Martedì, 04 Novembre 2025

TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

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26/01/2022 16:14 - 26/01/2022 16:15 #57333 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
PARTE QUARTA: I, II- III - IV - V - VI - VII - VIII
Attenzione: Spoiler!

A Mosca Stepan , è in carrozza con la moglie, e due figli, allegro e buon tempone come al solito, incontra Karenin e non si accorge dell'uomor nero di suo cognato, lo invita a cena a casa sua, un vero e proprio pranzo in grande stile, ci saranno altri ospiti. Karenin disdegna, vuole defilarsi, ma tanto è l'insistenza di Stepan che alla fine accetta.
Stepan non ha certo cambiato abitudine, ora se la fa con una ballerina del Bolsoj alla quale ha regalato dei bellissimi coralli.
Dopo la visita alla ballerina Stepan deve incontrarsi con l'amico Levin di ritorno da un viaggio all'estero, Germania, Prussia, Francia e Inghilterra. Levin presisa: non nelle capitali ma nelle città industraili, dalle quali egli si sente attratto per comprendere il livello di industrializzazione di quelle nazioni. 
 
CAP. IX - X  -  Pranzo in casa Stepan Arkadic
Attenzione: Spoiler!

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 26/01/2022 16:15 da Graziella.
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26/01/2022 16:21 #57335 da silviArki
Risposta da silviArki al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
PARTE IV – CAPITOLO XTolstoj in questa grande opera abbiamo visto che attraverso i dialoghi tra i vari personaggi tocca argomenti come l’abolizione della schiavitù, la politica del periodo, la religione (ma si vedrà in modo più approfondito dalla 4 parte in poi), il divorzio, ecc.Ho trovato molto interessante anche lo scambio di battute che si svolge durante la distribuzione degli antipasti a casa dei principi Oblònskij in merito all’istruzione femminile. Tema molto delicato che l’autore tratta in modo “leggero”, non nel senso letterale del termine intendendo con superficialità ma senza appesantire la lettura, esprimendo la sua opinione attraverso un rimbalzo di espressioni tra i protagonisti.Pescov afferma
Attenzione: Spoiler!
Ed ancora Pescov
Attenzione: Spoiler!
(mi sono presa la libertà di copiare alcuni termini in maiuscolo per portare l’attenzione sulla loro negatività)Tema tutt’ora attuale in molti paesi del mondo, nel terzo millennio la mancanza d’istruzione mantiene sottomessi non solo le donne ma interi popoli……mi fermo qui altrimenti vado “off topic” ma volevo soltanto porre l’accento su quanto possa essere attuale un’opera scritta più di un secolo fa e che, la maggior parte dei non lettori, considerano un libro su un dramma d’amore.

"Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma"

(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere)
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26/01/2022 16:21 #57336 da silviArki
Risposta da silviArki al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
PARTE IV – CAPITOLO XVIIAnna fa recapitare al marito una lettera in cui chiede di vederlo con urgenza perché sta per morire e chiede il perdono, in un primo momento la reazione di Karenin è in linea al personaggio egoista che ho visto finora, convinto che si tratti di un inganno spera che la moglie muoia partorendo quel figlio illegittimo ma decide di recarsi da lei per salvare l’apparenza
Attenzione: Spoiler!
E ancora
Attenzione: Spoiler!
Quanto odio in questa frase, ma solo per orgoglio maschile ferito oppure per mancanza d’amore verso la moglie e madre di suo figlio? A questa domanda non ho trovato risposta neppure in questa rilettura.A questi pensieri di Karenin ed all’immagine di Vronskj sconvolto e con il volto coperto dalle mani (come se non volesse vedere o come se si vergognasse di sé stesso), si contrappone Anna con le guance scarlatte, gli occhi scintillanti che sembrava fresca e piena di vita. Una donna morente con un aspetto florido e ridente, un paradosso creato da Tolstoj per farci odiare Anna come la odia lo stesso marito. Questa è stata la mia prima impressione ma in realtà lei è preda al delirio per la “febbre puerperale”, quindi, ignara del proprio agire.Tolstoj ha architettato questa scena per introdurre un altro tema a lui caro: la religione. Karenin vedendo la moglie morente
Attenzione: Spoiler!
Non so il paragone può starci, ma questa scena mi ha fatto pensare a Lucia e l’Innominato dei Promessi sposi. Premetto che non sono una persona religiosa per cui il “porgi l’altra guancia” è un precetto ben lontano dal mio pensiero. Non tutto si può perdonare, tradire la fiducia (non solo tra partner ma anche in un’amicizia) per me non ha scusanti. Sono una persona troppo razionale per affidarmi ad una religione per scusare certi comportamenti; i momenti di debolezza (ma non si tratta del rapporto tra Anna e Vronskj) sono superabili temporaneamente ma la fiducia, per quanto mi riguarda, finisce.Tutto questo per dire che la figura di Karenin continua a risultarmi insopportabile ma molti lettori da adesso cambieranno parere su di lui vedendolo sotto un’ottica migliore.

"Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma"

(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere)
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26/01/2022 17:04 #57338 da mulaky
Risposta da mulaky al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

silviArki post=57332 userid=6944Anna, e con la terza e quarta parte emergerà maggiormente, si sente in colpa per i suo tradimento soprattutto per la prospettiva di perdere il figlio. E' combattuta tra il marito, che è una persona insensibile, che ha sposato senza amore molto giovane e Vrosnskij che, nonostante non sia uno stinco di santo, è comunque l’uomo che ama. Trovare la forza di confessare un tradimento è difficile nel terzo millennio, figurarci a fine ‘800 in cui la donna se non sposata contava ben nulla. Basti pensare a Levin quando immagina Kitty come donna sola senza marito. Leggendo Anna Karenina noi ci immedesimiamo nel personaggio e pensiamo a quella che sarebbe una nostra reazione ma stiamo parlando di un’altra epoca. Se noi vivessimo in India o i paese integralista ? Già il fatto che all’epoca i Russia fosse possibile il divorzio dimostra la loro “modernità” ma soltanto se era l’uomo a chiederlo. Anna rischia tutto facendo questa confessione al marito, non lo fa per liberarsi l’anima dalla colpa.

Ma infatti non ho mica detto che Anna confessa al marito per liberarsi dalla colpa, ma che non trovo alcun senso logico nel dire tutto al marito visto come si ragionava all'epoca sul tema del divorzio e tradimento della donna. Per proteggere il figlio non può lasciare il marito e questo è chiaro dalle pagina con Vronskij prima della gara, sono pensieri di Anna che Tolstoj ci rende palesi, non sono cose che stiamo immaginando noi lettori. Ma nel momento in cui confessa, Karenin può ed è legittimato a chiedere il divorzio e dire che la moglie è adultera (che significa lasciarla senza un soldo e derisa dalla società, ecc.). Per essere ancora più chiara: se non vuole scappare con Vronskij proprio perché vuole proteggere il figlio, non vuole perderlo e non vuole essere additata come amante, come diavolo pensa di proteggerlo con quella confessione? Il problema, secondo me, è che confessa proprio a Karenin, che vive nella sua illusione, e quindi lo trascina a forza nella realtà e a quel punto gli sta dando l'occasione per levarle figlio per davvero, soldi, dignità, posizione sociale...ma il figlio soprattutto, che è traumatizzato dal padre e vuole stare solo con la madre e anche qualora il figlio potesse stare con la madre, sarebbe il figlio di una donna perduta e quindi potenzialmente avrebbe una vita difficile e non sarebbe accettato dalla crema della società. Con questa confessione la protezione del figlio è andata a farsi benedire e sì, capisco pure fosse sconvolta ma pensavo che mettesse davvero il figlio prima di tutto e tutti come sembrava volesse fare, e invece mi pare abbia messo altro prima di lui (l'amore tra lei e Vronskij oppure l'odio per Karenin). Ecco perché sono perplessa e mi pare non abbia le idee chiare.

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
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26/01/2022 19:44 - 26/01/2022 19:45 #57340 da elis_
Risposta da elis_ al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Seconda parte
Capitoli 13 - 25

Mi è piaciuta tutta la parte descrittiva della campagna, nonostante io non l'apprezzi nella vita reale, sia perché mi ha trasmesso serenità, sia perché trovo che sia descritta talmente bene e minuziosamente da non aver fatto nessuna fatica a immaginarmi il paesaggio, cosa che mi capita spesso con altri libri invece. Devo ammettere, inoltre, che Levin mi è scaduto dopo aver dichiarato di trarre gioia dalla sofferenza di Kitty, l'avrei compreso se non avesse fatto tutta quella pantomima nei capitoli precedenti su quanto fosse perdutamente innamorato di Kitty e quanto volesse solo vederla felice, invece nulla, falso come Giuda, bocciato! :laugh: Stepan Arkadic ci dimostra che il lupo perde il pelo ma non il vizio, mi sta comunque più simpatico di Vronskij perché lo trovo, se non altro, coerente con sé stesso e piuttosto trasparente (un po' meno con la povera moglie cornuta, ma potremmo dire che è un rischio che lei ha scelto di correre).  

