Martedì, 04 Novembre 2025

TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

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08/02/2022 16:09 #57791 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

silviArki post=57772 userid=6944sul rapporto tra Anna e Vronskij mi sembra si stiano creando varie fazioni: 1) chi vede in Anna una donna delusa, annichilita dal proprio matrimonio che trova in Vronskij una possibilità di fuga dalla noia di tutti i giorni, 2) i più romantici che vedono nel loro rapporto lo sbocciare di un amore sincero, 3) chi vede in Vronskij un mascalzone sciupa femmine che neppure alla notizia di diventate padre riesce a non pensare alla sua carriera  ed a se stesso, 4) chi vede in Anna una donna delusa che finalmente ha trovato un motivo per cui vivere: il suo amore per Vronskij, ma è combattuta  nel suo intimo dalla possibile perdita del figlio Sereza ad opera del marito.

Riguardo alla quarta fazione, sono un po´ scettica, visto che mi sembra che Anna sia ben lungi dal trovare un motivo per cui vivere e mi sembra alla fine non sia manco cosi intenzionata a cercarlo   Ma concordo che è interessante vedere come ciascuno di noi stia dando interpretazioni cosi diverse sul comportamento dei vari personaggi. Tu in quale di queste fazioni ti riconosci :-)?

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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08/02/2022 16:15 #57792 da silviArki
Risposta da silviArki al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

bibbagood post=57791 userid=1044

Riguardo alla quarta fazione, sono un po´ scettica, visto che mi sembra che Anna sia ben lungi dal trovare un motivo per cui vivere e mi sembra alla fine non sia manco cosi intenzionata a cercarlo 

 Ma concordo che è interessante vedere come ciascuno di noi stia dando interpretazioni cosi diverse sul comportamento dei vari personaggi. Tu in quale di queste fazioni ti riconosci :-)?

io nella quarta, infatti ho cerato questa fazione "ad hoc" per la mia interpretazione del personaggio Anna (almeno fino ad ora) 
in merito a Karenin nella quarta parte ti risponderò con calma perché ora non riesco, a presto 

"Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma"

(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere)

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08/02/2022 16:33 #57793 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Si chiamano test proiettivi, quelli che si usano in psicologia, e vengono mostrati dagli psicologi ai pazienti o magari solo collaboratori. 
Sono figure che rappresentano una certa situazione. Si chiede la paziente cosa ci vede. Si chiamano test proiettivi perché solitamente l'interrogato, proietta su di essi il proprio vissuto. 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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08/02/2022 18:41 - 08/02/2022 18:58 #57800 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Di questi personaggi mi sta piacendo molto che siano realistici perché pieni di contraddizioni. Sorprendono perché nel giro di poche righe possono mutare i miei sentimenti nei loro riguardi.
Aleksej continua ad aggrapparsi all'apparenza perché fondamentalmente ha costruito il suo vissuto sull'immagine in società e la sua personalità dipende da questo ma nonostante voglia mostrarsi impeccabile e assuma un fare algido e maniere affettate, Tolstoj lo rende sensibile ad esempio quando manifesta la sua empatia nei riguardi di coloro che esprimono il dolore apertamente. Questo lo turba e si preoccupa di non  sconvolgere ulteriormente gli altri oltre che se stesso. Inoltre è palese che a modo suo provi dei sentimenti per Anna e non solo per il tradimento subito e la pubblica offesa.
 Le descrizioni di Tolstoj sono meravigliose, mai noiose ma piene di pathos, suggestive. Si percepiscono le emozioni attraverso le descrizioni di scene, paesaggi, personaggi. E cosa entusiasmante quando attraverso queste descrizioni si avverte una tensione che fa presagire gli avvenimenti che poi si rivelano come un fulmine!
Nella terza parte mi sto appassionando ai capitoli su Levin, anche lui con le sue contraddizioni ma sempre credibile e apprezzabile. 
È molto ancorato ai suoi principi ma nei momenti di introspezione riesce a rimettere in discussione le sue vedute, anche grazie ai dialoghi con suo fratello che lo fanno sbattere continuamente contro le sue stesse affermazioni e la sua confusione mi fa divertire XD
Credo che Anna, Karenin, Vronskij, siano spesso turbati da Sereza perché la verità è che la purezza e spontaneità dei bambini mette ancor più in luce gli errori che commettiamo, l'essere corrotti che appartiene agli adulti e questo fa sentire i personaggi maggiormente colpevoli delle loro azioni e reagiscono tentando di evitare Sereza che in quel momento altro non è che la voce della coscienza, così da alleggerire il peso delle loro colpe 

