Con un nonno senatore, un padre fondatore di un paio di compagnie aeree e con un promettente avvenire di uomo politico davanti a sé (Jacqueline Kennedy era sua sorellastra e l’attuale vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore è suo cugino) , nel 1948, poco più che ventenne, Vidal pubblica il romanzo che cambia radicalmente il corso della sua vita:

“Mi trovavo al centro di un crocevia di strade, proprio come quello in cui si trovò Edipo. Se avessi pubblicato il romanzo, avrei svoltato a destra e sarei finito, maledetto, a Tebe. Abbandonandolo, avrei girato a sinistra trovandomi nella santa Delfi. L’onore richiedeva che prendessi la strada per Tebe. Sapevo che la mia descrizione di una storia d’amore tra due ragazzi americani “normali”, come quelli con i quali avevo trascorso tre anni nell’esercito in tempo di guerra, avrebbe messo in discussione nel mio paese natio - che è
sempre stato più simile alla Beozia, temo, che non ad Atene o alla spettrale Tebe- tutte le superstizioni sul sesso. Fino a quel momento, i romanzi americani sulle ‘inversioni sessuali’ avevano trattato di travestiti o di ragazzi solitari e cerebrali che avevano contratto matrimoni infelici e si struggevano per i marine. Io ruppi quello schema. I miei due amanti erano atleti e così attratti dal genere maschile che, nel caso di uno, Jim Willard, quello femminile era semplicemente irrilevante. La sua passione lo spingeva a riunirsi con la sua metà, Bob Ford: sfortunatamente per Jim, però, Bob aveva altri progetti sessuali, che comprendevano le donne e il matrimonio”.

Il libro ebbe un’accoglienza “incredula e scandalizzata”.

L'incipit de "La statua di sale" di Gore Vidal:

1
Era uno strano momento. Nel bar non c'era realtà; non c'era più nulla di solido; tutte le
cose si confondevano l'una nell'altra. Il tempo si era fermato. Sedeva da solo a un tavolo, e
ascoltava la musica che proveniva da una scatola di plastica rossa, illuminata all'interno.
Ricordava qualche brano per averlo ascoltato altrove. Ma non era più in grado di capire le
parole. Mentre si ubriacava riusciva solo a fare delle vaghe associazioni, ascoltando la
musica. Il suo bicchiere di whisky, acqua e ghiaccio era traboccato e il piano del tavolo
adesso era diventato interessante: isole, fiumi e laghi sparsi trasformavano quella
superficie in un continente. Con un dito tracciava dei disegni sul tavolo di legno. Da un lago
formò un cerchio; dal cerchio tracciò due fiumi; inondò e distrusse un'isola, creando un
mare. C'erano tante cose che si potevano fare con il whisky e l'acqua su un tavolo. Il
jukebox smise di suonare. Aspettò a lungo che ricominciasse. Inghiottì un sorso di whisky
per aiutarsi nell'attesa. Poi, dopo molto tempo, durante il quale aveva cercato di non
pensare, la musica ricominciò. Era un disco che ricordava e lui tornò a quel momento. Era
uno strano momento. Nel bar non c'era realtà; non c'era più nulla di solido; tutte le cose si
confondevano l'una nell'altra. Il tempo si era fermato. Sedeva da solo a un tavolo, e
ascoltava la musica che proveniva da una scatola di plastica rossa, illuminata all'interno.
Ricordava qualche brano per averlo ascoltato altrove. Ma non era più in grado di capire le
parole.

melville87 ha scritto: Credo che lo spunto di riflessione del terzo libro , sia veramente curiosa:-) ma ho paura che non mi piacerebbe , alla lunga, e gli ho preferito, anche per ragioni personali, il primo ...vidal:-) che a me personalmente ricordo una famosa casa produttrice di docciaschiuma economici...

Mi dicevo: "speriamo che nessuno faccia la battuta, dai vedrai che nessuno la farà, vedrai che non la faranno..."

Pure io ho votato e prenotato alla mie biblioteca del paese, i volumi.
Restiamo in attesa della fine del sondaggio!!!!

nuuuu spero che se vince il terzo ci sia almeno l'e-book!!

è così introvabile in commercio??

comunque io ho la mia copia, quindi se votate questo posso spedirvela!!

Francis ha scritto: nuuuu spero che se vince il terzo ci sia almeno l'e-book!!

è così introvabile in commercio??

comunque io ho la mia copia, quindi se votate questo posso spedirvela!!

L'ebook credo non esista (ma non ho cercato in profondità). Il libro invece si trova senza problemi su ebay nelle sue varie edizioni.

Ma perché affaticarsi? Tanto vincerà Gore Vidal!!!

Pierbusa in rete non c'è nulla ma tu con i tuoi segreti professionali!! Dovresti tramandarmeli questi segreti per esempio!!

Katya ha scritto: Pierbusa in rete non c'è nulla ma tu con i tuoi segreti professionali!! Dovresti tramandarmeli questi segreti per esempio!!

Katya, le mie ricerche sono state infruttuose.

A mio modo di vedere questo libro non interessa né coloro a cui piace il fantasy né coloro a cui piacciono le ricostruzioni storiche. Quindi non esistendo l'ebook ufficiale nessuno si è preso la briga di scansionarlo...

Tra qualche giorno avrò il libro cartaceo e vi saprò dire se le mie impressioni sono corrette.

Grazie a pierbusa, che pubblica incipit a tradimento, il tarlo del dubbio mi rode: la statua di sale o il cavaliere irlandese?

niggle ha scritto: Grazie a pierbusa, che pubblica incipit a tradimento, il tarlo del dubbio mi rode: la statua di sale o il cavaliere irlandese?

Non ho letto "Il cavaliere irlandese", tra qualche giorno avrò la possibilità di averlo tra le mani. Questo libro però leggendone la trama e qualche recensione puzza di libro "edificante" in cui una cultura (la celtica) si prostra di fronte alla "superiore" cultura cristiana. Se ti piace il fantasy questo lo è come Zichichi c'entra con gli scienzati. Ne ha le parvenze, le movenze la struttura ma il tutto piegato a dimostrare una tesi.

I libri fantasy sono tra i primi a finire nelle reti p2p quando la casa editrice non pubblica l'ebook sono gli stessi appassionati del genere che lo producono. Se dopo anni dalla sua pubblicazione non esiste ancora l'ebook vuol dire che nessuno lo ha ritenuto degno di questa fatica...

Dunque? Questo libro sembra avere un pregio: è ben scritto. La domanda quindi da porsi è val la pena leggerlo solo pe questo motivo?

Appeno l'avrò letto (almeno in parte) ti saprò dire.