Sto circa a metà della quarta parte e torno intanto a commentare la seconda parte, dopo aver letto ii vostri commenti.
Avevo definito svilente non il rapporto tra Anna e Vronskij, quanto la definizione di amore se è questo il sentimento con cui si definisce il loro rapporto, soprattutto fino a metà della seconda parte, punto in cui avevo commentato. Io continuo a rivedermi tantissimo nell´opinione di Giorgia riguardo entrambi, tranne per l´aspetto dell´essere innamorati: diciamo che ogni tanto ci sono scene/frasi da innamorati, ma non vedo alcun spessore di sentimento, non vedo come questo sentimento si sia evoluto, e non sia stato piuttosto la conseguenza di situazioni e presupposti personali, che hanno a che fare solo limitatamente con l´altro/a. Comunque, ribadisco, questo commento si riferisce unicamente alla seconda parte.
Trovo ad esempio molto meglio riuscita l´evoluzione delle emozioni i Karenin e soprattutto del rapporto con Anna. Riesco perfettamente a immaginarmi cosa provano, cosa prova Karenin nel suo momento di confusione, sfiducia, rabbia, e poi cosa provano entrambi nel momento in cui, gradualmente, il rapporto cambia. Qui ci ho visto molta più emozione (anche se ovviamente di natura diversa). Io anche ho interpretato il comportamento di Karenin alle corse come ha fatto Alice, forse in modo leggermente meno romantico perchè non penso lui volesse consapevolmente proteggerla, però ci ho visto anche io un comportamento istintivo nel proteggerla intuendo e vedendo che stava male. Parti in cui Karenin non fa mistero che ciò che lo sconforta di più è il pericolo che il suo nome venga macchiato ce ne sono, ma durante la corsa non ho visto alcuna frase o sottinteso al riguardo, più l´istinto protettivo di un marito verso la moglie.
Concordo con Giorgia anche quando dice che tra le altre cose Anna ha avuto una reazione pessima nel momento in cui deve affrontare il marito: questo mi fa dubitare di quanto siano obiettivi i suoi commenti riguardo a quanto è cattivo il marito. Avete infatti riportato spesso il pensiero di lei quando scrivete che Karenin è un marito pessimo (ancora, mi riferisco alla seconda parte), ma Anna lo tratta anche come un pazzo che si è inventato tutto, quindi il suo punto di vista non è secondo me molto credibile nel giudicare Karenin (fino alla seconda parte).
Anche a me è piaciuto come è stata descritta la corsa di cavalli, non per il finale in sè (mi associo ai povera Frou-Frou), ma per la sensazione trasmessa al lettore di parteciparvi in prima persona.
Anche secondo me Tolstoj era moderno anche sui temi "animalisti": anche in Guerra e pace avevamo avuto una discussione sulla brutalità con cui viene descritta una scena di caccia, come se lui volesse condannare questo passatempo cosi inutile e appunto brutale (come appunto avviene un po anche qui).
Infine, mi è piaciuto molto il commento di Francesca riguardo alla modernità di altri aspetti, come il ruolo della donna in società: ancora adesso in società moderne la donna non fa niente senza il marito, in alcuni contesti deve farsi accompagnare da padre o fratelli, mentre invece nei salotti russi di metà Ottocento potevano andare a ricevimenti da sole e tornarsene a casa quando volevano, prima o dopo il marito, ed era normale che conducessero loro le conversazioni, esprimendo la propria opinione sui temi più disparati.
"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert