Sabato, 06 Settembre 2025

Maggio 2020 - Stoner

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09/06/2020 13:09 #44363 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic Maggio 2020 - Stoner

Un professore di storia, Yuval Harari, in un libro che è diventato un best seller mondiale, fa notare come il genere Homo sia comparso circa 2,5 milioni di anni fa, mentre l'Homo Sapiens solo 70,000 anni fa con la rivoluzione cognitiva e la comparsa del linguaggio simbolico.

Egli dice "l'evoluzione ha modellato le nostre menti e i nostri corpi per la vita come cacciatori-raccoglitori. La transizione prima all'agricoltura e poi all'industria ci ha condannato a vivere delle vite innaturali che non possono dare piena espressione alle nostre più profonde inclinazioni e istinti, e perciò non possono soddisfare i nostri più profondi aneliti. Niente nelle nostre confortevoli vite di classe media cittadina può avvicinarsi al selvaggio eccitamento e alla immensa gioia sperimentata da una banda di raccoglitori che ha successo nella caccia di un mammut. Ogni nuova invenzione mette solo un altro miglio tra noi e il giardino dell'Eden."

Nonostante l'amore profondo che nutro per il pensiero umano, condivido però l'idea che una vita tutta condotta a pensare, come quella di un professore, porti (senza ovviamente generalizzare) ad una qualche bizzarria, e nel senso più ampio del termine.


Conosco questo libro illuminante. Ora ho capito cosa intendi, una vita votata al pensiero è molto lontana dai nostri istinti naturali, sono d'accordo. Ma quanto è più lontana di un lavoro in un ufficio o in fabbrica, ad esempio? E quale di questi lavori porta a maggiori bizzarrie?
Harari dice anche che le attività che ci danno soddisfazione sono quelle legate all'esplorazione e alla scoperta, da bravi cacciatori e raccoglitori, e alla varietà, perché gli uomini "primitivi" erano in realtà molto più intelligenti di noi, dovendo essere tutti a conoscenza di molte cose (es. erbe commestibili, pericoli, abilità di costruzione, ecc).
Quindi, dal momento che non è più possibile vivere una vita "naturale", a meno che non si faccia parte di una delle rare tribù ancora esistenti, forse la vita di un accademico sarà più soddisfacente di altre in quanto godrà del piacere della ricerca, della scoperta, della varietà e in alcuni casi anche della vita all'aria aperta.
Concordo sul fatto che ci sono professori bizzarri, ma personalmente ho conosciuto molti più casi umani tra impiegati e operai :ohmy: (uso questi esempi perché riguardano le mie esperienze). Penso che ciò che ci uccide dentro più che il lavoro mentale siano la monotonia e il passare poco tempo all'aria aperta.

Comunque ritornando all'adattamento degli accademici al mondo esterno all'Università, ultimamente vedo grandi cambiamenti, l'insegnamento è sempre più attendo alle esigenze del mercato, e mirato a dare anche conoscenze pratiche, almeno per quanto riguarda gli studi scientifici.

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

Ringraziano per il messaggio: EmilyJane, nautilus, Mattia P.

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09/06/2020 13:58 #44364 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Maggio 2020 - Stoner

Un professore di storia, Yuval Harari, in un libro che è diventato un best seller mondiale, fa notare come il genere Homo sia comparso circa 2,5 milioni di anni fa, mentre l'Homo Sapiens solo 70,000 anni fa con la rivoluzione cognitiva e la comparsa del linguaggio simbolico.

Egli dice "l'evoluzione ha modellato le nostre menti e i nostri corpi per la vita come cacciatori-raccoglitori. La transizione prima all'agricoltura e poi all'industria ci ha condannato a vivere delle vite innaturali che non possono dare piena espressione alle nostre più profonde inclinazioni e istinti, e perciò non possono soddisfare i nostri più profondi aneliti. Niente nelle nostre confortevoli vite di classe media cittadina può avvicinarsi al selvaggio eccitamento e alla immensa gioia sperimentata da una banda di raccoglitori che ha successo nella caccia di un mammut. Ogni nuova invenzione mette solo un altro miglio tra noi e il giardino dell'Eden."

Nonostante l'amore profondo che nutro per il pensiero umano, condivido però l'idea che una vita tutta condotta a pensare, come quella di un professore, porti (senza ovviamente generalizzare) ad una qualche bizzarria, e nel senso più ampio del termine.


