Topic molto interessante. Ho letto tutte le opere di Jane Austen, anche quelle minori. Anch'io non sono rimasta molto colpita da
Mansfield Park, con tanto di adattamenti televisivi bruttini. Purtroppo è un romanzo forse penalizzato, nella sua abilità di essere trasposto allo schermo, da una protagonista molto statica. Trovo però che lanci un bel messaggio: se un uomo ti fa la corte, anche appassionata, ma non ti piace, non devi per forza accettarla. Cosa che ancora oggi si perde di vista, vedendo la donna come magari altezzosa o che 'se la tira'.
Mi è piaciuto molto di più
Ragione e Sentimento. A volte credo sia semplicemente risonanza con i personaggi: infatti io nella vita sono una Elinor, internalizzo tutto e la gente mi dice "Beata te, che prendi sempre tutto così con calma!", e invece io mi senti sull'orlo dell'ulcera gastrica. Di questo preferisco di gran lunga la miniserie televisiva al film con Kate Winslet, che pur ottimo dal punto di vista recitativo, non mi permette una sospensione dell'incredulità decente. Continuo a pensare che all'epoca della Austen una Marianne di 30 anni sarebbe stata recapitata al colonnello con tanto di abito da sposa appena lui avesse guardato nella sua direzione, altro che 'è così vecchio!'

In più nella miniserie le sorelle Steele sono due (nel film c'è solo Lucy) e rese molto bene.
Emma l'ho rivalutato moltissimo sulla scia della miniserie con Romola Garai, secondo me l'unica che renda bene l'atmosfera del romanzo, il personaggio di Emma e che renda plausibile la sua amicizia con Harriet, che sì è un po' tarda, ma in realtà anche vivace e gentile. Secondo me è un libro da leggere con una certa
forma mentis: Emma non è una Elizabeth, una Elinor o una Anne, è una ragazzetta viziata che deve imparare che il mondo non ruota attorno a lei. La colonna sonora della serie può aiutare in questo senso

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Orgoglio e Pregiudizio invece faccio quasi fatica valutarlo, a ricordarmi perché mi piacque alle prime letture, ormai è così tanto tempo che lo rivoltano come un calzino. L'ultimo film con Keira Knightley non è male, ma ricordo una recensione, con cui concordo, che diceva che ultimamente quando si parla di realismo (di cui il film si vantava all'epoca) si tende un po' a sforare troppo nel 'è tutto sporco e trasandato' e si chiedeva dove fossero finiti i pettini delle protagoniste femminili

Purtroppo secondo me l'ombra di Colin Firth ha generato fin troppe aspettative e il tempo a disposizione non era sufficiente per un tale romanzo.
Di tutte le altre elencante ho letto (mi sento come a scuola con le figurine!

)
- alcune di Dickens (
Oliver Twist,
Canto di Natale e qualcun'altra)
-
Jane Eyre. A proposito di questo, qualcuno ha letto
La Bambinaia francese della Pitzorno? E' ispirato a questo romanzo, ma ha una lettura degli avvenimenti al contrario.
- di Oscar Wilde solo
Il Principe felice e altre storie,
Dorian Gray e
The importante of being Earnest. Il primo lo devo rileggere, mi ricordo che lo leggemmo a scuola in inglese e come 'favole' molte i colpirono molto.
- molti di Wilkie Collins, da
The Woman in White, a
No name, a
The New Magdalene. Lo trovo un po' altalenante sui suoi personaggi femminili, alcuni sono molto belli, altri sembrano troppo santi per essere veri.
Mi sento in colpa, ho molti di questi libri sul lettore da più di un anno, ma per un motivo o per l'altro ho privilegiato altri libri. Dovrò rimettermi in pari, almeno su Dickens. G. Eliot e W. Tatchery però non le conscevo, ora vado a caccia.