Mercoledì, 31 Dicembre 2025

"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

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09/05/2021 22:24 #52799 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

Giami23 ha scritto: Mi piace sempre trovare elementi in comune in contesti societari di epoche diverse e ne rilevo alcuni. Vorrei sapere in cosa la nostra società assomiglia a quella descritta dalla Austen in questo libro secondo voi?


Quoto quanto detto all'inizio, per non essere ripetitiva :laugh: :


elis_ ha scritto: In primo luogo mi ha colpito la frase detta da una delle sorelle, ha usato proprio l'espressione "to deserve the world", come ad indicare che una donna deve saperlo meritare il proprio posto nel mondo, deve guadagnarselo, quest'immagine mi ha inorridita, sopratutto se penso che, più di 200 anni dopo, ci sono ancora persone che la vedono così, che le donne devono "essere degne" di essere amate, essere desiderate, essere guardate.
Non mi ha scioccato più di tanto in realtà il gossip alle spalle di Liz, anche questo con argomenti diversi ma modalità attualissime, perché in un certo senso riesco a comprendere lo sgomento che possa suscitare una donna diversa dal comune, dai loro standard, in una società in cui omologarsi era l'obiettivo principale. Idem per quanto riguarda quello che hai espresso riguardo la personalità e l'intraprendenza di Elizabeth, ribadisco che sono passati due secoli e nulla è cambiato :laugh: le peggiori nemiche delle donne, spesso, sono le donne stesse.

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10/05/2021 14:18 #52809 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Re:"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
Convengo con voi ragazze e grazie per avermi dato il vostro parere!
a proposito del tema della "donna madre" è si vero che la società di oggi continua a ritenere la donna irrisolta se non si realizza come madre, che è visto quindi come un dovere, ma al contempo sminuisce coloro che non ambiscono alla carriera. Inoltre proprio ieri mi si ripresenta una situazione già vista varie volte e cioè quando il diritto  all'essere madre viene calpestato sul lavoro e stranamente anche da parte delle donne stesse. Non mi dilungo oltre o andrei fuori tema.
Ad ogni modo questi paragoni che nascono da romanzi come quelli della Austen li trovo molto utili e affascinanti.
Sono arrivata alla fuga di Lydia, un personaggio che detesto e compatisco. Invece amo sempre più Mr Darcy 

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

(Francesco Petrarca)
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11/05/2021 06:50 #52817 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Re:"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
Cosa ne pensate di Mary Bennett?

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11/05/2021 08:56 #52819 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Re:"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

Cosa ne pensate di Mary Bennett?
 
Ci siamo dilungati abbastanza sulla figura di Mary se non sbaglio a partire da pag. 4 di questo topic. Ti consiglio di recuperare i nostri commenti, così ci dici la tua opinione. In particolare ci siamo soffermati sulla presentazione di Mary. Federico che leggeva in lingua originale ha interpretato la descrizione che ne fa la Austen come una descrizione caratteriale, definendo Mary  "piatta". Le traduzioni italiane invece parlano di lei come bruttina, soffermandosi sull'aspetto fisico. Secondo me ne è uscito fuori un discorso interessante, perchè Mary probabilmente è sia la meno bella delle sorelle, sia caratterialmente la più piatta. Si impegna molto per eccellere, ma a me è apparsa noiosa e pedante.

MEMENTO AUDERE SEMPER
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11/05/2021 13:46 #52826 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Re:"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
Chiedo scusa mi è sfuggito

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11/05/2021 17:06 #52828 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Re:"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

Chiedo scusa mi è sfuggito
 
Ci sta inizia ad essere corposo il topic. Dicci però la tua opinione, sono curiosa 

MEMENTO AUDERE SEMPER

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12/05/2021 17:45 #52839 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Re:"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
Chiedo ancora scusa ma questo capita quando hai mille libri tra le mani e non si riesce a stare al passo ​e quando cerchi di recuperare i commenti persi qualcosa sfugge, solo che ho voglia di leggere cosi tante cose anche se mi riprometto sempre di mollare un po' la presa per condividere con calma ma non ci riesco mai XD.

​​​​​Chiusa questa parentesi, ho letto i commenti su Mary. Per quanto riguarda la traduzione non so dire quale si addica di più però convengo con Nautilus sulla definizione di bruttina perché
Attenzione: Spoiler!