Conosco questo libro illuminante. Ora ho capito cosa intendi, una vita votata al pensiero è molto lontana dai nostri istinti naturali, sono d'accordo. Ma quanto è più lontana di un lavoro in un ufficio o in fabbrica, ad esempio? E quale di questi lavori porta a maggiori bizzarrie?
Harari dice anche che le attività che ci danno soddisfazione sono quelle legate all'esplorazione e alla scoperta, da bravi cacciatori e raccoglitori, e alla varietà, perché gli uomini "primitivi" erano in realtà molto più intelligenti di noi, dovendo essere tutti a conoscenza di molte cose (es. erbe commestibili, pericoli, abilità di costruzione, ecc).
Quindi, dal momento che non è più possibile vivere una vita "naturale", a meno che non si faccia parte di una delle rare tribù ancora esistenti, forse la vita di un accademico sarà più soddisfacente di altre in quanto godrà del piacere della ricerca, della scoperta, della varietà e in alcuni casi anche della vita all'aria aperta.
Concordo sul fatto che ci sono professori bizzarri, ma personalmente ho conosciuto molti più casi umani tra impiegati e operai :ohmy: (uso questi esempi perché riguardano le mie esperienze). Penso che ciò che ci uccide dentro più che il lavoro mentale siano la monotonia e il passare poco tempo all'aria aperta.

Comunque ritornando all'adattamento degli accademici al mondo esterno all'Università, ultimamente vedo grandi cambiamenti, l'insegnamento è sempre più attendo alle esigenze del mercato, e mirato a dare anche conoscenze pratiche, almeno per quanto riguarda gli studi scientifici.


Seguo l'interessante discussione.
Ho espresso in precedenza l'opinione che Williams rappresenti in maniera geniale e precisa il mondo accademico, ovviamente dal punto di vista di un accademico, quale lui era.
Mi sento di confermare il giudizio, pur alla luce delle vostre interessanti considerazioni, innanzitutto precisando che il "disadattamento" di cui parla Masters ha, a mio parere, una connotazione prevalentemente positiva.
Descrivendo Finch e Stoner e se stesso, Masters individua dei "tipi" che si adattano perfettamente al mondo accademico e che spiegano le peculiarità di quest'ultimo. In Finch manca la determinazione necessaria per il successo; determinazione intesa sia come impegno lavorativo sia come volontà di sopraffazione sugli altri. Stoner è un sognatore, alla ricerca di un senso in un mondo ingiusto e privo di senso (traduzione mia pessima: "saresti masticato e sputato via dal mondo, e giaceresti lì chiedendoti come mai").
Masters è un intelligente impertinente, incapace di stare zitto quando dovrebbe.
Tutti e tre sono incapaci di vivere nel mondo esterno ma mi sembra chiaro che la ragione non risieda nel fatto che sono "inadatti" o nocivi alla società, quando al fatto che quest'ultima li distruggerebbe.
Credo che Masters precisi anche che il discorso non si applica a tutti gli accademici, ma solo a quelli più "genuini", per così dire., come loro tre.
Ringraziano per il messaggio: Mattia P.

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09/06/2020 14:06 #44366 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Maggio 2020 - Stoner
Perfettamente d'accordo. Come in tutte le cose ci vorrebbe un giusto equilibrio tra attività fisica e mentale.
Più che bizzarria però, nelle filiere commerciali, di cui ho una certa esperienza, ho trovato tanta, tanta frustrazione e alienazione.
Sul piacere che la vita accademica può dare, poi, non ho dubbi. Già in precedenza avevo affermato che, qualora una persona si "adatti" a questa realtà, si troverà a fare il lavoro più bello del mondo.
Grazie Margarethe per questo piacevole confronto.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
Ringraziano per il messaggio: nautilus, Margarethe

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09/06/2020 18:37 #44370 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Maggio 2020 - Stoner
Mi introduco in questa vostra bellissima discussione, solo per dire che ritengo la professione dell'accademico, dello studioso, se fatta con passione e dedizione come Stoner, una delle più belle in assoluto e credo che Stoner pensi esattamente questa cosa, visto che pone il suo lavoro al centro della sua vita.
C'è un momento che mi ha colpito molto di questo libro, all'inizio, quando Stoner studia ancora agraria. Lui, pur studiando una cosa che non lo appassiona, se non sbaglio la chimica, si rende conto per la prima volta di quanto è importante il "sapere", fosse anche solo utilizzato per svolgere qualcosa di pratico. Prima di quel momento non aveva mai capito quale ricchezza contenesse una zolla di terra, che lui credeva di conoscere bene avendola lavorata sin da bambino. Assume la consapevolezza che il sapere è necessario, anche per svolgere il lavoro manuale apparentemente semplice del contadino. Lì è come se Stoner avesse una folgorazione e per la prima volta è come se capisse il perchè della sua iscrizione all'università. Poi Stoner incontrerà l'amore della sua vita, la letteratura e vi si dedicherà anima e corpo fino al suo ultimo respiro. Il suo ultimo pensiero è per la sua creatura, il libro che ha scritto. Possiamo definire Stoner un "disadattato" fuori dal mondo accademico? Non so. Diversi anni fa ho conosciuto un professore universitario, un latinista, la sua vita era tutta incentrata nello studio e nella ricerca, ricordo che stava lavorando ad una nuova edizione di un dizionario di latino. E' vero, era completamente inadatto relativamente a ciò che riguardasse la vita pratica, e inadeguato anche nelle relazioni, però... Vi giuro sentirlo parlare faceva venire i brividi, non ho mai più incontrato un uomo con tanta conoscenza, pieno di sapere, passatemi l'espressione. Sì, forse era a suo completo agio solo all'interno dell'università, con i suoi studenti, quando trasmetteva le sue conoscenze e quando studiava, un po' come Stoner, e al di fuori del mondo accademico sembrava un "disadattato", ma l'idea di poter vivere facendo solo o prevalentemente ciò che ti appassiona, a me affascina molto. Forse per paura di perdere questo privilegio Stoner non manda all'aria il suo matrimonio, non affronta i problemi della figlia, non vive fino in fondo il suo amore per Katherine.

