Mercoledì, 05 Novembre 2025

Sorprese letterarie (aprile 2023)

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02/04/2023 05:50 #63011 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Re:Sorprese letterarie (aprile 2023)
Oggi tocca al libro n. 6, pagina 148

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare

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02/04/2023 08:46 #63012 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic Re:Sorprese letterarie (aprile 2023)
"Se una notte d'inverno un viaggiatore" parla del piacere di leggere romanzi:

nell'aeroporto africano, tra gli ostaggi del dirottamento che attendono stravaccati per terra facendosi vento o rannicchiati sotto i plaids distribuiti dalle hostesses al brusco abbassarsi della temperatura notturna, Marana ammira l'imperturbabilità d'una giovane che se ne sta accoccolata in disparte, con le braccia che cingono le ginocchia alzate a leggio nella lunga gonna, i capelli che piovono sul libro nascondendo il viso, la mano rilassata che volta le pagine come se tutto quel che importa si decidesse lì, al prossimo capitolo. «Nella degradazione che la cattività prolungata e promiscua impone all'aspetto e al contegno di tutti noi, questa donna mi sembra protetta, isolata, avviluppata come in una luna lontana...»

bibbagood post=62989 userid=1044
In italia è molto attivo il collettivo bolognese di Wo Ming!


Infatti il collettivo Joana Karda nasce dal laboratorio di scrittura collettiva di Wu Ming

mulaky post=62993 userid=3998Il mio libro 7 corrisponde a "Storia di una capinera" di Verga.

Credo sia una lettera o un diario, ad ogni modo la protagonista scrive a Marianna, sua amica. E' il 17 novembre e la ragazza scrive di essere turbata dopo una conversazione, credo d'amore, che le ha fatto qualcuno. In queste breve righe si capisce perfettamente l'agitazione violenta di chi deve fare i conti con la propria coscienza, famiglia (credo fosse già stabilito che lei dovesse andare in convento) e il proprio cuore:
"Passai una cattivissima note senza nemmeno chiudere occhio... Ho interrogato il mio cuore, ed ho paura. Marianna mia, se non temessi di far peccato e di addolorare mio padre, Giuditta, mio fratello, te... e tutti quelli che mi vogliono bene... io vorrei morire di colèra... "


 


Quanto ho pianto con questo libro!
 

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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02/04/2023 10:08 #63013 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Sorprese letterarie (aprile 2023)
Oggi tocca a Dracula!
È un romanzo piuttosto particolare, perchè alterna lettere a pagine di diario, diventa insomma quasi un romanzo corale. A pagina 149 parla il Dottor Seward, una delle tante voci del libro, che scrive una lettera ad Arthur Holmwood, anche tra i protagonisti,e racconta un incontro tra lui, Van Helsing e Lucy, la quale credo sia stata morsa da poco e il Professor Van Helsing è stato chiamato per visitarla:

[..]Ho compiuto accurata visita, ma qui non causa funzionale. Con voi convengo che molto sangue è andato perduto. Sangue che era ma non è più. Ma condizioni di lei non sono per niente anemiche. Ho chiesto lei di mandarmi sua cameriera, in modo da poter chiedere lei un paio di domande, e così avere quadro completo. So benissimo cosa che essa dirá. E tuttavia causa esiste, è sempre causa per ogni cosa. Devo tornare a casa e riflettere.

Sto ascoltando l´audioliobrio da qualche mese e l´audioliobro si presta molto bene a questo tipo di narrazione, perchè non ci sono molte descrizioni ma tante voci e tanti dialoghi ed È molto coinvolgente. Però è un formato che non fa proprio per me e quindi prima o poi vorrei riuscire a leggere questo libro, perchè l´audiolibrio mi ha molto incuriosita :-)

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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02/04/2023 11:40 - 02/04/2023 11:42 #63019 da Eburnea
Risposta da Eburnea al topic Sorprese letterarie (aprile 2023)

Sto ascoltando l´audiolibro da qualche mese e l´audiolibro si presta molto bene a questo tipo di narrazione, perché non ci sono molte descrizioni ma tante voci e tanti dialoghi ed È molto coinvolgente. Però è un formato che non fa proprio per me e quindi prima o poi vorrei riuscire a leggere questo libro, perché l´audiolibro mi ha molto incuriosita