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

(Francesco Petrarca)
Ultima Modifica 08/02/2022 18:58 da Giami23.
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09/02/2022 18:54 #57832 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
La quarta parte è il momento in cui le emozioni giungono al culmine e si concede loro libero sfogo. Ne escono un po’ tutti provati, e per certi versi forse anche migliorati. A partire da Levin.

Nota giustamente Beatrice come Levin - ricongiunto a Kitty - ritrovi improvvisamente una sana voglia di vivere, mentre Anna – nonostante il riavvicinamento a Vronskij – non faccia che parlare di morte. 

Se un amore deve fare questo effetto – conclude Giorgia – “non è amore”. Concordo. Ma l’amore (o forse sarà meglio dire: passione) tra Anna e Vronskij è il classico amore da romanzo: e non è un caso che amore e morte siano citati così spesso insieme, perché questo è il classico topos letterario che permea i romanzi d’ogni tempo. Per cui sì: quello tra Levin e Kitty sarà pure il vero amore, ma è l’altro che sognano i lettori. Perlomeno, molti di essi.

Il vero personaggio tragico è tuttavia quello di Aleksej Aleksevjc, il marito di Anna, che qui credo si erga in tutta la sua grandezza, non solo letteraria. Non è questione di stabilire se egli sia buono o cattivo: è semplicemente umano, nel più profondo significato del termine. E sono proprio le sue debolezze, fragilità o contraddizioni a farlo, finalmente, giganteggiare sugli altri.

Quanto ad Anna, non mi ritrovo in nessuna delle fazioni elencate da SilviArki: o meglio, credo che ogni punto di vista sia perfettamente legittimo. Anna è un personaggio estremamente sfuggente, che è difficile inquadrare una volta per tutte. Al momento potrei anche dire: non mi piace. Ma questo non impedisce di comprenderla, e di trovarle delle giustificazioni. E chissà: come è stato ora per il marito, forse anch'essa troverà prima o poi il suo momento di gloria.

Quanto a Vronskij, anch'egli a suo modo si riscatta. Un riscatto parziale, certamente, e figlio di un atto sconsiderato, com'è del resto nella sua natura. Ma insomma: in amore, come nella vita in genere, non è che si possa essere sempre razionali.

Ora, prima di proseguire con la lettura, attendo di sapere come il resto del gruppo intenda procedere. 
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10/02/2022 07:09 #57838 da silviArki
Risposta da silviArki al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Quanto ad Anna, non mi ritrovo in nessuna delle fazioni elencate da SilviArki: o meglio, credo che ogni punto di vista sia perfettamente legittimo. Anna è un personaggio estremamente sfuggente, che è difficile inquadrare una volta per tutte. Al momento potrei anche dire: non mi piace. Ma questo non impedisce di comprenderla, e di trovarle delle giustificazioni. E chissà: come è stato ora per il marito, forse anch'essa troverà prima o poi il suo momento di gloria.

 
Concordo, Anna è il personaggio più complesso dal punto di vista caratteriale ma, secondo me, Tolstoij dedica il nome della sua opera a lei proprio per questo. Non è l'unica protagonista, ci varie varie storie che si intrecciano tra loro ma è Anna su cui la maggior parte del tempo concentriamo la nostra attenzione, i suoi sbalzi d'umore, le sue colpe (il tradimento del marito), le sue scelte oculate o dettate dalle emozioni. Il mio era un mero elenco di possibili modi di vederla ma andando avanti con lalttura, per chi non ne conosce già la trama e l'epilogo, ci sarà modo di discuterne ancora e di cambiare anche opinione 
E' quello il bello della condivisione dei propri pensieri, grazie e ci aggioniamo nei prossimi capitoli

