Martedì, 04 Novembre 2025

TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

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04/02/2022 19:51 #57677 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Terza parte conclusa.

Poco da aggiungere ai vostri commenti, che trovo esaustivi. Solo un paio di annotazioni personali, la prima delle quali riguarda la questione del duello. Al contrario di Beatrice - ma anche di Giorgia - non credo che Karenin dimostri in questo caso d'essere migliore rispetto a Vronskij. La sua rinunzia non è infatti dettata da ideali morali o religiosi, quanto da mero opportunismo e da una viltà di fondo che Tolstoj non cela, ma anzi sottolinea più volte. Certo, il duello non è una soluzione razionale, ma Karenin si guarda comunque bene dall'affrontare la realtà, tanto da non riuscire neppure a guardare Anna negli occhi, mentre le detta le sue condizioni. 

Quanto a Levin, a me ricorda tanto il Pierre di Guerra e Pace, con gli stessi dubbi, le stesse insicurezze, gli stessi facili entusiasmi e i repentini mutamenti d'umore e d'interesse. Facile così, per il lettore, smascherarne le apparenti contraddizioni. Ma i discorsi del fratello Sergej, l'intellettuale, per quanto chiari, lineari, condivisibili, sono pura teoria: è Konstantin che - nonostante tutto - agisce. E pur partendo da principi magari errati, poco democratici, si rivela via via più aperto al cambiamento di quanto non lo sia l'intransigente fratello, che parla del popolo russo come fosse pura astrazione.

Proseguo con la quarta parte.

 
A me sembra che Karenin non abbia nessuna voglia di affrontare il problema dell'adulterio di Anna, con un duello, prima di tutto perché è un pusillanime, e forse anche un po vigliacco, in secondo luogo perché non rientra nella sua mentalità e non pensa minimamente da uomo di "scrivania" di affrontare un simile problema con un duello, Inoltre mi pare un uomo molto poco passionale, basterà leggere più avanti quando si parla del suo matrimonio con Anna. Karenin viene ricattato e obbligato quasi a sposarla, costretto, mi pare da una zia di Anna. Quindi è un uomo che si è sposato contro la sua volontà. Figuriamoci. 
In quanto a Levin Konstantin, mi pare che rappresenti l'uomo "nuovo" rispetto al fratello intellettuale che parla di un popolo da "liberare" e da istruire. Konstantin è l'uomo del presente che pensa al futuro, è lo sperimentatore, colui che non ha una ricetta in tasca per far andare le cose. Kostantin è l'uomo del coraggio, l'uomo che si interroga seriamente partendo dalla realtà, quella dei campi, che lui vuol rendere produttivi per sfamare il mondo degli affamati. C'è scritto nelle pagine nelle quali lui ragiona sugli interessi dei proprietari e sugli interessi dei lavoranti. I due interessi devono combaciare, affinché la terra possa essere lavorata e  dare i suoi frutti. Levin dice chiaramente che i lavoratori sono tanti, ci sono molte braccia, come pure molta terra, questo è il problema di Tolstoj. 
Non mi pare che Levin assomigli Minimamente al Pierre di "Guerra e Pace" personaggio molto diverso, pieno di complessi e di strane fantasie, alla ricerca non solo di se stesso, ma della sua anima, e non solo della sua, ma della "verità" con la A maiuscola. Un personaggio davvero strano che solo alla fine si riscatta come uomo. 
Tolstoi, a differenza di Dostoevskij non ci presenta subito il suo personaggio, lui preferisce farlo dipanando piano piano una matassa di un filo di lana variopinto. Quello che un personaggio sembra oggi, domani sembrerà diversamente. I suoi personaggi crescono giorno dopo giorno, come se fossero in fase ancora "evolutiva" i suoi personaggi non sono statici, maturano, evolvono o involvono. "Giudicare l'opera a metà dell'opera" è un grosso errore. 
A me pare così, mi sbaglierò anche, ma trovo che l'interesse della lettura condivisa, sia appunto la capacità di discutere, di porre la propria tesi, di metterla sul tavolo e farla girare, vagliare, criticare, altrimenti diventa un discorso dell'assurdo alla Samuel Bechet, che è poi diventato oggi abbastanza frequente, ognuno marcia sul proprio binario e non pare interessato ad uscirne. 
Questo è uno dei motivi che mi fanno rimpiangere altre letture condivise nel passato, qui al CDL, come "Ritratto di signora" e "Lolita" letture che mi hanno veramente emozionato, e mi hanno fatto sentire il piacere di appartenere a un gruppo di discussione condiviso.
Io credo che si può dire di tutto, ma penso che bisogna sempre essere disposti a cambiare idea anche un minuto dopo aver espressa la propria, se il mio interlocutore, ha messo avanti dei buoni motivi per farmi cambiare. E comunque, il dubbio e sempre meglio di una certezza sbagliata. I lili della trama dell'ordito non possono venire annodati che non alla fine dell'ultima riga di un romanzo che si rispetti.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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04/02/2022 20:39 #57678 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Terza parte conclusa.

