Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

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12/04/2021 17:22 - 12/04/2021 17:40 #52056 da Federico
Risposta da Federico al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

Nautilus ha scritto:

Lizzie, invece, da questo punto di vista è invece più selvaggia perché fa un po' quello che vuole e dice quello che pensa, seppur sempre con limiti... è comunque imbrigliata nelle rigide convenzioni sociali, non le scardina totalmente.

Effettivamente ho notato anch'io che Lizzie pur essendo la ribelle della famiglia è comunque sempre molto contenuta nelle sue espressioni e nelle sue azioni. Ed è un po' il metodo Austen, dire senza essere dirompente.
Descriveva alla perfezione vizi e virtù della sua epoca, ma sempre con un certo tatto, senza mai condannare fino in fondo la società in cui viveva.


Perché, in una società e dopo un'educazione improntata ai formalismi, anche a Elizabeth interessa l'opinione altrui. Ma non solo per quello, infatti il suo orgoglio sfocia spesso nella vanità: lo si nota soprattutto quando è in una situazione poco confortevole, si vergogna quando Mary canta per la seconda volta al ballo, si vergogna quando la madre si vanta a tavola. In entrambe le situazioni, si preoccupa delle reazioni di Darcy. Anche il tenere il punto in una discussione con le altre persone, soprattutto se si discute con gli uomini, può essere visto come una specie di vanità, volendo fare emergere quanto sia arguta, invece di stare buonina al suo posto.
La differenza con tutte le altre donne conosciute fino a questo momento è che quando si tratta dell'interesse personale allora non esita a contrariare le persone. Non vuole Collins, lo rifiuta e lo fa tre volte di fila, non c'è possibilità che ceda.

Le due sorelle però non mi sembrano in totale contrapposizione, hanno molte differenze ma le vedo più simili tra loro che rispetto a qualsiasi delle altre tre.
Comunque di Jane finora si è detto poco, faccio fatica a confrontarle.
Ultima Modifica 12/04/2021 17:40 da Federico.

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12/04/2021 17:56 #52060 da nautilus
Risposta da nautilus al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

- l'unico vero potere che spettava a una donna era la rottura del fidanzamento. Il gentiluomo si dichiarava e la ragazza accettava la proposta. Se, per caso, l'uomo avesse poi manifestato dubbi e perplessità sull'amore per la fanciulla, non poteva far altro che sposarla perché solo lei poteva sciogliere il legame. Infatti, se non l'avesse sposata, sarebbe stato troppo disonorevole agli occhi della società e, con probabilità, la famiglia l'avrebbe diseredato levandogli titoli e averi.

Questo non lo sapevo, una bella arma per le donne.

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13/04/2021 19:56 - 13/04/2021 19:59 #52134 da elis_
Risposta da elis_ al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

Federico ha scritto:

SARA1984 ha scritto: chi sa che ne penserebbe Mary nel trovarsi al centro ( finalmente) di una discussione cosi viva credo che abbismo reso giustizia a tutti i suoi sforzi per farsi notare :laugh: :laugh:

Ahahahah hai ragione!

"perfezione assai più perfetta di quella a cui era arrivata" mamma mia quanta pomposità!


La vuotezza di quel mondo comunque continua a lasciarmi esterrefatto. Stamattina non ho potuto leggere prima di andare in ufficio e nella pausa caffè ho riflettuto su uno degli ultimi capitoli che ho letto ieri, quando Elizabeth finisce di fare colazione con tutti gli altri dopo essere andata a trovare la sorella che ha la febbre.
Quando esce dalla stanza, inizia il chiacchiericcio alle sue spalle. Sono soprattutto le altre donne (ma non solo) a criticarla. E come la criticano?
"Pessime maniere", "non sa conversare", "non ha stile", "non ha gusto", "sembrava una selvaggia", "spettinata", "la sottogonna era sporca di fango".
"Coi genitori che ha, diventa difficile maritarla a un buon partito. Hanno pure uno zio a Cheapside."

Da notare che Cheapside è una reale strada dell'est di Londra, che una volta era la zona proletaria e industriale. "Cheap" in inglese significa "che costa poco", "di poco valore".

Insomma, nel parlottio alle sue spalle, Elizabeth non va bene perché non appare nel modo giusto (maniere, stile, gusto, sporca) e non è abbastanza ricca.
Inoltre, una frase mi ha colpito più di tutte, fa più o meno così:
“Camminare tre miglia, o quattro, o cinque, o quel che sia, con il fango sopra le caviglie, e da sola. Che cosa voleva dimostrare? A me sembra che si tratti di un deplorevole sfoggio di presuntuosa indipendenza, di un’indifferenza per il decoro tipica di una campagnola.”
Ciò che rode di più è quindi la sua indipendenza, la sua intraprendenza. Insomma la sua personalità.