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(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere)
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10/02/2022 07:21 #57839 da silviArki
Risposta da silviArki al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Si chiamano test proiettivi, quelli che si usano in psicologia, e vengono mostrati dagli psicologi ai pazienti o magari solo collaboratori. 
Sono figure che rappresentano una certa situazione. Si chiede la paziente cosa ci vede. Si chiamano test proiettivi perché solitamente l'interrogato, proietta su di essi il proprio vissuto. 
Confermo il pensiero della saggia Graziella.
Personalmente quando leggo tendo a crearmi un'immagine del personaggio, non solo dal punto di vista fisico (alto, basso.....) ma nelle movenze e nel comportamento; una persona reale insomma. Se un libro mi prende ci entro dentro, mi faccio trasportare dalle parole e così è stato per Anna, che già dalla prima lettura mi è sembrata una donna fragile e continua a darmi quest'impressione.
E per quanto riguarda Karenin, per riprendere la domanda di Bibagood, lo immagino come una persona cupa, chiuso in se stesso e che non crea empatia con moglie e figlio. Non solo perché è preso dal lavoro ma per carattere, non è un uomo cattivo certamente, ma arido nel suo animo. Il perdono cristiano da lui evocato sarà sincero sicuramente, è un uomo credente, ma vi aggrappa come se cercasse un faro nella nebbia perché si è perso e non trova la retta via. Non è perdono che viene dal cuore per cui la sua persona non mi piace. spero di essere riuscita a spiegarti quello che penso in modo nn troppo confusionario.

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10/02/2022 21:05 - 10/02/2022 21:09 #57860 da Bibi
Risposta da Bibi al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Commento alla Parte Terza.

!!PROBABILI SPOILER NON SEGNALATI!!

La parte terza del libro si apre con Levin e un fratello e si chiude con Levin e l’altro fartello.
Ho trovato un Levin insicuro, sempre in bilico tra quello che vorrebbe davvero e la strada più semplice da percorrere. Leggendo ho avuto la sensazione che preferisce annullare i suoi pensieri o sentimenti per paura di soffrire. Anche con Dolly, vorrebbe chiederle di Kitty ma non lo fa per paura che il suo ricordo possa rimettere in gioco la serenità emotiva che è riuscito a crearsi. Poi però la vedere, e niente.. “Non c’era modo di sbagliarsi. Quegli occhi non avevano eguali, al mondo. E al mondo nessun’altra creatura era, per lui, la luce e il senso della vita” e “tutte le decisioni che pensava di aver preso svanirono in un istante”.

Dolly in questa terza parte mi è piaciuta moltissimo. A parte il bel discorso con Levin, mi è piaciuto il suo modo di reagire alle mancanze del marito, di cui può fare benissimo a meno, e mi è piaciuto che non ha avuto paura di affrontare le piccole questioni domestiche da sola insieme alla Filimonovna.

Altro grande protagonista di questa parte del libro è Karenin. Insomma, mi piace che Tolstoj ci mette davanti tutti i suoi tormenti perché così riusciamo a comprenderlo bene, però non mi sembra proprio un personaggio da rispettare. Continua a sembrarmi un uomo di facciata, del genere “faccio così perché la società vuole così, penso così perché la chiesa vuole così”. Ad esempio, punta gli occhi sugli altri uomini già separati per vedere come hanno fatto loro e cercare di fare meglio.
Stesso discorso con la sua religione: “Solo così agisco come religione comanda […] solo così non caccio una moglie fedifraga, ma le concedo la possibilità di ravvedersi e, per quanta fatica mi costi, mi adopero affinché si penta e la sua anima possa essere salvata”, ma allo stesso tempo afferma di voler far soffrire la moglie, che merita l’infelicità, che nonostante non provi affetto per il figlio lo toglierà alla madre.. alla faccia del Cristianesimo!!  E oltretutto afferma che la tiene con se solo perché è l’unico modo che ha per tenerla lontana da Vronskij e farla soffrire. Quindi niente principi religiosi o ravvedimento, gli piace pensare che sia così, che stia agendo bene ma in realtà Tolstoj stesso ci dice che “sebbene mai in quegli istanti tremendi avesse cercato una guida nella fede, ora che la decisione presa coincideva con i dettami religiosi (o per lo meno così gli pareva) anche l’avallo della chiesa era una soddisfazione che lo autorizzava a una certa serenità”.
Praticamente si autoconvince che ha fatto la scelta giusta.