Poco da aggiungere ai vostri commenti, che trovo esaustivi. Solo un paio di annotazioni personali, la prima delle quali riguarda la questione del duello. Al contrario di Beatrice - ma anche di Giorgia - non credo che Karenin dimostri in questo caso d'essere migliore rispetto a Vronskij. La sua rinunzia non è infatti dettata da ideali morali o religiosi, quanto da mero opportunismo e da una viltà di fondo che Tolstoj non cela, ma anzi sottolinea più volte. Certo, il duello non è una soluzione razionale, ma Karenin si guarda comunque bene dall'affrontare la realtà, tanto da non riuscire neppure a guardare Anna negli occhi, mentre le detta le sue condizioni. 

Quanto a Levin, a me ricorda tanto il Pierre di Guerra e Pace, con gli stessi dubbi, le stesse insicurezze, gli stessi facili entusiasmi e i repentini mutamenti d'umore e d'interesse. Facile così, per il lettore, smascherarne le apparenti contraddizioni. Ma i discorsi del fratello Sergej, l'intellettuale, per quanto chiari, lineari, condivisibili, sono pura teoria: è Konstantin che - nonostante tutto - agisce. E pur partendo da principi magari errati, poco democratici, si rivela via via più aperto al cambiamento di quanto non lo sia l'intransigente fratello, che parla del popolo russo come fosse pura astrazione.

 
Se è per questo Karenin non guarda negli occhi Anna anche quando le dice tutte le altre decisioni, quindi non ha molto a che fare col duello, bensì col loro rapporto. Anche se io non avevo dato un´accezione troppo religiosa alla sua decisione di non battersi, in realtà, anche se non dovesse esser particolarmente pio, penso abbia senso che, condizionato dalla morale religiosa della societá in cui è inserito, pensa che sarebbe una cosa di cui vergognarsi sfidarsi a duello, proprio perchè verrebbe visto male cercare di uccidere qualcuno: e sinceramente mi sembra un pensiero migliore di voler provare ad uccidere qualcuno solo perchè sennò bisogna affrontare tutti i giorni la situazione attuale (motivazione di Vronskij per preferire il duello ). Comunque, Francesca mi sembra pro-duello, mentre tu Lorenzo non capisco se critichi il modo in cui Karenin ha optato per un´alternativa, ma alla fine pensi la sua scelta sia la più sensata. Cosa avrebbe dovuto fare Karenin per mostrarsi meglio di Vronskij in questo contesto? Perchè Vronskij liquida veramente la cosa in due parole, non ha la minima voglia di sprecare tempo ed energie a trovare altre soluzioni, questa cosa di Karenin è per lui solo una scocciatura. Mentre Karenin si tormenta.

Anche io penso tutto il tempo a Pierre quando leggo di Levin, però dai, Levin è la copia venuta male

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05/02/2022 11:44 #57683 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
@bibbagood

Io non sono né pro, né contro duello. Quel che "contesto" è la conclusione secondo la quale la scelta di Karenin sarebbe più sensata perché "pratica, ragionevole e moderna".

A me sembra - e Tolstoj lo dice chiaramente - che la sua scelta sia dettata anzitutto da paura, da viltà, e che la sensatezza del ragionamento successivo dipenda solo dalla necessità di trovare un alibi che possa giustificare quella scelta. Altro che coraggio di guardare in faccia alla realtà: tutti gli sforzi di Karenin mirano a negare la realtà, non certo ad affrontarla.

Poi, in linea di principio, potrei concordare sul fatto che le questioni non si risolvono battendosi; ma se il pensiero di una sfida a duello oggi ci appare insensato, due secoli fa poteva invece essere ammesso. Così, per quanto riguarda Vronskij, considerati l'educazione ricevuta, l'ambiente in cui vive e le persone di cui si circonda, non posso giudicare il suo pensiero "infantile", quanto invece assolutamente legittimo e coerente.

P.S. Dissento anche su Pierre e su Levin: per quanto io non ami particolarmente né l'uno nél'altro, trovo il secondo meno stralunato del primo  
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05/02/2022 18:12 #57688 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Io penso che Karenin non scelga il duello solo perché codardo e avrebbe volentieri nascosto la polvere sotto il tappeto se Anna non avesse esagerato facendo venire il suo amante in casa, mettendolo in ridicolo con i domestici. Insomma è stato costretto a fare la scelta del divorzio per salvare le apparenze.
Quanto non lo tollero, odia il figlio e sospetta che non sia il suo ma comunque lo vuole togliere ad Anna per farla soffrire.
Non credo che il duello sia la soluzione migliore è comunque una scelta coraggiosa e passionale. Non mi è sembrato insensato quanto detto da Vronskij.
Su Anna invece sto tentennando, sembra aver perso le sue qualità, lei così fiera è gelosa dì Vronskij, passa il tempo ad attenderlo in maniera passiva. Quasi non la riconosco! Speriamo che si desti 

MEMENTO AUDERE SEMPER

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05/02/2022 18:27 - 05/02/2022 18:38 #57689 da elis_
Risposta da elis_ al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

bibbagood post=57579 userid=1044

Terminata la Parte Terza

Trovo invece inaccettabile la soluzione trovata da Karenin dopo che Anna gli ha confessato il tradimento, non ha avuto neanche il coraggio di sfidare a duello il suo rivale.


 
Pensa che per quanto riguarda Karenin io ho segnato il passaggio esattamente per il motivo opposto!! In quel momento Karenin ha recuperato per me un sacco di punti Ho trovato la sua riflessione pratica, ragionevole, moderna; soprattutto a confronto con Vronskij, che continua a dire quanto tutto sarebbe più semplice con un duello, sottolineando di nuovo, a mio parere, l´infantilismo del suo carattere. Karenin invece capisce che sfidarsi a duello non porterebbe a niente, non risolverebbe niente.
 


Mi trovo anch'io a preferire l'atteggiamento di Karenin piuttosto che quello di Vronskij: nonostante Karenin non sia una bella persona, è innegabile che sia razionale (forse anche troppo), la sua soluzione risulta soppesata da tutti i pro e i contro e quindi ben pensata, al contrario Vronskij preferirebbe il duello per il semplice fatto che sarebbe sicuro di poterlo battere facilmente e risolvere il problema in fretta senza troppe complicazioni.

EDIT: scusate, ho terminato adesso di leggere tutti i vostri commenti e ho visto che il dibattito è andato avanti quindi approfondisco la mia opinione: credo che nessuno dei due abbia trovato la soluzione ideale, bensì entrambi hanno optato per la soluzione "di comodo", giustamente, la differenza però, a mio modesto parere, la fa il fatto che Karenin analizza tutte le possibilità e sceglie quella che gli sembra più consona, Vronskij invece non ci pensa due volte, dimostrando leggerezza e immaturità. Reputo entrambi degli omuncoli perchè mi pare che nessuno dei due prenda in considerazione Anna e le conseguenze di queste decisioni, ma tra i due pendo leggermente più per Karenin. (perdonami Francesca, al momento Vronskij proprio non riesce a redimersi ai miei occhi!  )
Mi trovo pienamente d'accordo con quanto detto da Beatrice!
Ultima Modifica 05/02/2022 18:38 da elis_.
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05/02/2022 18:46 #57690 da elis_
Risposta da elis_ al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Parte terza
Capitoli finali

​​​​​
 Levin in questi ultimi capitoli si è mostrato per com'è realmente e, personalmente, non riesco ad entrarci in sintonia. Porta ancora rancore per il rifiuto di Kitty, addirittura ne parla come se fosse una cosa che lo caratterizza, taglia i ponti con tutti perché troppo preso dal suo lavoro (che definirei utopico), testardo, ma soprattutto eccessivamente melodrammatico e volubile! Sembra che stia facendo questa rivoluzione in nome del progresso e dell'amore per il prossimo, invece credo che in fondo sia per un tornaconto personale, come d'altronde gli fa notare il fratello Nikolaj. 
 Finalmente mi sono messa in pari e inizio la parte quarta! :) 
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06/02/2022 13:08 #57694 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

A me sembra - e Tolstoj lo dice chiaramente - che la sua scelta sia dettata anzitutto da paura, da viltà, e che la sensatezza del ragionamento successivo dipenda solo dalla necessità di trovare un alibi che possa giustificare quella scelta. Altro che coraggio di guardare in faccia alla realtà: tutti gli sforzi di Karenin mirano a negare la realtà, non certo ad affrontarla.