MEMENTO AUDERE SEMPER
Ringraziano per il messaggio: davpal3, Mattia P., Margarethe

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10/06/2020 11:13 #44384 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Maggio 2020 - Stoner
“Il corso di chimica del suolo, nel complesso, lo interessava; non gli era mai passato per la mente che le zolle marroni su cui aveva lavorato tuttala vita potessero essere altro da ciò che sembravano, e cominciò a intuire che il fatto di conoscerle meglio gli sarebbe tornato utile una volta rientrato alla fattoria di suo padre.”

Grazie per avermi ricordato questo passo del libro che sono andato a rileggere.

Ivan Pavlov, premio Nobel che viene considerato il padre degli studi sul condizionamento classico in psicologia, svolse i suoi studi durante la rivoluzione bolscevica del 1917.
Un aneddoto vuole che la ricerca aveva talmente assorbito la sua vita che egli quasi non si accorse del suo passaggio. Un suo collaboratore ricorda come Pavlov, estremamente arrabbiato, rimproverò un suo assistente per essere arrivato al laboratorio in cui svolgeva i suoi esperimenti con 10 minuti di ritardo: “ma professore,” esclamò l’assistente, “c’è una rivoluzione la fuori, con sparatorie nelle strade.” Al che Pavlov rispose: “Questo non fa nessuna differenza quando lei ha da fare qui al laboratorio, la prossima volta che c’è una rivoluzione, si alzi prima!”

Questo episodio rende bene l’idea di come la passione per la conoscenza possa talvolta assorbire completamente la vita di una persona fino a fargli trascurare tutti gli altri aspetti della sua vita.

Mi è rimasta impressa, di recente, anche la storia di un ricercatore americano, George Price, che nel 1968 scopre la equazione che descrive le condizioni necessarie perche si evolva l’altruismo. Quest’uomo, a detta di molti, un genio assoluto, morì in assoluta povertà dopo aver iniziato a ospitare una grande quantità di senza tetto in casa sua. Dopo aver perso la casa a sua volta, finì i suoi giorni vagabondando per Londra come un senzatetto egli stesso.

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Carlos Ruiz Zafon
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10/06/2020 20:39 #44394 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Maggio 2020 - Stoner
Per avvalorare la tua tesi racconto un paio di aneddoti relativi ad uno dei professori più anziani e dotti della mia facoltà di ingegneria, che una mattina trovammo a farsi la barba in macchina (con schiuma, pennello e ciotola d’acqua mentre si guardava nello specchietto retrovisore) mentre una volta lo vedemmo digitare un finto codice pin su un finto lettore (non c’era niente!) vicino alla porta del suo ufficio e, una volta aperta, ci entrò guardandosi attorno con circospezione... scene incredibili! :D

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
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25/06/2020 01:00 #44525 da Katya
Risposta da Katya al topic Maggio 2020 - Stoner
Finito ieri il libro e devo dire che mi è piaciuto molto. Mi ha lasciata un po' stranita come una quotidianità relativamente tranquilla non mi abbia annoiato nella lettura - ovviamente si parla di letteratura che differenzia da tutto il testo - anzi lo scrittore è riuscito a rendere interessante, in tante sfaccettature, la vita di quest'uomo.


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Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.

