Sono aperte le discussioni sul Libro del Mese di Luglio 2025: "Il barone rampante" di Italo Calvino

Modera la discussione Luigi (GigiMala).

Buona lettura e buona discussione a tutti! 

Io ho cominciato col primo capitolo, ma questo lo voglio audioascoltare!! 
Si presenta come un racconto bellissimo, mi piace l'idea che qualcuno me lo narri...

Già mi ha dato un bello spunto, nel primo capitolo, facendomi ricordare di quanto io abbia sempre detestato il tavolo dei bambini, il tavolo dei piccoli durante i pranzi e le cene, soprattutto durante le occasioni a casa. 
A volte i miei nipoti lo richiedono, vogliono stare al "tavolo dei piccoli" perché così possono stare in pace a fare le cose loro, a parte mangiare. Ma io invece mi lamentavo e mettevo il muso e di solito ero talmente noioso che un posto a tavola usciva anche per me alla fine! 

Ho il barone rampante nella mia libreria da anni, ma non mi sono mai convinta di cominciare questa lettura. Appena ho visto che è stato proposto come lettura del mese mi sono detta che questa è la volta buona per leggerlo! Ho appena letto i primi capitoli del libro e diciamo che non sono molto abituata a questo tipo di scrittura, però sono curiosa di sapere come continua la storia..Mi interessa sapere anche opinioni di altri lettori, sarebbe utile anche per capire alcuni passaggi. A presto!

Ho ascoltato anche il capitolo 2 e mi sembra che Calvino segua lo stesso percorso narrativo de Il visconte dimezzato, dove tra l'altro c'era la stessa situazione del narratore che era parente del protagonista (in quel caso era il nipote che narrava le gesta dello zio). 
Mi pare di leggere una qualche critica sociale all'alta aristocrazia e alla nobiltà... Lo riscontro nelle pretese del padre di Cosimo sulla famiglia vicina, quella di Violante. Però ancora ci sono troppi pochi elementi per capire...

Ieri sera ho finito il primo capitolo del Barone rampante, Calvino scorre via leggerissimo!

Sono già molto divertita dalle gag e dai personaggi sopra le righe, e intrigata da questa fuga verso l’alto di Cosimo.
Una trovata esilarante, che Calvino descrive con un’ironia finissima.

La lettura è molto divertente, sarà un piacere continuare! 

Sarita post=71380 userid=10337Ieri sera ho finito il primo capitolo del Barone rampante, Calvino scorre via leggerissimo!

Sono già molto divertita dalle gag e dai personaggi sopra le righe, e intrigata da questa fuga verso l’alto di Cosimo.

Attenzione: Spoiler!

La scena della balaustra, con Cosimo che scivola giù insieme all’abate e alla povera statua di gesso (pace all’onorevole antenato!), mi ha strappato più di una risata. 

 

Le descrizioni dei personaggi sono bellissime infatti!! 
E Battista è già la mia preferita! Spero che nella trama abbia un ruolo importante!

Francis post=71384 userid=411Le descrizioni dei personaggi sono bellissime infatti!! 

E Battista è già la mia preferita! Spero che nella trama abbia un ruolo importante!
 

Se parte così, chissà cosa combinerà più avanti... Anch’io punto tutto su Battista! 

Ho terminato il terzo capitolo e purtroppo sono meno entusiasta di voi   Ma comunque me lo aspettavo, i libri di avventura non sono fatti per me e anche se del visconte dimezzato mi erano piaciute molte riflessioni, già con il primo libro della trilogia avevo confermato che non sarebbero stati libri nei miei interessi, e anche qui le varie pagine in cui si descrive lui che salta da un albero all´altro le leggo molto velocemente e saltando paragrafi qua e là.
Condivido la sensazione di critica sociale nei confronti della nobilità cui accennava Francis ma per ora non ho trovato elementi particolarmente innovativi. I personaggi mi sembrano troppo esagerati, ma ho apprezzato la descrizione della madre, così militaresca e rigida, ma alla fine quella che ha più a cuore il destino dei figli e che li capisce meglio.

Ho appena finito di leggere il libro. Devo dire che sono rimasta sorpresa dalla storia..inizialmente credevo che fosse abbastanza noioso, invece a ogni capitolo ero curiosa di sapere cosa sarebbe accaduto nel prossimo. Sicuramente è un libro che non fa parte delle mie letture preferite o che avrei scelto di mia spontanea volontà, però credo che ti offra la possibilità di interpretare le vicende che accadono in vari modi; infatti lo definirei come un libro caratterizzato da storie nella storia. A mio avviso uno dei temi che traspare è l'istinto di sopravvivenza e la capacità di adattarsi a condizioni a cui non si è soliti sottoporsi; Cosimo dimostra una grande capacità di adattamento, curiosità e inventiva nel creare molteplici strategie per sopravvivere, ma non solo. Inoltre, credo che un altro elemento importante sia la determinazione: nonostante la "strana" vita che Cosimo ha scelto di condurre, riesce comunque a dedicare del tempo ai suoi interessi e perseguire i suoi obiettivi. Un passo del libro che mi è piaciuto particolarmente è quando il protagonista raggiunge Olivabassa e lì incontra gli esuli che vivono come lui sugli alberi e non lo deridono proprio perchè conducono una vita simile. Questo mi ha fatto ragionare su quanto il mondo sia vario e proprio per questo se una persona si sente "estranea" a causa di sue scelte o modi di pensare e agire nel luogo in cui cresce e vive, esisterà sempre un posto in cui non apparirà strana agli occhi della gente.
Consiglierei questa lettura a chiunque, in quanto ti permette di aprire la mente e ragionare...almeno su di me ha avuto questo effetto
Sono molto curiosa di leggere altri commenti e magari ricevere un feedback!

Io sto procedendo un po' a rilento, un po' perché ho poco tempo, un po' perché trovo la lettura (ascolto) un po' faticosa e non troppo coinvolgente. 
Sono più vicino alle sensazioni di Bea, per quanto riguarda la lettura, e devo aggiungere che con Il visconte dimezzato non avevo avuto assolutamente questa sensazione, anzi al contrario non vedevo l'ora di sapere come continuava!

Al momento sono alla fine del capitolo 5 e mi è piaciuto molto il commento sulla madre generalessa di Cosimo, che accettando la stranezza del figlio sugli alberi aveva trovato finalmente una connessione con lui, connessione che prima non aveva saputo o potuto creare.