Anna è totalmente in stato confusionale e mi fa una certa pena. Sono sempre più convinta che se al posto di Vronskij ci fosse stato qualcun altro non sarebbe cambiato nulla. Il motivo per cui lascia il marito è l’esigenza di fuggire dalla sua vita matrimoniale o comunque dalla vita che vive a Pietroburgo. Lei stessa dice di sé “non era colpa mia se Dio mi aveva creata a quel modo, bramosa di vita e di amore”, due cose che Pietroburgo e Karenin non le hanno mai dato.

Inoltre non la vedo proprio convinta di Vronskij, che dal canto suo pare ci stia ripensando. Dubitano entrambi l’uno dell’altra eppure Anna lascerebbe suo figlio (fino a ora non ha fatto altro che ripetere che è il baluardo della sua vita, la sua ragione di vita) se Vronskij le proponesse la fuga. Per questo penso che più che Vronskij, Anna brami la libertà.
Perché lascerebbe suo figlio? Per le umiliazioni? Perché non riesce a tollerare di aver sbagliato e non regge l’accusa di traditrice o perché è innamorata persa di Vronskij? Domandona da un milione di dollari. 

Per quanto riguarda il duello, secondo me Karenin non lo prende in considerazione perché è troppo razionale. Una sfida è una scelta che fai d’istinto, per collera, perché ti arriva il sangue in testa e non ci vedi più. Karenin ci vede benissimo, certo, non vede oltre i suoi piedi però ci vede! 
E poi secondo me anche perché prendendo in considerazione il duello rende palese la sua figura di uomo tradito, e invece lui non vuole dare questo sazio a Vronskij (che invece non aspetta altro), della serie io non ti cago, tu non esisti. 

Proseguo la lettura, sono già a una decina di capitoli della quarta parte. 
Ultima Modifica 10/02/2022 21:09 da Bibi.
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11/02/2022 23:15 #57872 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Lascio un commento sulla Quarta parte che al momento è quella che mi è piaciuta di più. 
So di andare praticamente contro il parere di tutti ma a me Vronskij continua a piacere, lo trovo molto umano e quindi vero.
È consapevole dei suoi difetti e limiti (cap. I), sembra essere stanco di Anna (cap. II), ma io aggiungo giustamente, è diventata una palla al piede!
Però quando pensa che lei possa morire si dispera, piange, capisce che è innamorato più che mai. Quando crede di averla persa per sempre tenta il suicidio e quando invece si riaccende la speranza di riaverla tutta per sé, corre da Anna a dichiararle il suo amore e abbandona la sua carriera per partire con lei. Se non è amore questo!
Karenin invece è sempre freddo e calcolatore. Corre al capezzale di Anna perché altrimenti sarebbe una crudeltà che gli altri non gli avrebbero perdonato. Sarebbe stato un passo falso. Perdona Anna perché crede che sta morendo. Ha pietà di lei non la ama. 
Non nascondo però che mi si è stretto il cuore quando capisce che il rapporto con la moglie non può andare avanti, quando si accorge che lei non lo sopporta. Belle le parole che scrive nella lettera che le vuole dare; generoso nel volerle concedere il divorzio addossandosi la colpa.
Una cosa che ho notato di Tolstoj è il suo essere molto clemente nei confronti dei suoi personaggi, è come se fosse il padre di tutti loro, perché non li maltratta mai fino in fondo. Ne mette in evidenza i pregi e i vizi, non c'è un personaggio totalmente negativo o totalmente positivo. Così Karenin che viene descritto come un uomo freddo e razionale, comunque viene salvato dall'autore descrivendo momenti di sua generosità nei confronti di Anna. 
Ma fa così con Vronskij, con Oblonskij e con Levin, se da una parte ci sono motivi per non apprezzarli, dall'altra l'autore ci dà ragioni per ricrederci.
Due parole devo spenderle anche per l'amore tra Levin e Kitty. Troppo sdolcinato e poi Levin è presuntuoso nel suo amore, sembra che sia il più nobile dei sentimenti (tanto che Dolly non sarebbe degna neanche di parlarne perché lei non può ambire ad un tale sentimento), quando invece sta sposando una donna che al momento appare senza un minimo spessore.
Poi il gioco dei gessetti! Ma solo io l'ho trovato assurdo? Come si possono capire intere frasi, anche molto lunghe dalle sole iniziali? L'amore sdolcinato ha rimbecillito anche Tolstoj.
Infine Anna. Non la riconosco più. Ora è fragile, passiva, paranoica, volubile. Tratta i suoi uomini come giocattoli. Prende uno e lascia l'altro, mentre loro si distruggono l'esistenza per lei. Che senso ha la decisione di non accettare il divorzio che Karenin le avrebbe concesso? Un moto di orgoglio? Per poi partire con Vronskij e lasciare il figlio con Karenin che non lo ama. Mi sfugge qualcosa. Confermo la sensazione che ho avuto all'inizio, non è innamorata di Vronskij, ma dell'idea che si è fatta di lui come suo possibile salvatore da un matrimonio infelice.
Non vedo l'ora di continuare la lettura.
 

