Io non leggerò con voi per la troppa carne al fuoco e perché l'ho letto qualche mese fa ma mi dispiace e vi seguirò sicuramente.
Quello che io apprezzo maggiormente in King e che riesce a collegare molti dei suoi libri con la sua famosa saga La Torre nera e anche qui ci sono più riferimenti che man mano spuntano dalle pagine. Per esempio nel secondo capitolo quando Georgie è in cantina guarda una scatola con su una tartaruga, simbolo molto presente in molte storie di King.
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Ecco allora ha un significato particolare questa tartaruga! Ho letto questa frase e mi son detta: devo ricordarmelo perchè di sicuro sarà un particolare importante più avanti... In effetti anche Stan Uris ha detto una frase collegata tipo "potremmo chiedere alla tartaruga" dopo aver chiuso "la famosa telefonata"...
Si kira alla fine del libro vi dirò qualcosa di più sulla tartaruga.
Io sciopero formalmente contro il forum perché invoglia a fare letture e riletture!! Sappiatelo
Dopo questo, per chi non lo avesse capito, ieri mi solo lasciata ritentare e ho ripreso It in mano!!

Come se Joyce non bastava!!

Non leggo tutto di pari passo ma molto velocemente soffermandomi sulle parti che mi avevano preso di più almeno da poter commentare con voi!
La scena di Georgie ammetto che non mi aveva troppo scioccato quando la lessi per la prima volta.
Secondo me la fine di Adrian attanaglia molto di più perché It si inizia a presentare per bene al lettore che ha già intuito dai discorsi di Hagarty che a Derry c'è qualcosa che non va, lì la cattiveria è più pura, ma anche dalla scena in cui King inserisce la morte di Adrian nel programma ufficiale del Festival di Derry, mette addosso un certo non so che. O vedete anche l'omofobia che si legge, e non solo, sui muri del Bassey Park.
"Invece tu sai com'è Derry, Don?" chiese Reeves.
"Come una puttana morta con i cagnotti che le saltano fuori dalla prugna", risposte Don Hagarty
I due poliziotti si scambiarono un'occhiata perplessa.
"È un postaccio", ribadì Hagarty. "Una fogna. Mi venire a dire che voi non lo sapete?".
Nessuno dei due commentò.
Mi piacciono queste parti dove lo scrittore tenta di far capire in piccoli modi che dietro c'è molto di più, che la gente non vuol vedere o non può...
Quando i ragazzi attaccano Adrian la cattiveria è palpabile, la descrizione ti immerge dentro a questo senso di cattivo che senti "galleggiare" nell'aria fin quando, nei due racconti, non vedi sbucare lui, questo pagliaccio...questo IT...questi palloncini...quest'aria lugubre, che nella mia mente e così vivida, molto più vera e reale della scena di un film.
Le telefonate iniziano a gettare luce sui protagonisti, ci raccontano com'erano e cosa sono diventati.
"Rasento la follia per la paura di tutto quello che ancora potrei ricordare prima che sia trascorsa questa notte, ma poca importanza hanno le dimensioni della mia angoscia, perché succederà comunque."
Ognuno dopo le telefonate si preparano a ricordare ma cosa non lo sanno...lo scopriremo solo leggendo