Questo posto è un luogo di tentazione e perdizione...
mi unisco a Federico e vi faccio sapere. Più che altro perché orgoglio e pregiudizio non l'ho amato e me la sono sempre presa con la traduzione, se decido di unirmi a voi cambierò edizione, consigli in merito? Ho l'edizione Newton Compton
Anche io ho questa, anzi ho tutti i libri della Austen di questo editore e, secondo me, ci sono in effetti dei problemi, però io l'ho amato 
Non ho letto altre traduzioni, ma se dovessi ricomprarlo mi butterei (in ordine di preferenza): edizione della Jasit (Jane Austen society of Italy) tradotte da Giuseppe Ierolli che è uno specialista austeniano; oppure comprerei l'edizione illustrata della BUR: oppure l'edizione Einaudi con la traduzione della Pivani, mi ricordo sia famosa come traduttrice.
è esattamente quel che stavo scrivendo io! Io sono allergica alle edizioni dei classici Newton Compton che insieme alle edizioni Crescere penso siano veramente da evitare. Per orgoglio e pregiudizio secondo me caschi bene con le edizioni delle principali case editrici, da Enauidi a Garzanti all'Oscar mondadori. Ma io ho una predilezione per la Bur, secondo me i classici sono curati bene sono edizioni relativamente economiche in un formato comodo e ben curato, con un minimo di note e apparato critico e buone traduzioni, quindi oltre all'edizione Jenesit ti consiglierei anche io Bur.
@Federico: la Austen secondo me in inglese si legge benissimo, ha uno stile british molto classico; usa molto l'ironia, anche nelle descrizioni e nei dialoghi, che magari è un po' difficile da cogliere, ma per quanto riguarda la difficoltà dell'inglese in sè io trovo le sue opere perfette proprio per esercitare un po' l'inglese, perchè hanno uno stile molto lineare. Ho letto anche Dickens e Cime tempestose e ho avuto molte più difficoltà perchè la componente dialettale qui è molto più forte, e l'inglese di provincia o delle classi bassi di inizio ottocento può risultare effettivamente ostico

Ma sulla Austen secondo me vai sul sicuro! Shakespaere è un caso a parte, è difficile secondo me anche in traduzione
@Nautilus: non riempirti troppo, lesciati un po' di spazio per "Una vita come tante"