 
Mi sta che stiamo leggendo due libri diversi    Mi sembra fosse già nella seconda parte, quando Karenin affronta Anna per la prima volta, che è lei a negare tutto e a trattarlo come fosse matto; ma il rapporto tra loro cambia subito già da quella prima discussione, perchè per Karenin è stato un colpo, una cosa che non può ignorare e che ha sconvolto la sua vita, facendogli dubitare improvvisamente di tutto. E questo "Tolstok lo dice chiaramente", visto che come abbiamo detto in vari commenti, i tormenti di Karenin, il suo continuo interrogarsi e pensare alla questione, fanno sì che il suo personaggio è a mio parere il personaggio più approfondito e reso meglio al momento. È Anna che all´inizio farebbe volentieri finta di niente, ma Karenin non può ignorare la realtà di cui all´improvviso si è reso conto.

Comunque, passando a commentare la quarta parte (seguono spoiler), secondo me qui cambiando molte cose, e magari ci troveremo più concordi su alcuni personaggi.

Ad esempio, Anna si rivela la donna problematica e lagnosa che le prime parti secondo me avevano lasciato supporre. Ammette che lei ha un´immagine idealizza di Vronskij, "Ella fondeva in una cosa sola la propria immaginaria rappresentazione di lui (incomparabilmente migliore, impossibile nella realtà) con lui come era" (non son sicura siano le parole esatte, mi ero segnata velocemente il succo). Quindi è chiaro che è indifferente se fosse stato Vronskij o un´altra persona, lei aveva semplicemente bisogno di scappare da una realtà che non la soddisfaceva, aveva bisogno di sentire che la vita poteva offrire di più, e Vronskij si é presentato al momento giusto, ma lei avrebbe accolto allo stesso modo qualsiasi altro giovane pieno di vita che l´avesse fatta sentire importante.
Ho trovato interessante come Levin, ricongiunto a Kitty, abbia voglia di vivere, si sente pieno di vita; dovrebbe infatti esser questo il sentimento che si prova quando si è innamorati in contrasto si pone Anna, che parla solo di quanto desidera la morte. Ora, Anna parlava di morte già nella prima parte, alla stazione, PRIMA che iniziasse la storia con Vronskij, ed è comprensibile perchè appunto la vita che viveva le sembrava una gabbia. Ma con la relazione con Vronskij sta fissa è peggiorata, non riesco proprio a capire come possiate vederci un sentimento d´amore in tutto ciò :-( Soprattutto perchè arrivati alla fine della quarta parte le opzioni, le alternative che Anna si trova davanti son state vagliate tutte e lei speranze per stare con Vronskij ce le ha, quindi secondo me questo continuare a pensare a quanto sarebbe stato meglio morire è un ulteriore segno che Vronskij ha rappresentato una scusa per cercare di cambiare vita, ma di fatto non è cambiato niente, lei continua ad essere la stessa donna infelice di prima, continua  a vivere una vita chiusa in una gabbia ormai voluta da lei.

Quando anche altri arriveranno alla fine della quarta parte, sarà interessante vedere come i giudizi pro-contro vronskij/karenin/Anna possano ancora esser cosí discordanti come finora 

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06/02/2022 13:11 #57695 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

elis_ post=57689 userid=6006
Mi trovo anch'io a preferire l'atteggiamento di Karenin piuttosto che quello di Vronskij: nonostante Karenin non sia una bella persona, è innegabile che sia razionale (forse anche troppo), la sua soluzione risulta soppesata da tutti i pro e i contro e quindi ben pensata, al contrario Vronskij preferirebbe il duello per il semplice fatto che sarebbe sicuro di poterlo battere facilmente e risolvere il problema in fretta senza troppe complicazioni.

EDIT: scusate, ho terminato adesso di leggere tutti i vostri commenti e ho visto che il dibattito è andato avanti quindi approfondisco la mia opinione: credo che nessuno dei due abbia trovato la soluzione ideale, bensì entrambi hanno optato per la soluzione "di comodo", giustamente, la differenza però, a mio modesto parere, la fa il fatto che Karenin analizza tutte le possibilità e sceglie quella che gli sembra più consona, Vronskij invece non ci pensa due volte, dimostrando leggerezza e immaturità. 

Esatto! Io non dico che Karenin sia un buon marito e una bella persona, semplicemente che in quel contesto, e in realtà in tutta la questione, si sofferma tantissimo a cercare di vedere i pro e i contro, le conseguenze, le motivazioni; insomma, dà molto peso alla cosa, è uan situazione che lo tormenta completamente, non riesce a pensare ad altro. Vronskij invece mette il pensiero di un duello tra un saldare il debito e un pensare a come fare più velocemente carriera!

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06/02/2022 20:08 #57706 da mulaky
Risposta da mulaky al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Ho concluso la parte quarta e quindi la prima tappa. Al solito, troverete spoiler...

Le discussioni nei salotti mi annoiano, ma ho notato che il tema "diritti" della donna non ha mai smesso di esistere. Cambia solo quale diritto, ma poi siamo sempre lì a discuterne (vedi aborto, uno dei tanti temi di oggi).

Levin continua a non piacermi perché non mi sembra un uomo solido, purtroppo lo vedo sempre cambiare come cambia il vento, tuttavia da innamorato ricambiato se non altro è caruccio (e costante, almeno fino ad ora). E' sempre in lui che vedo quelle pratiche di serenità zen che leggo in libri di mindfulness, però le sue sono tutte azioni inconsapevoli (e quindi diverse dalla vera mindfulness, che è vera consapevolezza). E' molto bello quando guarda, per davvero, il fornaio, il bambino, la natura, insomma si accorge davvero del mondo circostante e del momento presente e infatti è colmo di felicità e amore.
Un po' troppo sdolcinata la scena di Levin e Kitty che comunicano (capendosi!) tramite "acronimi" scritti con il gesso, ma ha l'indubbio vantaggio di farmi rendere più digeribile Levin e, soprattutto, di far vedere come è davvero l'amore: bello, dolce, esaltante, speranzoso, affettuoso. Praticamente l'opposto di quello Anna-Vronskij che già ha sottolineato Bea.

Su Anna la penso come prima e praticamente ormai è fuori di sé. Ribadisco che un amore che ti fa stare così male, non è amore e mi spiace, non riuscirete a convincermi del contrario. E' un personaggio che si è rivelata debole, anche quando confessa poi se ne pente, quando chiede il perdono di Karenin poi se ne pente, non vuole vedere Vronskij che si stava suicidando per lei e poi invece sì. Sta più male nella sua eterna indecisione che per quello che è successo davvero. Addirittura aspira alla morte perché così tutto finirebbe e, anche in questo, c'è la completa volontà di dipendere da altri/altro e non essere minimamente artefice della propria vita. Non accetta il divorzio per lo stesso motivo (apparentemente dice che non può accettare tanta generosità dal marito). E' una che si crogiola nell'autodistruzione e nel dolore, è come se non ne sapesse fare a meno. A me questa persone non piacciono, sono troppo piagnucolose e troppo negative, purtroppo Anna si è rivelata una completa delusione fino ad ora.

Il giudizio che ho di Karenin viene ribaltato dal finale di questa quarta parte. Adesso si capisce bene perché non amava più il figlio, non che con questo abbia scuse ma almeno c'è un motivo valido (anche se assurdo, ma del resto a lui chi dà la certezza che chi tradisce una volta non l'abbia fatto anche in passato?). Sul figlio, però, continuo a non perdonarlo perché i figli non possono pagare le colpe dei genitori. Detto questo, Karenin mi ha sorpreso con questa illuminazione sulla via di Damasco, con questa accettazione del dolore (dolore che ha sempre provato, era Anna a non vederlo ma Vronskij invece sì!) e con il perdono, con l'amore. Pare un santo, ma sappiamo bene che santo non è, eppure è il personaggio che finora dei tre è meglio riuscito, che è cresciuto psicologicamente e non è statico né ha fatto passi indietro come invece Vronskij e Anna. In questi capitoli finali Karenin è stato umano e non quella macchina glaciale che credevamo fosse. Sono stata molto contenta di leggere queste pagine perché finalmente leggiamo di uomini che si struggono, che piangono, che si disperano, che accettano l'adulterio, che perdonano, che fanno atti d'amore. Grazie Tolstoj.

Vronskij ammetto che mi ha fatto pena. Non ho provato vergogna, ma compassione perché forse adesso si vede per quello che è: inutile. Perde alla corsa, perde con Karenin, Anna lo rivuole ma non al 100% perché comunque non accetta il divorzio. Devo dire che ho sperato che riuscisse davvero a suicidarsi perché è veramente penoso vederlo così, se non altro avrebbe scelto consapevolmente di fare qualcosa, un'azione. E invece no, pure lui non fa molto per cambiare le cose, parla e basta, è statico, aspetta quasi che la soluzione gli piova dall'alto. Secondo me è regredito come personaggio, come Anna del resto. Non so... non voglio essere impietosa perché stavolta mi ha fatto pena.

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

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06/02/2022 22:04 #57707 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Mulaky allora adesso cosa fai, inizi la seconda parte o aspetti il 25 febbraio?

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

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Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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