Ho appena finito di leggere il gatto nero. Sapevo di averlo letto ma ne ricordavo veramente poco. Avevo suddiviso il racconto in due nella mia mente. Bibi nel libro tra gli appunti che avevo preso alla prima lettura ho segnato anch'io questo legame tra il protagonista e Poe.


Emilyjane il ragionamento di Poe non fa una piega ma ammetto che anch'io preferisco il romanzo alla breve lettura di un racconto. Il gatto nero non è male ma non mi sento presa, immersa nella lettura fino in fondo

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Finito il racconto de La sfinge. Non è il massimo ma realmente da una lezione si vita e la concezione di come l'essere umano possa trasformare le cose

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Io ho recuperato la mia vecchia edizione Feltrinelli nominata, emblematicamente, "Racconti".. solo 7 sono del terrore, ma mi considero soddisfatta!

Steph ha scritto: Io ho recuperato la mia vecchia edizione Feltrinelli nominata, emblematicamente, "Racconti".. solo 7 sono del terrore, ma mi considero soddisfatta!

Hai controllato con i titoli che sono all'inizio del post? Chiedo perché nella mia edizione solo tre sono classificati del terrore.... Invece ne ho in totale 22

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L'appuntamento beh che dire non mi è piaciuto neanche questo

Katya ha scritto: Hai controllato con i titoli che sono all'inizio del post? Chiedo perché nella mia edizione solo tre sono classificati del terrore.... Invece ne ho in totale 22

Sisi! Io proprio da lì ho controllato! Ahahah comunque ho appena letto Il gatto nero.. interessante, leggermente inquietante. Nel senso, come racconto ha spessore, sia nella trama che nello stile, però me lo immaginavo più pauroso. Non so

Katya ha scritto:

Steph ha scritto: Io ho recuperato la mia vecchia edizione Feltrinelli nominata, emblematicamente, "Racconti".. solo 7 sono del terrore, ma mi considero soddisfatta!

Hai controllato con i titoli che sono all'inizio del post? Chiedo perché nella mia edizione solo tre sono classificati del terrore.... Invece ne ho in totale 22

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Misa che prima ti ho quotata male

Qualcuno ha letto "L'uomo della folla"? Io l'ho finito poco fa, ma mi ha lasciato un pò basita. Più che altro mi ero fatta un'idea tutta sbagliata

Steph ha scritto: Qualcuno ha letto "L'uomo della folla"? Io l'ho finito poco fa, ma mi ha lasciato un pò basita. Più che altro mi ero fatta un'idea tutta sbagliata

L'ho letto io ma credo che dovrò rileggerlo a partire dal fatto che l'edizione in mio possesso (Einaudi traduttore Manganelli) non traduce le citazioni tedesce e greche. Una idea di chi possa essere questo "uomo della folla" però me la sono fatta...

Ho iniziato ieri, ho intenzione di gustarmi il libro con calma, un racconto al giorno, e ho iniziato anch'io con Il gatto nero. Avevo già letto questo racconto anni fa, 7-8, quando avevo preso in mano per la prima volta la raccolta, poi avevo perso l'ispirazione e non sono andata più avanti con la lettura. Ricordavo vagamente la trama ma avevo confuso un po' di cose...
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e anche di aver riso come una pazza mentre cercavo di raccontare la vicenda a delle mie amiche; non so perchè mi facesse ridere ma è così, forse per la genialità del gatto
Ho letto troppo poco ancora per farmi un'idea sullo stile di Poe ma questo primo racconto mi è piaciuto e stasera mi aspetta Il barile di Amontillado

EmilyJane ha scritto: Leggo nell'introduzione un breve scritto di Poe: "Il romanzo va comunque rifiutato, data la sua lunghezza, per ragioni analoghe a quelle che rendono rifiutabile una poesia lunga. Non potendo esser letto in un'unica seduta, non può avvalersi dell'enorme beneficio della totalità [...]. Nel racconto breve, invece, l'autore è in grado di attuare il suo pieno intento senza interruzione. Durante l'ora che dura la lettura, l'animo del lettore è sottomesso al suo controllo"

Davvero peculiare e interessante questa concezione che ha l'autore del racconto. Trovo che abbia un certo senso ma per quanto mi riguarda preferisco, come EmilyJane, il romanzo come forma narrativa. Credo che la maggiore lunghezza permetta al lettore di immergersi di più nella storia e assorbire meglio, affezionarsi magari, i personaggi e le vicende raccontate. Dover dedicare più tempo a una lettura secondo me fa sì che questa lasci una scia di sensazioni e ricordi più duratura rispetto a una narrazione veloce come quella del racconto, che sì dà input immediati ma più labili.