Nei capitoli 21-23 assistiamo ad un Vronskij parecchio introspettivo, forse per la prima volta, e devo dire che ha quasi fatto vacillare la mia convinzione che sia un poco di buono, mi è sembrato sinceramente innamorato, ho deciso quindi di concedergli un pizzico di fiducia, non di più! :P Per quanto riguarda Anna, finalmente viene fuori il suo tormento più grande: il figlio e il loro futuro rapporto. Non sono madre quindi non credo di riuscire a capire appieno le preoccupazioni di Anna, ci provo, però, e mi fa tanta tenerezza vedere come non riesce a venire a capo di questa situazione, come se, qualsiasi cosa decida, non potrà mai essere veramente felice, dovrà convivere per sempre con le conseguenze dell'essersi innamorata di un uomo al momento sbagliato, nel secolo sbagliato.
Attenzione: Spoiler!
 
Ultima Modifica 26/01/2022 19:45 da elis_.
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26/01/2022 19:59 #57341 da elis_
Risposta da elis_ al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Nautilus ha scritto: Ho terminato la Seconda parte, lascio qualche commento.
Capitolo XXI
Chissà se le mie amiche Giorgia e Alice si ricrederanno su Vronskij che sicuramente non è perfetto ma di certo innamorato sì 

Attenzione: Spoiler!

Tolstoj al capitolo XXIV lo descrive così 
Attenzione: Spoiler!

E chissà se si ricrederanno su Karenin
Attenzione: Spoiler!



Mi fa un sacco ridere che si siano create queste due fazioni :laugh:
Dunque, su Vronskij non mi sono ricreduta, gli ho concesso un pizzichino di fiducia perché, devo ammettere, le parole di Tolstoj hanno fatto breccia nel mio cuore, così come Giorgia, però, mi sono arrabbiata per la vicenda della corsa. Vronskij non mi piace e penso che, a questo punto, difficilmente possa fare qualcosa per farmi cambiare idea, però riconosco che sia innamorato (o almeno crede di esserlo, chissà se poi è un sentimento reale :P ) e lo tollero solo perché sono in pena per Anna, che credo si sia innamorata di un uomo che, forse, non conosce veramente, dato che con lei si comporta sempre in modo impeccabile. Su Karenin al momento non posso esprimermi perché mi son fermata al capitolo XXV e, da quello che ho captato dai vari commenti, senza leggerli per evitare spoiler, si comporterà male nel capitolo successivo..
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27/01/2022 13:06 #57368 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Ho terminato la parte seconda

Non potendo commentare scambiare osservazioni con chi è troppo avanti a me con la lettura e non avendo incontrato ancora - durante la narrazione - risvolti politico-sociali di particolare rilievo sui quali soffermarsi, mi concentrerò anch'io sui personaggi, ed in particolare su Anna, Vronskij e Karenin. 

A questo riguardo, soppesando tutti i pro e tutti i contro, non me la sento di schierarmi decisamente con nessuna delle due "fazioni" , che si stanno strenuamente combattendo, a suon di citazioni 

Come hanno però notato sia Graziella, sia SilviaArki, concordo sul fatto che il comportamento apparentemente illogico e contraddittorio di Anna sia del tutto giustificato, in quanto ritengo che in una situazione simile sarebbe assai difficile - per non dire impossibile - riuscire ad analizzare le cose e a scegliere le parole con calma e lucidità. Fa bene invece Pier a ricordare e a sottolineare come Tolstoj abbia voluto far precipitare Anna e Vronskij nel vortice d'una passione che esclude categoricamente la possibilità di potersi sedere a tavolino da soli, o con tutti coloro che ne sono in qualche modo coinvolti, per valutare ciò che sia meglio, più giusto o anche solo più conveniente dire, o fare.  

