasci.
Pur essendo di Roma, conoscevo ben poco la storia della banda della magliana e questa serie tv mi ha messo veramente tanta curiosità per approfondire il tema. E credo possa interessare non solo i romani: il percorso fatto dalla banda, tra destra estrema e brigate rosse, mafia e servizi segreti, è secondo me un pezzo della storia recente italiana.
Leggerò sicuramente il romanzo di De Cataldo, da cui appunto è tratta la serie