Mary cerca di darsi un'aria intellettuale, più seria e composta, alla ricerca di qualità alternative alla bellezza. Critica chi fa sfoggio della propria vanità ma è lei stessa vanesia perché tutto ciò che desidera apprendere e solo un mezzo per esibirsi e che prova il suo desiderio di surclassare dal momento che è competitiva anche con le sue sorelle. È pur vero che i suoi tentativi sono da apprezzare perché tenta una strada diversa da quella di kitty e Lydia sulle orme della loro madre, aspirando ad elevarsi.
Tuttavia è una gran moralista e non perde occasione per sciorinare il suo sapere e di persone così ce ne sono tante, falsi modesti e davvero insopportabili!

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15/02/2023 08:44 - 15/02/2023 08:48 #62343 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
Ciao a tutti! Entro in questo topic a distanza di tempo, ma tra domenica e lunedì sono entrata anche io nel vortice di "Orgoglio e pregiudizio" e ci tenevo a condividere la mia opinione! Intanto, sono una di quelle che è rimasta incollata: l'ho letto tutto in meno di un giorno e non so come ho fatto. 

L'ho trovato delizioso, una lettura appassionante e divertente. Come già ho detto altrove ho letto per primo "Persuasione" di Jane Austen ma lì il tono è molto diverso, anche se l'intelligenza e lo spirito di osservazione dell'autrice restano immutati. "Orgoglio e pregiudizio" invece è travolgente, intrattiene con grande allegria, anche nei momenti di tensione. Ne sono rimasta conquistata!

In questo topic molto si è detto, vi ho letto e non saprei cosa aggiungere, però intanto due considerazioni. Intanto, sono d'accordo sul fatto che andrebbe universalmente biasimata la definizione "romanzo rosa" per quello che è, a conti fatti, un romanzo di costume in cui si fotografa la società del tempo, anche se in un contesto dai limiti ben definiti, cioè quello domestico e delle relazioni umane più prossime: familiari, di amicizie, di vicinato (che poi è una fetta importante della nostra vita, quindi non lo giudicherei affatto secondario). La satira sociale c'è, anche se non è mai grave, ma con un mirato uso dell'ironia Austen non manca mai di rendere bene evidente il bersaglio di turno. :)

Poi è chiaro che i sentimenti hanno un ruolo preminente nel romanzo, ma tutti i generi di sentimenti: tenerezza, affetto filiale, tra sorelle, simpatia e antipatia, insofferenza, orgoglio... e poi emozioni molto basilari, ma ritratte alla perfezione: gioia, tristezza, rabbia, vergogna, sorpresa... è il nostro alfabeto di base. Non direi che tutto gira intorno alla storia d'amore, anzi. La stessa storia d'amore è un giusto mix tra emozione (l'attrazione di Darcy per Elisabeth, descritta in maniera fine ma inequivocabile), sentimento (antipatia prima, stima e tenerezza dopo) e considerazioni pragmatiche (e per forza: se con uno/a devi poi passarci la vita, un po' di considerazioni pratiche le devi fare, dato che diventerà la tua quotidianità!).

E niente, la seconda considerazione era questa, cioè che del sentimento si fa comunque buon uso e non mi sembra che il tutto sia troppo romanticizzato. Fa anche piacere per una volta l'assenza di drammi. Intendiamoci: la vicenda di Lydia è il momento più drammatico, per le ripercussioni che potrebbe avere la famiglia Bennett, ma l'unica che ne fa un dramma è Mrs Bennett (e non penso che sia un caso). Gli altri personaggi sono afflitti, preoccupati, ma lo trattano come un problema da risolvere: si muovono, agiscono. In questo senso dico che non c'è "gusto per il dramma", come talvolta si trova invece nei proverbiali romanzi rosa, in cui il dramma viene montato spesso su equivoci o sciocchezze assolute, giusto per il gusto di generare ostacoli che in realtà sono facilmente risolvibili.

Forse l'eredità che "Orgoglio e pregiudizio" ha lasciato ai romanzi rosa è il trope della protagonista di condizione sociale inferiore che risponde per le rime al protagonista di condizione sociale superiore, che si trova spiazzato ed è costretto a rivedere alcune delle sue posizioni. La butto lì senza alcuna prova, è solo un'idea... perché di storie dove lei è in condizioni sociali inferiori rispetto a lui è piena la letteratura, è più strano il contrario (sindrome di Cenerentola, riscattata dal principe). Ma forse qui è la prima volta che la "Cenerentola" in questione non è troppo intimidita né deferente. 

Riguardo il personaggio di Mr Bennett, che ha suscitato un po' di riflessioni, io penso sia una figura un po' ambivalente. Nella mia scala tra simpatia e antipatia pende decisamente verso la simpatia, perché ha molte qualità che apprezzo: è intelligente, ha uno spassoso senso dell'umorismo, ha considerazione per le figlie (quelle che la meritano) e l'atteggiamento un po' laissez faire nella maggior parte dei casi aiuta a non tirar su un dramma per ogni cosa (in questo bilancia la moglie, se no sai che ansia). Direi che è un modello antitetico rispetto al classico padre-padrone. Però ha anche un lato ombroso, ben spiegato dal brano che ha riportato Giorgia: il suo "lasciar perdere" gli si è a un certo punto ritorto contro.

A me sembra un uomo che si è sistemato al meglio nella sua situazione e ci vive intelligentemente, ma non ha del tutto rielaborato la propria delusione. E questo si vede quando infierisce inutilmente con battute sarcastiche o ciniche, fa preferenze, o si isola. Lo trovo un grande personaggio, molto umano e tutto sommato positivo, ma anche protagonista di una "cautionary tale", come si direbbe. :) Il suo personaggio mi rammenta che cosa potrebbe succedere, a lungo andare, a una persona insoddisfatta delle proprie scelte, e anche che il rancore può continuare a covare sotto la cenere e trovare delle vie d'uscita inconsce... e quelle sono subdole.

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
Ultima Modifica 15/02/2023 08:48 da lettereminute.
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23/11/2025 23:06 #72731 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
Dopo averne sentito parlare per anni, aver visto il film, e aver anche visitato la sua casa, ho ceduto anche io al fascino di Jane Austen e ho ascoltato Orgoglio e pregiudizio.

Mi ha convinto l'audiolibro originale Audible uscito recentemente, a più voci, con rumori ambientali, colonna sonora, registrato il Dolby Atmos. Mi ha accompagnato durante le passeggiate con Satchmo, il mio shiba 

Benché riconosca che i temi trattati nel romanzo siano vari, alcuni anche interessanti (tra tutti, personalmente, lo spaccato della società patriarcale inglese del tempo e l'importanza delle prime impressioni che ci facciamo sulle persone e di quanto sia altrettanto importante cercare di vedere oltre quelle impressioni), non è proprio il mio genere 

Senza l'audiolibro avrei fatto una fatica immensa a leggerlo. Invece, l'ascolto è stato godibile, anche se il doppiaggio di alcuni personaggi, tra tutti il sign. Darcy, è abbastanza tremendo. Troppo infantile.

Il fil rouge di tutto il romanzo (non odiatemi) sembra essere principalmente il piazzare le figlie in matrimonio con bell'imbusti possibilmente danarosi (ho trovato veramente odiosa la madre e molto più interessante la figura del padre che invece sembra quasi andare in controtendenza rispetto a quanto ci si attenderebbe per il contesto sociale e del quale ho apprezzato più volte l'umorismo). E forse è per questo che molti classificano questo libro nella narrativa rosa.

Tuttavia, in controtendenza con questa polarizzazione della madre e delle sorelle, troviamo Elizabeth, la vera protagonista, che ho apprezzato più di tutti proprio perché mai remissiva e soprattutto non ossessionata dall'idea di trovare un marito. L'ho trovata moderna e fuori dal suo tempo, apprezzandone la caparbietà, l'intelligenza e l'educazione.

Ed è questo che voglio "portarmi a casa" da questa lettura. La figura di Elizabeth, il suo rapporto con Darcy e l'evoluzione che ha avuto: orgoglio e pregiudizio all'inizio, scardinati lentamente dalla vicendevole conoscenza.

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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Ciao Stefania, certo che può esserle d'aiuto. Qua leggiamo e scriviamo, ci confrontiamo e col tempo ci apriamo. La lettura diventa strumento di condivisione e crescita. Vi aspettiamo ;)

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