Un'esperienza particolare con l'audiolibro l'ho avuta ascoltando I Guermantes. Farsi parte de La Ricerca del Tempo Perduto mentre passeggi per la città è qualcosa di indimenticabile. Il flusso continuo di Marcel ti aleggia sopra la testa come una cappa di nebbia. A tratti, quando da tutto quel viluppo di analisi e atmosfera emergeva un filo particolarmente intenso, mi capitava di fermarmi nel bel mezzo del viale per cogliere il concetto per intero.
Rispetto a te, ho il problema opposto con gli audiolibri: preferisco quelli molto descrittivi perché mi risultano più diluiti, mi concedono di astrarmi un po', mi danno il tempo di figurarmi la scena. Tu riesci a stare dietro a tutte le disposizioni e i fatti pratici che si scambiano i personaggi di Dracula nelle lettere?

Oggi nella mia lista tocca a D'Annunzio, l'unico testo ancora da leggere. Opera autobiografica, Il secondo amante di Lucrezia Buti è centrato sull'adolescenza del poeta a Prato, da studente scapestrato. Sono stata subito investita dalla riscoperta della sua "prosa purpurea" e non posso indovinare cos'abbia combinato a questo punto della narrazione. Era, tra l'altro, un intenso citazionista e amava intrecciare le sue storie e i suoi personaggi con vicende analoghe prese dai grandi classici. Senza una discreta conoscenza del mito e degli antichi ci si perde facilmente. Qui sta citando, ho scoperto, I racconti Efesii di Abrocome e Anzia, di Senofonte Efesio. Vicenda amorosa greca, amanti separati dai pirati, castità e fedeltà nell'attesa di ritrovarsi:

"E l'uno e l'altra rigavano di lacrime le isole e le penisole, sfuggendo illesi alle carnalose insidie  e ai libidinosi assalti o per caso o per industria o per prodigio. E a ogni tratto sul culmine turpe de' perigli, singhiozzavano: «Moriamo, moriamo [...].»
Ma non morivano; e sempre erano entrambi le nuove salamandre di nuovi incendii. E sacrificavano a tutti gli iddii, sposo e sposa in perpetuo. E finalmente erano dall'iddia efèsia ricongiunti."


Quando mi capita di leggere la sua prosa ho sempre l'impressione che sia lì lì per morire schiacciato dalla bellezza che vorrebbe esprimere, per la quale non gli bastano mai le parole. Lo preferisco decisamente come poeta: è come se soltanto le regole della metrica avessero la capacità di distillare tutte le sue "visioni" e di fargliele esprimere in maniera non estenuante...
Ultima Modifica 02/04/2023 11:42 da Eburnea.
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02/04/2023 15:57 - 02/04/2023 15:58 #63022 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Re:Sorprese letterarie (aprile 2023)
Riporto la sorpresa di ieri..

