Ho letto un po' rapidamente i vostri commenti, aggiungo qualcosa per quanto riguarda Anna, che mi sento di difendere 
 non sono d'accordo quando viene definita una donna noiosa, lagnosa e piatta, penso che in realtà sia tutto il contrario. Nonostante sia diversa dal mio carattere, comprendo il suo dramma interiore, è completamente in balìa degli eventi che continuano a mutare: credeva di essere perdutamente innamorata di Vronskij e sì, l'aveva idealizzato un po' troppo forse, ma poi lui si mostra con i suoi difetti e giustamente la cosa la destabilizza un po', idem il marito che, prendendo finalmente una decisione di polso una volta nella sua vita, dimostra ad Anna di tenere a lei ed è una cosa inaspettata quindi si ritrova totalmente confusa, senza dimenticare che è anche incinta, il che non aiuta 
        
    
        
            
         
  è molto emotiva (e forse un filino melodrammatica, lo ammetto) e ad un certo punto inizia a desiderare la morte come soluzione definitiva a tutti i problemi, suoi e delle persone che ama, perchè questo continuo dibattersi tra le eventualità e gli avvenimenti la tormenta, inoltre mi è sembrato che si sentisse in colpa per il tentato suicidio di Vronskij per cui il desiderio di morire, di sparire, aumenta, pensando così di non far più soffrire le persone che ama.
Concordo in parte con Bea quando dice che desiderava solo una via d'uscita dal suo matrimonio, però penso che abbia comunque dei sentimenti nei confronti di Vronskij.
Per quanto riguarda Levin, anch'io ho apprezzato il capitolo in cui descrive la sua nuova visione del mondo, fatto di arcobaleni e cose belle, perchè sì, è vero, ci si sente così quando si è innamorati, o meglio, ci si sente così quando si è infatuati, che è quello che in realtà prova Levin al momento, dato che le sue reazioni mi sembrano esagerate e ritengo che l'amore sia qualcosa di molto più profondo e meno melenso. L'amore ti fa vedere la persona che ami per quella che è veramente, con tutti i suoi pregi e difetti, e nonostante tutto il sentimento non muta, anzi, cresce, l'amore ti fa sentire in completa sintonia con l'universo, anche se ne vedi le cose brutte, ti fa sentire in pace con te stesso e con gli altri, invece Levin, più che innamorato, al momento mi sembra solo come un ragazzino alla prima cotta. Mi duole ammetterlo, ma al momento la persona con i sentimenti più profondi mi sembra Vronskij! 
        
    
        
            
         
Sulla relazione Anna - Vronskij ho sentimenti un po' contrastanti, come ho espresso fin dall'inizio, penso che sicuramente un sentimento tra loro ci sia, che non definirei proprio amore però, (l'amore vero non mi sembra di vederlo in nessun personaggio del romanzo onestamente) credo che Anna sia innamorata di lui ma lo idealizza troppo e quindi non riuscirà mai ad amarlo veramente, idem Vronskij, oltre al fatto che mi pare che antepongano troppe cose al loro amore e non mi sembra che si diano la giusta importanza l'un l'altro, agendo abbastanza passivamente e facendosi del male. E' vero che l'amore non deve mai essere sofferenza, ma ciò non vuol dire che dei sentimenti forti di base non ci siano. Concordo in pieno con quanto espresso da Novel.
Karenin è stata la vera rivelazione di questa parte, l'uomo di ghiaccio si è sciolto, dimostrando che ha sempre avuto dei sentimenti, semplicemente non li ha mai accettati e ha fatto di tutto per combatterli, d'altronde anche l'odio e il rancore che provava per Anna dimostrano che ci tiene, altrimenti (come diceva Giorgia) non gliene sarebbe importato minimamente.