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IT - Discussione
20/10/2017 20:24 #32856
da Eugenia
Risposta da Eugenia al topic IT - Discussione
AHAHAHA Ho pensato la stessa cosa!! 
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18/04/2021 11:48 #52420
da Margarethe
"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."
Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"
Risposta da Margarethe al topic IT - Discussione
Ho letto il primo capitolo e già ho incontrato dei passaggi molto belli:
Il piccolo George deve scendere in una di quelle inquietanti cantine americane:
Aveva aperto la porta quel giorno e aveva palpato la parete per un tempo interminabile a caccia di quell'interruttore, trattenendo lo stipite nella solita morsa, gli occhi ben strizzati, la punta della lingua sporta dall'angolo della bocca come una radichetta agonizzante che cerca acqua in una landa colpita dalla siccità. [...] Le note del pianoforte venivano da quello che suo padre chiamava il soggiorno e sua madre chiamava il salotto. Sembrava musica di un altro mondo, lontanissimo, che risuonava alle sue orecchie come le conversazioni e le risate su una spiaggia estiva gremita di folla risuonavano alle orecchie di un nuotatore spossato che lotta con la risacca.
Una volta uscito dalla cantina George dimentica le sue paure: Tutto sparito... fino alla prossima volta, quando, nella morsa dell'incubo, tutte le paure saranno ricordate.
In questa scena invece George è già chino sullo scarico del tombino: C'erano due occhi gialli, là dentro, come quelli che aveva sempre immaginato ma mai veramente visto in cantina.
Penso che la traduzione in italiano non renda bene l'idea di come It non sia Il pagliaccio ma tutto ciò che incarna la paura. Difatti è scritto: Era l'odore di qualcosa per cui non aveva trovato il nome: l'odore di It. In italiano non ha molto senso questa frase e identifica subito il nome del mostro, mentre in originale il senso è di "esso/quella cosa", molto più misterioso.
Il piccolo George deve scendere in una di quelle inquietanti cantine americane:
Aveva aperto la porta quel giorno e aveva palpato la parete per un tempo interminabile a caccia di quell'interruttore, trattenendo lo stipite nella solita morsa, gli occhi ben strizzati, la punta della lingua sporta dall'angolo della bocca come una radichetta agonizzante che cerca acqua in una landa colpita dalla siccità. [...] Le note del pianoforte venivano da quello che suo padre chiamava il soggiorno e sua madre chiamava il salotto. Sembrava musica di un altro mondo, lontanissimo, che risuonava alle sue orecchie come le conversazioni e le risate su una spiaggia estiva gremita di folla risuonavano alle orecchie di un nuotatore spossato che lotta con la risacca.
Una volta uscito dalla cantina George dimentica le sue paure: Tutto sparito... fino alla prossima volta, quando, nella morsa dell'incubo, tutte le paure saranno ricordate.
In questa scena invece George è già chino sullo scarico del tombino: C'erano due occhi gialli, là dentro, come quelli che aveva sempre immaginato ma mai veramente visto in cantina.
Penso che la traduzione in italiano non renda bene l'idea di come It non sia Il pagliaccio ma tutto ciò che incarna la paura. Difatti è scritto: Era l'odore di qualcosa per cui non aveva trovato il nome: l'odore di It. In italiano non ha molto senso questa frase e identifica subito il nome del mostro, mentre in originale il senso è di "esso/quella cosa", molto più misterioso.
"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."
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