Sono aperte le discussioni sul Libro del Mese di Dicembre 2023: "Gli androidi sognano pecore elettriche?" di Philip K. Dick.

Modera la discussione il sottoscritto! 

Buona lettura e buona discussione a tutti! 

Credo che Inizierò il libro tra oggi e domani, la fantascienza e distopia è il genere che più faccio fatica a leggere ma leggendone molto raramente non credo mi peserà troppo, soprattutto perchè non ho mai letto niente di Dick e mi piacerebbe invece conoscerlo un po', è uno degli scrittori preferiti di mio marito e di Emmanuel Carrere, la cui biografia proprio su Dick mi ispira un sacco!

Questo libro ha avuto 3 titoli diversi: il cacciatore di androidi, blade runner, e quello attuale, affermatosi solo di recente. Chissà se dopo la lettura sapremo il perché di queste traduzioni divergenti (la casa editrice è sempre la stessa)! 
buona lettura!

Ho letto l'introduzione del traduttore, che ho trovato abbastanza interessante, soprattutto per l'analogia uomo-autore vs. androide-traduttore, ho studiato traduzione e spessissimo venivamo confrontati con questi parallelismi per definire il ruolo della creatività nel processo traduttivo e di scrittura.
Ho letto anche il primo capitolo e per adesso mi sembra meglio di quel che mi aspettavo, la narrazione scorre veloce e mi sembra ci siano già vari temi che portano a riflettere. Dauna parte mi ha messo tristezza la moglie Iran, che evidentemente non ne può più della vita che il sistema e il marito le costringono a svolgere e il marito non vuole vedere, banalizza consigliandole di impostare i giusti codici umorali, come se fosse sufficiente quello a stare meglio. Dall'altra ho pensato che sarebbe veramente bellissimo avere solo dei codici da impostare per potersi dimenticare della depressione e delle sensazioni brutte, per decidere come ci si vuole sentire quel giorno e impostarlo.
Invece non sono sicura di aver capito il ruolo degli animali, con tutta la conversazione tra lui e il vicino. Non capisco se avere animali è uno status simbol per essere accettati meglio o più un segno di cupidigia, e in entrambi i casi non so bene cosa Dick volesse dirci presentandoci così questa tematica.
Voi avete iniziato?

Sono circa al 25% e il ruolo degli animali è sempre più preponderante, rispecchiano probabilmente uno status symbol data la loro rarità, forse la critica di Dick è che non ci preoccupiamo della loro estinzione ma poi ci diamo un sacco da fare per iniziare un vero e proprio collezionismo con tanto di cataloghi una volta estinti?


Negli ultimi capitoli che ho letto si parla della questione senza fine di come riconoscere una macchina da un umano e neanche a farlo apposta un paio di giorni fa su LinkedIn si discuteva molto di questo articolo,che analizza l'attualità del test di Turing: spectrum.ieee.org/turing-test
Dick ne parlava decenni fa già notando la difficoltà o forse l'impossibilità di creare test validi in questo campo, visto che molto probabilmente gli stessi umani non lo passerebbero.
riguardo al test sulle emozioni, si vede invece che siamo andati avanti dall epoca di dick, anche se è stato molto lungimirante. Al momento un ramo molto ampio della ricerca in ambito AI riguarda i campi dell'emotion detectidetection e soprattutto sentiment analysis, anche a me è capitato già più volte di annotare corpus con il più e il meno per indicare parole di accezione positiva o negativa da dare in pasto al programma. Probabilmente ai tempi di Dick già si prevedeva che l'emozione è un aspetto determinante per veicolare il contenuto che si vuole comunicare, ma era forse ancora presto per creare modelli appositi. 
Capita anche a voi di confrontarvi con questi temi ? Qual è la vostra esperienza con chatbot o assistenti digitali a questo proposito?

Wow quindi non ti è ancora mai capitato di usare l'assistenza chatbot di Ikea, di qualche banca, assicurazioni, o di chiamare un qualche servizio/medico/varie cose e prima dover dire sì o no alla domande che ti fa l'assistente digitale  ? Pazzesco, beato te, io ho un medico che quando chiamo devo prima parlare 5 minuti con Paul, l'assistente digitale, e spiegargli cosa voglio   poi ho molti amici che usano Alexa, Siri o Google Assistant, quindi anche se io non li uso direttamente mi è capitato tante volte di vederli all'opera.