Non credo che tra ragione e sentimento l'una debba (o possa) escludere totalmente l'altro, ma anche laddove si riesca a raggiungere un perfetto equilibrio, non penso che questo basti per salvaguardare dalla possibilità di perdere talvolta il controllo della situazione, e di noi stessi. Nel caso specifico, di Anna e di Vronskij, ma anche dello stesso Karenin, al lettore non è secondo me chiesto di parteggiare, ma di comprendere, e magari anche di compatire, almeno nella misura in cui ognuno può immaginare se stesso nei panni dell'uno o dell'altro.

Ecco perché anche per Karenin, sul quale sarebbe forse ora anche facile puntare il dito, non riesco ad escludere un moto di pietà. E' vero: pare un tipo totalmente incapace di provare alcunché, tutto forma e niente sostanza. Eppure il suo modo di agire e di parlare non è affatto lineare, perché rabbia, rancore, paura e dolore minano le sue capacità di discernimento, esattamente come minate sono quelle di Anna, che però ha - o perlomeno crede di avere - un appoggio e un confidente in Vronskij, mentre il marito è solo con se stesso.

Quanto a Vronskij, nessuno può negare la sua spensierata leggerezza, ma l'attaccamento che ha per Anna non è certo lo stesso che mostrava o sentiva per Kitty. Se questo attaccamento si possa poi definire amore, nel senso più vero e profondo del termine, non lo so; non so però nemmeno se il vero amore esclude la possibilità d'essere anche un po' egoisti. Forse sì, ma in tal caso credo che nessuno l'abbia mai vissuto.

E ora sotto con la parte terza parte ... 

  
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27/01/2022 23:25 #57382 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
@SilviAcri è nata una stella in questa Maratona. 
Ho apprezzato molto il tuo commento. Sono d'accordo con te. 
Io sono sempre ferma alla fine della IV parte che mi ha coinvolta moltissimo. Finite le ultime parole sono rimasta con gli occhi del cuore attaccata alle ultime pagine intensissimo.  Bella la tua descrizione di Anna in fin di vita. Visto che descrizione!
@ Lorenzo. Sono d"accordo i tre personaggi da te presi in considerazione sono da comprendere e compatire, ognuno è soverchiato dal proprio dramma. Anche Karenin che viene messo davanti a qualcosa più grande di lui e nuovo per lui, non regge, sbrocca, termine efficace usato dai giovani.
Perde il raziocinio. Troppo strutturato nel suo ruolo di persona importante. Anche Vrosckij fa fatica ad accettare questo nuovo sentimento a cui non era certo preparato. I francesi non a caso lo chiamano colpo di fulminediti.  Così Anna seppur donna piena di vita, è presa dentro al vortice della passione. La quale fa veramente stagionare. Oggi molte giovane donne e uomini, non sa cosa sia questo sentimento perché da esso si difendono anche con una buona dose di narcisismo. Hanno anche la possibilità di compensazione che certo questa società offre a piene mani.  

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
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28/01/2022 18:11 #57417 da mulaky
Risposta da mulaky al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
PARTE TERZA, CAPITOLI 1-12 (contiene spoiler)

In questi capitoli si vede la parte "d'ambiente" di questo romanzo perché sono pressoché tutti dedicati al sociale e alla vita dei campi, Levin fa da legante. Finora la parte sociale del romanzo non è stata molto evidente, è sempre rimasta nello sfondo rispetto ad altre vicende.
Ho trovato molto interessante lo scambio tra Levin e il fratello Sergej, si tratta di due personalità molto diverse eppure ho trovato difficile schierarmi con uno o l'altro in base agli argomenti trattati. Sergej pensa che sia un dovere morale avere a che fare con il sociale, Levin invece non è d'accordo perché lo muove l'interesse personale. Detto così sembra che Levin sia una brutta persona, ma è un discorso tra i due fratelli un po' complesso e devo dire che, in realtà, comprendo tutti i punti di vista e li trovo anche sensati, ma probabilmente per come sono fatta propendere più per la visione di Sergej.
Diverso è il discorso per la vita campestre perché lì credo di essere d'accordo più con Levin che va a lavorare con gli agricoltori e si mescola a loro, cosa che Sergej non reputa ottimale per una questione di posizione sociale. Per quanto Levin si senta sempre un gradino più in alto dei contadini (ho questa percezione), ammira moltissimo la vita semplice che fanno costoro perché li vede felici e probabilmente lo sono davvero. Mentre Levin si interroga sul futuro e sul passato, non vivendo il presente, i contadini fanno esattamente l'opposto e vivono in modo semplice, senza artifici di sorta. Tutta la parte della falciatura di Levin è praticamente il concetto della mindfulness, cioè vivendo il momento presente ed essendo consapevoli di questo, si prova pace e serenità perché la mente non è ingabbiata in pensieri legati al passato o al futuro che generano quasi sempre rimpianto, ansia, rimorso, preoccupazione, ecc. E infatti Levin prova questa serenità e pace mentale, mentre quando inizia a pensare a come tagliare o tenere la falce, ecco che si stanca e fa fatica. Io, almeno, ho visto questo

Interessante anche la parte riguardante Dolly perché finalmente mi è sembrata un po' più sveglia, cercando di indirizzare Levin nuovamente su Kitty. Di quel dialogo mi ha colpito questa parte, detta proprio dalla donna:[...]chiedete la sua mano solo quando il vostro sentimento è ormai solido o quando avete messo sulla bilancia due candidate e ne avete scelto una. Alla ragazza, invece, non si chiede mai nulla. Si finge che sia lei a scegliere, ma di fatto l'unica sua scelta può essere solo fra "sì" e "no".Non avevo mai pensato a questa cosa e la trovo incredibilmente vera. Non ricordo un romanzo ottocentesco in cui la donna abbia detto all'uomo "ho ancora bisogno di tempo, non sono pronta".

Inoltre, grazie a Dolly notiamo come i ricchi/nobili siano sostanzialmente incapaci di campare da soli e risolvere i problemi della vita di tutti i giorni, mentre la servitù è decisamente molto pratica. Stepan ha sistemato la casa in campagna solo da un punto di vista estetico, dimenticando cose molto più importanti; Dolly non sa cosa fare e i guai vengono sistemati dalla balia. Il concetto di praticità credo sia evidente quando Dolly e figli sono al lago e le contadinelle sghignazzano e prendono in giro l'istitutrice inglese che si riveste mettendo tre gonne, una sull'altra, per moda e non per una vera utilità, quindi fuori da ogni logica per le popolane.


Continuo la lettura...

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

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29/01/2022 10:38 - 29/01/2022 10:39 #57430 da elis_
Risposta da elis_ al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Parte seconda

Capitoli 26 - 35
 

​​​​​​Parliamo subito di Karenin:

 "non capiva la follia di un simile atteggiamento verso la moglie, non lo capiva perché aveva troppa paura di capire la propria attuale situazione" 
ribadisco il mio pensiero, e cioè che Karenin non sia un uomo cattivo in fondo, bensì non così intelligente come si reputa ma soprattutto per nulla empatico (cosa che invece riconosce). Se la prende col figlio per punire Anna, credo, e questo ovviamente non è giustificabile, però ripeto che non credo sia realmente malvagio, è un uomo che ha visto la sua vita sconvolgersi e non ne comprende il motivo perché sostanzialmente non è sentimentale, al contrario di Anna, infatti penso che il suo astio derivi proprio dal fatto che siano completamente opposti e per questo lei non riesce a comprenderlo e amarlo. 
"sapeva di essere un marito ingannato e per questo era profondamente infelice" come dargli torto?
Credo che, piuttosto, Levin possa essere considerato una persona cattiva perché augura il male a Kitty, Karenin è ferito, confuso, sicuramente non reagisce nel modo migliore però comunque non augura male ad Anna né glielo procura, pur avendo i mezzi per farlo. È un uomo sgradevole, assolutamente, ma non mi sento di definirlo "cattivo". Una delle cose che mi piacciono di questo romanzo sono i personaggi: sono estremamente caratterizzati, non sono mai definiti da un solo aspetto, sono complessi, sono umani, per cui penso che sia altrettanto difficile classificarli, bisogna comprenderli il più possibile senza giudicare.

In seguito assistiamo alla ripresa di Kitty, che cerca di diventare una buona samaritana per poi rendersi conto che non fa per lei  mi sembra sempre più simile alla sua omonima in Orgoglio e pregiudizio!
Ultima Modifica 29/01/2022 10:39 da elis_.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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