MEMENTO AUDERE SEMPER
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12/02/2022 12:01 #57874 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Ho preferito buttarmi a capofitto nella lettura della quarta parte e commentare poi tutto insieme, rispondendo anche ai vostri post senza rischiare spoiler!

Parte quarta
Capitoli 1 - 16

Ecco che iniziano a venire i primi nodi al pettine: Vronskij comincia a scontrarsi con la realtà e la quotidianità dell'amore, fatto di gelosia e di momenti di tristezza, e rimpiange i tempi in cui era tutto misterioso e idilliaco, Anna, d'altro canto, impara a conoscere meglio Vronskij e soffre di questa situazione "di mezzo", in cui non può averlo completamente, non sa bene cosa fa al di fuori della loro relazione e di conseguenza si ingelosisce. In questi atteggiamenti Anna mi risulta un po' snaturata, come se non fossero parte della sua persona, però la capisco, d'altronde ha rinunciato a molte cose per amore di Vronskij e adesso ha il terrore di perderlo e quindi di perdere tutto, di aver sacrificato la sua vita per niente.

Mi è piaciuto moltissimo il capitolo 10, in cui si assiste ad un dibattito durante il pranzo degli Oblonskij, che meraviglia! Mi sono soffermata per diversi minuti sulle loro frasi, soprattutto su questa: "la donna è priva di diritti per deficienza di istruzione e la deficienza di istruzione deriva dalla mancanza di diritti", mi ha fatto pensare ai meno fortunati che, ancora oggi, non hanno accesso all'istruzione e a quanto ciò sia ingiusto. Peccato Levin fosse troppo preso da Kitty, o chissà cos'avrebbe avuto da dire in proposito! :P il quale, per inciso, continua a non andarmi particolarmente a genio, cambiando continuamente opinione (e umore) nell'arco di pochi minuti! Soprattutto dopo la proposta a Kitty, è così felice da sembrare quasi isterico :laugh:

Capitoli 17 - 23

Attenzione: Spoiler!


Terminata la quarta parte, e quindi metà libro, credo di aver capito una cosa: Tolstoj ci fa considerare le persone nella loro interezza, non dobbiamo affannarci ad etichettarli perché nessun essere umano è classificabile, nessuno è solo buono o solo cattivo, siamo complessi, e dovremmo imparare ad accettarci e comprenderci l'un l'altro. Amo e odio contemporaneamente ogni personaggio, non so più che parti prendere e cosa pensare di loro, ma forse il punto è proprio che non vanno prese parti, vanno soltanto compresi e rispettati.
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

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Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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