Ciao a tutti!
Sono iscritta da un mesetto e finalmente sono riuscita a terminare la lettura del mio primo " libro del mese ".

Solo oggi sono riuscita a leggere i vostri numerosi commenti, piu' che altro per evitare di farmi influenzare completamente e concentrarmi maggiormente sulla lettura.
Innanzitutto vorrei ringraziare Graziella per le sue spiegazioni chiare e dettagliate, che mi hanno aiutata a "fare il punto" su alcuni concetti per me nuovi, permettendomi di metabolizzarli meglio.
Ammetto essere, per me, il primo approccio alla narrativa di Singer , quindi non vorrei esprimermi sulla tipologia di scrittura (che comunque ho adorato!). Unico commento che mi sento di fare a tal proposito: ho apprezzato moltissimo la sua attenzione per i dettagli. Ho adorato la descrizione dei luoghi, cosi realistici e veri; ma soprattutto la sua capacità di far entrare il lettore dentro la psicologia dei personaggi.
Premetto di trovarmi d'accordo con quanto detto da molti di voi sulle descrizioni dei 4 personaggi principali, ma non li ho trovati affatto esagerati o esasperati.
Personalmente ho trovato quattro personaggi accomunati dall'unico desiderio di riscattarsi, cambiare vita e inseguire il "sogno americano", o almeno provarci. Il tutto immerso nel contesto storico a cavallo tra l'immediato post rivoluzione populista russa e le grandi guerre, e nel contesto sociologico più incentrato verso l'esistenzialismo, la ricerca del proprio valore individuale e il riscatto del singolo sulla comunità.
Al di là dei loro modi estremamente diversi di affrontare il quotidiano e le relazioni interpersonali, penso che tutti siano estremamente forti.
Certo! In alcuni aspetti scellerati, quasi malvagi, con atteggiamenti assolutamente deprecabili, ma comunque estremamente umani.
Max il cinico, arrivista, egoista, malfattore, ambiguo e mellifluo.
Yarme, ottimista e irriverente allo stesso tempo; inconcludente, con la sua vita sopra le righe, sempre attento a guardarsi le spalle. Una vita trascorsa agli estremi più oscuri, che non conosce un modo differente di vivere.
Bunem ingenuo, giovane e per questo confuso, indeciso. Sicuramente frustrato, ma buono e riconoscente.
E infine Keyla: la prostituta per necessità, che nasconde una fortissima sensibilità ed empatia, un'attenzione e una cura verso gli altri che la portano a mettersi sempre in secondo piano.
Nonostante la vita sia stata con lei tremenda e ingiusta, nutre continuamente la speranza di rincominciare e vivere i suoi sogni.
E' come se vivesse con il pensiero che tutto quel dolore sia in realtà un passaggio necessario, e che dopo averlo superato, arriverà per lei qualcosa di bellissimo.
Penso che lei sia in assoluto il personaggio più forte di tutti, ed è proprio questa sua ingenuità disarmante che la rende, a mio parere, l'ancora di salvezza di tutti gli altri.
Almeno queste sono le sensazioni che mi ha lasciato questo bellissimo libro..... spero di non avervi annoiato
Sono felice di essere entrata a far parte di questa bellissimo gruppo.
Non vedo l'ora di iniziare il prossimo libro del mese e commentarlo insieme a voi