Notre Dame de Paris, p. 39 


"Povero Gringoire! il fracasso di tutti i doppi petardi della festa di San Giovanni, la scarica di venti archibugi a uncino, la detonazione della famosa serpentina della Torre di Billy che, in occasione dell’assedio di Parigi, domenica 29 settembre 1465, uccise sette borgognoni in un colpo, l’esplosione di tutta la polvere da sparo immagazzinata alla Porta del Tempio, gli avrebbero straziato le orecchie meno crudelmente, in quel frangente solenne e drammatico, di quelle poche parole cadute dalle labbra di un usciere: Sua eminenza monsignore il cardinale di Borbone. Non che Pierre Gringoire temesse monsignore il cardinale o lo disprezzasse. Non aveva né quella debolezza né quell’insolenza. Da autentico eclettico, come si direbbe oggi, Gringoire era uno di quegli spiriti elevati e saldi, moderati e calmi, che sanno sempre stare in mezzo a ogni cosa e traboccano ragione e filosofia liberale, pur prendendo atto dei cardinali. Stirpe preziosa e ininterrotta di filosofi ai quali la saggezza, come una novella Arianna, sembra aver consegnato un gomitolo di filo che costoro vanno srotolando dal cominciamento del mondo attraverso il labirinto delle vicende umane. Non c’era dunque né odio per il cardinale, né spregio per la sua presenza, nella sgradevole impressione che essa suscitò in Pierre Gringoire. Tutto il contrario; il nostro poeta aveva troppo buon senso e un pastrano troppo logoro per non attribuire un particolare valore al fatto che le innumerevoli allusioni del suo prologo, e in particolare la glorificazione del delfino figlio del leone di Francia, fossero colte da un orecchio eminentissimo. Ma non è l’interesse a dominare la nobile natura dei poeti. Supponendo che l’entità del poeta sia rappresentata dal numero dieci, è certo che un chimico, analizzandola, la troverebbe composta di una parte di interesse contro nove parti d’amor proprio. Ora, nel momento in cui la porta si era aperta per il cardinale, le nove parti d’amor proprio di Gringoire, enfiate e tumefatte dall’afflato dell’ammirazione popolare, erano in uno stato di ipertrofia prodigiosa, sotto cui spariva come soffocata quell’impercettibile molecola di interesse che distinguevamo poc’anzi nella costituzione dei poeti; ingrediente del resto prezioso, zavorra di realtà e d’umanità senza la quale non toccherebbero terra. Gringoire godeva a sentire, vedere, toccare per così dire con mano un’assemblea intera, di mascalzoni è vero, ma che importa, stupefatta, impietrita, e come asfissiata dalle incommensurabili tirate che spuntavano a ogni istante da ogni parte del suo epitalamio.  L’ingresso di sua eminenza sconvolse l’uditorio. Tutte le teste si girarono verso il palco. E fu un coro da non capire più nulla. Il cardinale! Il cardinale! ripeterono tutte le bocche. Lo sfortunato prologo rimase di sasso una seconda volta. Il cardinale si fermò un momento sulla soglia del palco. Mentre lasciava vagare uno sguardo abbastanza indifferente sull’uditorio, il tumulto raddoppiava. Tutti volevano vederlo meglio. Era una gara a mettere la testa sulle spalle del vicino. In effetti era un importante personaggio e il suo spettacolo valeva ben qualsiasi altra commedia. Carlo, cardinale di Borbone, arcivescovo e conte di Lione..."


Poeta e filosofo squattrinato e incompreso. Riesce a farsi commissionare la scrittura di un mistero teatrale in onore della principessa Margherita di Fiandra, da mettere in scena in occasione dell'arrivo nella città parigina degli ambasciatori fiamminghi. Gringoire spera nel successo della commedia al fine di poter ripagare, con il ricavato, i numerosi debiti contratti. A seguito del fallimento del suo mistero teatrale, e subissato dal peso dei debiti, inizia a girovagare per le strade di Parigi fino a ritrovarsi, per errore, nella Corte dei miracoli, dominio degli argot. Qui, condannato a morte per aver violato i confini della comunità gitana, viene salvato da una giovane zingara, la Esmeralda, che lo sposa pur non amandolo, sebbene il matrimonio non verrà mai consumato. 

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

(Francesco Petrarca)
Ultima Modifica 02/04/2023 15:58 da Giami23.

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02/04/2023 15:59 #63023 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Re:Sorprese letterarie (aprile 2023)
Ragione e sentimento, p. 149

 In questo capitolo Marianne Dashwood, scopre la verità su John Willoughby ( giovane attraente che corteggia Miss Dashwood che di lui si invaghisce) grazie alle rivelazioni del Colonnello Brandon (anch'esso innamorato di  Marianne).
John ha sempre celato i suoi trascorsi ma nel seguito della storia diventa noto il suo passato disonorevole in cui aveva sedotto la figlia del colonnello Brandon per poi abbandonarla una volta scoperto fosse incinta.

 "Quando i particolari di questa conversazione furono riferiti da Miss Dashwood alla sorella, il che avvenne subito, l'effetto su di lei non fu esattamente quello che la prima aveva sperato di vedere. Non che Marianne sembrasse negare la veridicità di qualche particolare, perché ascoltò con un'attenzione costante e remissiva, non fece né obiezioni né osservazioni, non tentò affatto di giustificare Willoughby, e sembrava mostrare con le sue lacrime come ritenesse impossibile farlo. Ma anche se questo comportamento rafforzava Elinor nella convinzione che la colpevolezza di lui le si fosse ormai ben fissata in mente, anche se ne vedeva con soddisfazione gli effetti, nel non evitare più il Colonnello Brandon in occasione delle sue visite, nel suo parlare con lui, un parlare persino spontaneo, con una sorta di compassionevole rispetto, e anche se vedeva il suo stato d'animo meno violentemente eccitato di prima, non poté arrivare a vederla meno infelice. La sua mente si era stabilizzata, ma stabilizzata in una cupa depressione. Era colpita dalle rivelazioni sul carattere di Willoughby anche più profondamente di quanto fosse stata colpita da quelle sul suo cuore; la seduzione e l'abbandono di Miss Williams, la sventura di quella povera ragazza, e il dubbio su quali potessero essere state a suo tempo le sue intenzioni su lei stessa, gravavano in modo così opprimente sul suo stato d'animo, che non riusciva a costringersi a parlare di ciò che provava nemmeno a Elinor; e covando in silenzio il proprio dolore, procurava alla sorella più pena di quanta ne avrebbe potuta esprimere confessandolo più spesso e senza remore."

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

(Francesco Petrarca)

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02/04/2023 16:03 #63024 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Sorprese letterarie (aprile 2023)

mulaky post=62993 userid=3998Il mio libro 7 corrisponde a "Storia di una capinera" di Verga.

Credo sia una lettera o un diario, ad ogni modo la protagonista scrive a Marianna, sua amica. E' il 17 novembre e la ragazza scrive di essere turbata dopo una conversazione, credo d'amore, che le ha fatto qualcuno. In queste breve righe si capisce perfettamente l'agitazione violenta di chi deve fare i conti con la propria coscienza, famiglia (credo fosse già stabilito che lei dovesse andare in convento) e il proprio cuore:
"Passai una cattivissima note senza nemmeno chiudere occhio... Ho interrogato il mio cuore, ed ho paura. Marianna mia, se non temessi di far peccato e di addolorare mio padre, Giuditta, mio fratello, te... e tutti quelli che mi vogliono bene... io vorrei morire di colèra... "
 

RIcordo benissimo questa storia anche se sono trascorsi molti anni. È stata una lettura intensa, sentita. E quanto ho pianto!

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

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02/04/2023 17:58 #63026 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Sorprese letterarie (aprile 2023)

Sto ascoltando l´audiolibro da qualche mese e l´audiolibro si presta molto bene a questo tipo di narrazione, perché non ci sono molte descrizioni ma tante voci e tanti dialoghi ed È molto coinvolgente. Però è un formato che non fa proprio per me e quindi prima o poi vorrei riuscire a leggere questo libro, perché l´audiolibro mi ha molto incuriosita


Un'esperienza particolare con l'audiolibro l'ho avuta ascoltando I Guermantes. Farsi parte de La Ricerca del Tempo Perduto mentre passeggi per la città è qualcosa di indimenticabile. Il flusso continuo di Marcel ti aleggia sopra la testa come una cappa di nebbia. A tratti, quando da tutto quel viluppo di analisi e atmosfera emergeva un filo particolarmente intenso, mi capitava di fermarmi nel bel mezzo del viale per cogliere il concetto per intero.
Rispetto a te, ho il problema opposto con gli audiolibri: preferisco quelli molto descrittivi perché mi risultano più diluiti, mi concedono di astrarmi un po', mi danno il tempo di figurarmi la scena. Tu riesci a stare dietro a tutte le disposizioni e i fatti pratici che si scambiano i personaggi di Dracula nelle lettere?

 
Gli audiolibri sono un formato che non fa proprio per me, perchè rispetto a leggere ascoltare è un'attività passiva e non riesco a restare concentrata, quindi non lo ascolto mai. Sicuramente libri dove ci sono più descrizioni neanche ci proverei, perchè so che non riuscirei a restare concentrata neanche 30 secondi mentre in libri come Dracula, dove chi legge cambia spesso il tono di voce essendo un romanzo appunto quasi corale, con tanti personaggi che intervengono e tanti dialoghi, riesco grazie a questa varietà a seguire un po´ quel che succede....per quasi 5 minuti di seguito

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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02/04/2023 18:00 #63027 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Sorprese letterarie (aprile 2023)

mulaky post=62993 userid=3998Il mio libro 7 corrisponde a "Storia di una capinera" di Verga.

Credo sia una lettera o un diario, ad ogni modo la protagonista scrive a Marianna, sua amica. E' il 17 novembre e la ragazza scrive di essere turbata dopo una conversazione, credo d'amore, che le ha fatto qualcuno. In queste breve righe si capisce perfettamente l'agitazione violenta di chi deve fare i conti con la propria coscienza, famiglia (credo fosse già stabilito che lei dovesse andare in convento) e il proprio cuore:
"Passai una cattivissima note senza nemmeno chiudere occhio... Ho interrogato il mio cuore, ed ho paura. Marianna mia, se non temessi di far peccato e di addolorare mio padre, Giuditta, mio fratello, te... e tutti quelli che mi vogliono bene... io vorrei morire di colèra... "
 

RIcordo benissimo questa storia anche se sono trascorsi molti anni. È stata una lettura intensa, sentita. E quanto ho pianto!
 
io di questo libro avevo visto il film quando ero alle medie e mi era molto piaciuto! inoltre al liceo la professoressa di lettere, meravigliosa, era riuscita a farmi appassionare a Verga e alle sue opere, quindi ho questo libro in lista da un po'....quando (tipo verso la pensione ) mi verrà voglia di leggere qualche classico italiano, magari arriverà il suo momento!

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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02/04/2023 18:04 #63028 da Camillo
Risposta da Camillo al topic Re:Sorprese letterarie (aprile 2023)

mulaky post=63011 userid=3998Oggi tocca al libro n. 6, pagina 148

Ah l'amore l'amore - Antonio Manzini - pag.148.Attenzione non chiamatelo commissario se no va su tutte le furie  : Rocco Schiavone è  vicequestore, non commissario,  e spesso si vede costretto a  precisarlo  ai suoi interlocutori.Questa creatura dello scrittore Antonio Manzini, di recente portata sul piccolo schermo dall’interpretazione magistrale di Marco Giallini, non è inquadrabile in alcuno stereotipo di investigatore.Scanzonato, cinico, solitario dopo la morte violenta della moglie Marina (che spesso gli appare e comunica con lui),  sovente al limite della legge sia perché i suoi migliori amici sono veraci delinquenti romani, sia   perché non disdegna metodi spicci, infrangendo talvolta le norme, sia perché nel cassetto della sua scrivania c’è sempre una “canna” pronta per l’uso.Insomma un personaggio lontano anni luce dal commissario Ambrosio di Olivieri,  che ieri ho cercato di  tratteggiare, ma nonostante tutto, a mio avviso,  empatico proprio perché imperfetto.L’indagine al centro di “Ah l’amore l’amore”    vede partire Schiavone in posizione di svantaggio : siamo durante le feste natalizie, a cavallo fra natale e capodanno,  il vicequestore è stato ferito in modo grave nel corso di un conflitto a fuoco,  a conclusione di  una complessa operazione di servizio ed ha subito una nefrectomia,  è ancora ricoverato in ospedale e sta per essere dimesso, quando nella stessa struttura un altro paziente, nel corso di analoga operazione chirurgica, muore inaspettatamente.Da qui prende le mosse un’indagine che Schiavone porta avanti in prima persona sgusciando in pigiama e loden fra i reparti, i sotterranei e gli uffici del nosocomio in cui è ricoverato, o per interposta persona, attraverso i suoi uomini della Questura di Aosta, uno spaccato di varia umanità che il vicequestore tenta di coordinare dal suo letto di ospedale, le cui vicende personali ci vengono descritte in un rivolo di storie collaterali.Alla pagina 148  del  libro di oggi Schiavone ed il viceispettore Antonio Scipioni, di fresca nomina,  stanno conducendo un’ incursione non autorizzata negli uffici amministrativi dell’ospedale per acquisire la scheda personale di un dipendente, ma sono costretti ad una sceneggiata perché una guardia giurata, durante il suo giro di sorveglianza in ospedale, si imbatte in loro :Matteo si allontanò e Antonio uscì dalla porta del bagno. “Bravo Antò”.
“Culo Rocco”.
“Hai trovato la scheda ?”.
“Sì, ma non ho fatto le foto col cellulare. Non c’era tempo.”.
“Quando controlleranno l’avranno persa e chissenefrega. Bravo!” gli mollò una pacca sulle spalle. Scipioni era convinto che se fosse uscito pulito da quella situazione l’avrebbe maledetto in eterno.  Invece si stupì nell’ammettere a se stesso che si era divertito.
Come in qualunque giallo che si rispetti il finale è a sorpresa!

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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