SARA1984 ha scritto: non esagerate non ho detto che è un romanzo rosa (che poi vorrei capire cosa avete contro i romanzi rosa) ma come sottolinea Francesca (ps anche tu mi sei mancata) è un prototipo di romanzo rosa
Abbi pazienza, Sara, ma se continui a dire che è il protipo di romanzo rosa, allora lo stai sempre collocando in quel genere... e non è così. Non è così non perché lo dico io, ma perché lo dicono gli studiosi, i letterati e i critici.
La differenza tra un romanzo d'ambiente e un romanzo rosa è evidente per chi ha sperimentato entrambi. Non ci si può proprio sbagliare.
Nel
romanzo rosa, la storiellina d'amore è semplice, quasi da fiaba, con poca caratterizzazione dei personaggi e, soprattutto, un intorno sociale praticamente nullo; sono romanzi scritti quasi esclusivamente per un pubblico femminile e quasi sempre poco realistici. I
romanzi d'ambiente, invece, si reggono proprio sull'ambientazione intesa come società, contemporanea a quella dello scrittore o della scrittrice. Tema fondamentale, quindi, è il contesto sociale, di cui vengono delineati e criticati gli aspetti negativi e, infatti, se in "Orgoglio e pregiudizio" levi la società, non hai nulla, non esisterebbe neanche la storia d'amore che esiste proprio in virtù del contesto. Inoltre, il romanzo d'ambiente ha un pubblico più vasto, non esclusivamente femminile. Aggiungo di più: i fan della Austen erano soprattutto uomini, uno su tutti Kipling che nel '900 scrisse in suo onore "I Janeites" termine che, in verità, era già stato coniato decenni prima da un importante critico letterario inglese di quel tempo, tale George Saintsbury, che scrisse una prefazione entusiasta proprio di "Orgoglio e pregiudizio" per una edizione super figa del romanzo (se la cercate su internet, è quella blu con il pavone).
SARA1984 ha scritto: ma infondo si scrive ciò che si conosce e questa forma di sentimenti ed emozioni è quella che conosceva la Austen
I sentimenti sono comuni a tutti quelli che hanno un cuore e ogni tanto decidono di usarlo

L'esperienza della Austen non è l'amore (peraltro è rimasta volutamente single fino alla fine dei suoi giorni), ma vivere nella società vittoriana e, infatti, è quello di cui parla perché la conosce molto bene. Mi spiace se posso risultare pesante, però non può passare il concetto "Jane Austen = (prototipo di) romanzo rosa" in quanto è fortemente errato. Molte persone, specialmente di sesso maschile, non si approcciano alla Austen pensando di leggere letteratura rosa quando non è così. Sono iscritta anche ad un altro gruppo di lettura e, a differenza di quello associato al Club del Libro, quest'altro si basa prevalentemente sul romanzo d'ambiente (è il genere che più mi piace e che conosco meglio) e, prima del Covid, facevamo anche delle riunioni extra di approfondimento per discutere di alcuni temi vittoriani incontrati nei romanzi. Ebbene, dopo varie opere di persuasione, abbiamo convertito alla lettura della Austen anche i ragazzi presenti nel gruppo che, poi, si sono rivelati entusiasti di zia Jane cambiando radicalmente la loro idea. Una idea che chiaramente era sbagliata perché partivano dal preconcetto che fosse "roba per femmine" e "romanzo rosa" giusto per sentito dire.
Ribadisco, non è perché esiste una storia d'amore e allora quel libro va bollato come rosa. Non è il caso di nessun romanzo della Austen, né per esempio del già citato "Nord e Sud", né "Cime tempestose, "Jane Eyre", "Grandi speranze" e di altri maggiori romanzi e autori dell'800 (e anche inizi del '900, penso ad esempio a "L'età dell'innocenza"). La storia d'amore è presente in tutti, vissuta o meno, lieto fine o meno, ma non sono certo romanzi rosa... sono tutti romanzi d'ambiente.
La storia d'amore "lui-lei-problemi vari" si trova ovunque, anche andando molto indietro nella letteratura, penso ad esempio al ciclo arturiano. E' uno schema fisso usato praticamente da secoli.