Tant'è che le stravaganze continuano: Elizabeth scende di nuovo e invece di giocare a carte (curiosità, il gioco di carte si chiama loo che oggigiorno significa "gabinetto", la cosa mi ha confuso assai, li ho per alcuni momenti immaginati seduti al gabinetto) si mette a leggere un libro.
Ciò fa partire una discussione sulle qualità e le abilità che le donne dovrebbero avere per essere ammirate, fino all'affondo di miss Bingley: una donna dovrebbe essere musicista, disegnatrice, ballerina, conoscere le lingue e avere portamento, altrimenti non è una donna.
Darcy aggiunge, forse per ammiccare a Elizabeth che ha il libro in mano, che per essere considerata ammirevole la donna dovrebbe pure coltivare l'intelligenza attraverso le letture.

Insomma, la pressione sulle donne è altissima e generata soprattutto dalle altre donne. Per poi fare cosa? Per esibirsi in casa. Queste nobildonne che avevano un'educazione molto più improntata alle arti degli uomini, infatti non diventano artiste. I casi sono rarissimi.
Ho fatto una rapidissima ricerca online e ho trovato che, nonostante due donne siano state tra i fondatori della Royal Academy of Arts, solo tre donne vi furono ammesse (le due fondatrici stesse e un'altra aiutata da loro) tra il 1768 e il 1936. E sebbene fossero fondatrici, hanno potuto esibire i loro quadri ma senza essere menzionate, perché le classi di pittura includevano studi di nudi maschili (vedi QUI ) e ciò era scandaloso.
Nella musica, ho trovato una ricerca interessante QUI . Molte più donne erano introdotte alla musica degli uomini, ma non potevano esibirsi pubblicamente. Era "immodesto". Vi sono addirittura manuali di etichetta che trattano l'argomento, dei quali probabilmente la Austen conosceva Letters to a young lady di John Bennet.
Insomma, le donne devono apparire, ma solo in casa. Fuori casa devono solo accompagnare gli uomini o comunque non devono mai girare sole e devono farlo con grande contegno, senza davvero mettersi in mostra. Possono danzare a un ballo, possono cantare in una serata di gala. Ma non lo possono fare di professione o in un teatro. Inoltre, devono essere ricche altrimenti chi se le fila?

In sintesi, Elizabeth inizia a delinearsi come una donna veramente moderna, indipendente, che non ha paura di sporcarsi e di faticare per aiutare qualcuno, che quindi preferisce l'azione all'apparire. Che legge, che risponde a tono. Che non è di una famiglia così ricca come i Bingley o i Darcy. Questo fa saltare gli schemi, le convenzioni e allora si cerca di buttarla giù con la maldicenza, con le critiche alle spalle.
Gli uomini, però, sembrano sotto sotto apprezzarne la forza, lo spirito e questa personalità. Mi sembra che Bingley sia alquanto benevolo nei suoi confronti e che Darcy stia sviluppando un interesse che ogni tanto, inaspettatamente, salta fuori da una piccolezza che la Austen rende estremamente bene.
Almeno questa è l'impressione che ne ho avuto finora, ma magari sto proiettando la mia personale simpatia per Elizabeth su Bingley e Darcy.


Sono arrivata a questo punto della storia (sto procedendo un po' a rilento, mi dispiace, è una settimana difficile!) e mi stavo giusto interrogando sulle cose che hai detto. In primo luogo mi ha colpito la frase detta da una delle sorelle, ha usato proprio l'espressione "to deserve the world", come ad indicare che una donna deve saperlo meritare il proprio posto nel mondo, deve guadagnarselo, quest'immagine mi ha inorridita, sopratutto se penso che, più di 200 anni dopo, ci sono ancora persone che la vedono così, che le donne devono "essere degne" di essere amate, essere desiderate, essere guardate.
Non mi ha scioccato più di tanto in realtà il gossip alle spalle di Liz, anche questo con argomenti diversi ma modalità attualissime, perché in un certo senso riesco a comprendere lo sgomento che possa suscitare una donna diversa dal comune, dai loro standard, in una società in cui omologarsi era l'obiettivo principale. Idem per quanto riguarda quello che hai espresso riguardo la personalità e l'intraprendenza di Elizabeth, ribadisco che sono passati due secoli e nulla è cambiato :laugh: le peggiori nemiche delle donne, spesso, sono le donne stesse.
Concordo inoltre su quello che hai detto riguardo agli uomini, mi ha molto sorpresa infatti vedere come difendessero Elizabeth, non me l'aspettavo!
Ultima Modifica 13/04/2021 19:59 da elis_.
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13/04/2021 20:09 #52136 da elis_
Risposta da elis_ al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

mulaky ha scritto: Qui, in Orgoglio e pregiudizio, Jane rappresenta la versione migliore della classica "donnina a modo"; Lizzie, invece, da questo punto di vista è invece più selvaggia perché fa un po' quello che vuole e dice quello che pensa, seppur sempre con limiti... è comunque imbrigliata nelle rigide convenzioni sociali, non le scardina totalmente.


Da questo punto di vista anch'io trovo che siano opposte, però in molti altri aspetti le vedo simili (sono entrambe di buon cuore, gentili e razionali, per esempio). Devo dire però che, in tutta onestà, non nutro molta simpatia per entrambe: Jane mi sembra troppo ingenua, nonostante l'età (le sorelle minori, ad esempio, mi sembrano più sciocche ma più maliziose) ed è una caratteristica che non apprezzo in generale, al contrario Elizabeth talvolta mi sembra troppo diffidente e scontrosa. Anche per me Mr Bennet si aggiudica il premio "personaggio preferito" :laugh: forse talvolta un po' rude con le figlie e non nasconde una preferenza per Liz, però è impossibile non amare il suo sarcasmo, la sua intelligenza e, sopratutto, la sua pazienza :laugh:
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13/04/2021 21:55 - 13/04/2021 21:56 #52144 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

elis_ ha scritto:

mulaky ha scritto: Qui, in Orgoglio e pregiudizio, Jane rappresenta la versione migliore della classica "donnina a modo"; Lizzie, invece, da questo punto di vista è invece più selvaggia perché fa un po' quello che vuole e dice quello che pensa, seppur sempre con limiti... è comunque imbrigliata nelle rigide convenzioni sociali, non le scardina totalmente.


Da questo punto di vista anch'io trovo che siano opposte, però in molti altri aspetti le vedo simili (sono entrambe di buon cuore, gentili e razionali, per esempio). Devo dire però che, in tutta onestà, non nutro molta simpatia per entrambe: Jane mi sembra troppo ingenua, nonostante l'età (le sorelle minori, ad esempio, mi sembrano più sciocche ma più maliziose) ed è una caratteristica che non apprezzo in generale, al contrario Elizabeth talvolta mi sembra troppo diffidente e scontrosa. Anche per me Mr Bennet si aggiudica il premio "personaggio preferito" :laugh: forse talvolta un po' rude con le figlie e non nasconde una preferenza per Liz, però è impossibile non amare il suo sarcasmo, la sua intelligenza e, sopratutto, la sua pazienza :laugh:


Sì, hanno quelle differenze ma sono di buon cuore entrambe. Confermo anche la parte sulle sorelle minori più smaliziate, pure io lo penso, ma credo sia anche normale visto che sono abbastanza vanitose e gossippare come la madre (le sorelle maggiori hanno un altro carattere).
Comunque Lizzie è scolpita nel mio cuore... e proprio per il suo carattere. È un personaggio diverso dal classico stereotipo di donna vittoriana “soprammobile” :D

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16/04/2021 08:13 #52291 da nautilus
Risposta da nautilus al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
La lettura prosegue un po' a rilento, ma un commento sulla proposta di matrimonio di Mr Collins voglio lasciarlo.
Attenzione: Spoiler!

Al solito Mr. Bennet è grandioso, altrettanto non lo è la moglie che accusa una presunta malattia di nervi.
A questo proposito, non so se in tutti i libri della Austen c'è sempre qualche donna malata di nervi, in Persuasione sì, ed è Mary Elliot, sorella di Anne.
Sia in Orgoglio e pregiudizio che in Persuasione la malattia di nervi viene secondo me usata come scusa. Ogni volta che Mrs Bennet, ma anche Mary Elliot, viene contraddetta o ostacolata in un suo proposito o azione, ecco che improvvisamente i suoi nervi cedono e sta male. Coincidenza?

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16/04/2021 12:47 - 16/04/2021 12:51 #52312 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
La questione nervi è chiaramente una scusa ridicola per la Austen e ai nostri occhi, ma non sono sicura che sia tale anche per quei personaggi che pronunciano queste frasi. Secondo me si tratta di malati immaginari che si convincono sul serio di avere quei disagi quando qualcosa non va come previsto. Ovviamente non credo nel loro crollo nervoso, ma credo che si convincano di averlo anche se non è così. In Emma abbiamo un altro genitore ipocondriaco :woohoo:


Per quanto riguarda Collins, invece...
Attenzione: Spoiler!

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16/04/2021 14:20 #52314 da Federico
Risposta da Federico al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
Io la vedo come la Fra, i nervi sono usati in situazioni difficili per ottenere quel che si vuole, o scappare da una situazione poco confortevole.

Allo stesso modo erano usati nei romanzi sette-ottocenteschi gli svenimenti. Credo ve ne siano stati di più tra il 1700 e il 1899 che in tutta la restante storia dell'umanità.

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16/04/2021 15:07 #52316 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen

Nautilus ha scritto: ... non so se in tutti i libri della Austen c'è sempre qualche donna malata di nervi, in Persuasione sì, ed è Mary Elliot, sorella di Anne.


Per quel che ricordo (e se ben ricordo), anche in Mansfield Park :)
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16/04/2021 15:38 #52319 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen
Gli svenimenti erano piuttosto normali causa moda femminile: i corsetti delle donne erano strettissimi, una cosa tremenda. Credo che le donne respirassero meno della metà della capienza normale dei polmoni a cui siamo abituati oggi, quindi non mi stupisco che queste povere dame svenissero con un’emozione più forte (che ha bisogno di più ossigeno).

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