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14/07/2020 19:12 #44821 da nicoletta
Risposta da nicoletta al topic Maggio 2020 - Stoner
Con molta calma ho finito anche io il libro di maggio :laugh: :whistle:
Devo dire che l'ho interrotto spesso perché mi faceva provare delle sensazioni di disagio, prima per la relazione con la moglie, poi per la situazione a lavoro, per non parlare del rapporto con la figlia..
Forse proprio per questo ho apprezzato molto questo commento di PaoloB che mi ha dato una nuova visione del libro e di quello che potrebbe essere il suo significato:

1. Due romanzi? Sì perché la storia di Stoner è raccontata due volte, la prima, molto brevemente, da un punto di vista esterno; la seconda, molto approfonditamente, dal punto di vista di Stoner stesso. Trovo interessantissimo questo stratagemma narrativo, che mi stimola altre domande. Che cosa succederebbe se qualche narratore si prendesse la briga di raccontare, dal loro punto di vista, la storia di altri personaggi (io sarei curiosissimo di Edith, ovviamente) che sono visti e raccontati solo dal punto di vista esterno di Stoner? Quali intricate e densissime storie si nascondono dietro le persone più anonime che incontriamo nella nostra vita quotidiana?

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14/09/2021 21:00 #54413 da Fede.Ferry
Risposta da Fede.Ferry al topic Maggio 2020 - Stoner
Ho finito circa una settimana fa questo libro, che ho trovato molto bello, e mi ha fatto molto piacere leggere di tutta la discussione nel forum, sebbene ormai risalente. Devo dire che, leggendo il libro, non avevo pensato che l'autore volesse porre un accento particolare sul mondo accademico. Probabilmente per la mia ignoranza sulla sua vita e perchè ho associato questo libro a "Il deserto dei tartari", letto qualche mese fa, per cui sono stata più propensa a leggere nel libro quell'accettazione passiva della vita che non un riferimento particolare alla vita accademica, che mi avete fatto scoprire voi :) 
Proprio perchè questa è stata la mia chiave di lettura del romanzo, devo dire che mi ha lasciato più domande che risposte. Mi sono innervosita molto quando Stoner accettava passivamente certe ingiustizie, mentre mi sono molto entusiasmata quando si è preso la sua rivincita, riconquistando le lezioni che desiderava tenere. Inevitabilmente tuttavia mi sono chiesta quante volte anche io (e in generale tutti noi) accettiamo "passivamente" il corso della vita e quanto ancora più questa accettazione emergerà con il trascorrere degli anni, nonchè il modo per evitarlo.
Ringraziano per il messaggio: davpal3, nautilus, Mattia P.

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15/09/2021 13:33 - 15/09/2021 13:36 #54416 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Maggio 2020 - Stoner
Molto interessante la tua riflessione Fede.Ferry che si aggiunge alle numerose  che abbiamo fatto a suo tempo su questo romanzo di cui molti di noi rimasero entusiasti e che ricordo ancora con molto piacere.
La tua osservazione sulla passività di Stoner che poi però riesce ad avere un qualche tipo di reazione o rinvincita era forse stata accennata, ma non in modo cosi esplicito come tu hai fatto. Farsi vivere dalla vita o viverla? Domanda molto interessante. A volte per pigrizia o mancanza di coraggio o chissà quali altre infinite ragioni ci s'accontenta di vivere una vita che non ci calza, è troppo stretta. Come un mocassino che fa male ai piedi. Che bello quando poi si trova quella bella calzatura per il nostro piede. Si ha piacere a camminarci e non importa se a volte si va in salita, a volte in discesa o in piano. A fine giornata magari fanno un po male i piedi, ma ci si guarda indietro e si è contenti della strada che si è percorsa. L'indomani siamo nuovamente pronti a metterci in marcia.
Bello come anche a distanza di tempo, della bella letteratura come Stoner sia ancora capace di farci pensare alla vita. Grazie Fede.Ferry.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
Ultima Modifica 15/09/2021 13:36 da Mattia P..
Ringraziano per il messaggio: bibbagood

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Avatar di mulaky mulaky - 24/08/2025 - 14:02

Votate la foto più bella per Scatti del mese di Agosto? Tema: La pietra di Luna! Venghino siori

Avatar di callmeesara callmeesara - 12/08/2025 - 14:16

Avete votato per il libro del mese di Settembre? Avete tempo fino al 16, vi aspetto qui!

Avatar di mulaky mulaky - 08/08/2025 - 15:43

Ciao Marigiò, ti linko il gruppo di Palermo: QUI :)

Avatar di Marigió Marigió - 08/08/2025 - 00:43

Palermo a Settembre?

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 26/07/2025 - 10:53

Non tutti insieme è... buahahahah! :P :D lol

Avatar di mulaky mulaky - 21/07/2025 - 16:25

Qualcuno vorrebbe leggere il romanzo "Lady Macbeth" di Isabelle Schuller? :D

Avatar di mulaky mulaky - 17/07/2025 - 08:32

Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

Avatar di Yuman4 Yuman4 - 15/07/2025 - 22:02

Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

Avatar di mulaky mulaky - 13/07/2025 - 17:10

Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC

Avatar di ludofrog95 ludofrog95 - 13/07/2025 - 15:06

Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

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