Bibi post=64666 userid=1269Ciao ragazzi, la mia lettura procede bene, sono al capitolo sette e non posso non condividere con voi la sensazione che mi ha lasciato questo capitolo.  

Attenzione: Spoiler!

In breve Yuval racconta di quando diciannovenne è arruolato nell’esercito e la sua squadra decide di fare irruzione in una casa palestinese con la TV occupandola solo per il piacere di guardare una partita. Di questo si sente terribilmente colpevole, e cerca di giustificarsi dicendo che era l’ultimo arrivato e che aveva solo diciannove anni. Eppure questa cosa pesa sulla sua coscienza.

 Cosa ci avete visto voi in questo breve flashback? Potrebbe essere un modo dell’autore per dichiarare velatamente cosa pensa del rapporto tra Israele e Palestina? Non so a me questa scena è sembrata molto forte e in questi giorni in TV sento i Palestinesi dire continuamente che Israele ha occupato la loro terra.. premetto che ne so poco per schierarmi da un lato o dall’altro quindi preferisco tacere.. indubbiamente condanno l'atto di uccidere nel nome di allah e la violenza gratuita sui civili.

Per me quelle prime pagine sono state un pugno nello stomaco, ho continuato a leggere e rileggere e sottolineare, proprio perchè mi ha fatto ricordare che esistono anche gli uomini buoni al mondo, mi ha colpito moltissimo quando scrive a Churchill e dice di sentirsi un mostro. Molto bello anche il pezzo in cui dice che vorrebbe solo abbattere questa barriera d'odio e che ci si potesse sedere insieme a vedere la partita, mi ha colpito perchè in effetti il calcio, e soprattutto i mondiali, sono eventi che appaiono superflui ma che in realtà tendono a creare legami bypassando qualsiasi altra differenza. Dopo questo capitolo, sono andata a leggere la data d'uscita del romanzo: era il 2008 quando Nevo raccontava di questi eventi, 15 anni dopo la situazione non solo non è migliorata ma addirittura degenerata, non m'interesso molto dell'aspetto politico della questione onestamente, ma mi basta leggere i numeri dei morti quotidiani per desiderare che tutto questo finisca, non importa chi ha torto e chi ragione, finchè ci sarà morte e distruzione non ci sarà mai un vincitore.

Tornando alla storia, sono arrivata al capitolo 11 e concordo con quanto detto da Bea in precedenza:

bibbagood post=64683 userid=1044Ho trovato il capitolo 12 molto intenso:

Attenzione: Spoiler!

secondo me Nevo descrive benissimo il sentimento di depressione provato da Fried, a cui ci ha preparato lungo i capitoli precedenti, e che proporompe qua forse un po'troppo velocemente, ma in realtà come unica alternativa possibile: fino a quel momento andava avanti a inerzia, ignorando quel che lo faceva stare male, non reagendo ma neanche abbandonandosi allo sconforto. Finchè non ce l'ha fatta più. Credo che indichi bene la crisi di mezza età che per tante persone in realtà arriva anche proprio all'inizio dei 30, proprio perché succede quello che é descritto nel libro: la maggior parte delle persone a quell'etá ha preso una direzione, ha avviato ormai una carriera, una famiglia, ha un posto fisso in cui vive e dove ha costruito qualcosa (abitudini, gruppo di affetti), ha dei legami di vario genere, ha capito chi é e chi vuole essere. Chi ha bisogno, per un motivo o per l'altro, di più tempo, capita secondo me spesso che sfoci nello sconforto, schiacchiato dalla pressione sociale, dalla sensazione che le vite degli altri vanno avanti, la tua no. Secondo me Nevo ha descritto molto bene questa sensazione!

Riguardo invece il capitolo finale di Churchill

Attenzione: Spoiler!

io non so perchè sonstata convinta fino a quel momento che Fried fosse morto! Voi no? Non so perchè

Lettura terminata, quoto quanto detto da Bea perchè mi trovo d'accordo con tutto! Molto bello e profondo il capitolo 12, sembra che si sia finalmente aperto e rivelato qualcosa che stava sempre nell'ombra, Fried ha rivelato molto di sè e per la prima volta si è concesso di essere emotivo, di lasciarsi andare. 
Riguardo il finale


In sostanza il libro mi è piaciuto tanto, racchiude un po' i sentimenti di noi neotrentenni e descrive molto bene anche il rapporto d'amicizia, bellissima la simmetria finale, che spiega il titolo, ho apprezzato molto anche i riferimenti alla guerra e alla situazione d'Israele, attuale più che mai. Grazie Bea, è stata una bellissima lettura <3

Finito anche io! Mi è piaciuto molto, anche se forse un po' meno di "Tre piani". Anche qui come in Tre piani ci sono rimandi, simmetrie, coincidenze - penso sia una cifra stilistica di Nevo.
Su Goodreads qualcuno ha commentato il libro come un po' banalotto e scontato, parlando di scrittura nella media; sicuramente non sarà un capolavoro, ma a me è piaciuto molto e l'ho letto quasi d'un fiato.