Margarethe post=57300 userid=5087L'abito nuovo è sorprendentemente comprensibile!
Mabel si trova ad una festa a casa della Signora Dalloway, con un vestito che la imbarazza, un ripiego pensato per superare il problema di non avere abbastanza soldi per un vestito adatto alla festa (che ansia, che brutto ambiente). Si sente come una mosca che annaspa sull'orlo di una scodella, ma questa inadeguatezza si rivela essere più profonda, e riguardante la sua vita e quella della sua famiglia, in tutto mediocri. Ma questa mediocrità e insoddisfazione sono relative a ciò che la società vorrebbe o alle aspirazioni personali di Mabel? Afferma infatti che in certi momenti, più intimi e familiari o di solitudine, lei si sente davvero felice, mentre "quando tutto era pianificato - la musica, il tempo, le vacanze, quando c'erano tutte le ragioni per essere felici - e poi non succedeva proprio niente. Non si era felici. Era tutto piatto, solo piatto, e nient'altro." Alla fine decide di andarsene, convinta di volere che la sua vita sia diversa, ma non certo motivata a cambiarla, infatti spera in qualche evento fortuito che la sovverta improvvisamente.. Per me è il ritratto di una donna che sogna ma purtroppo non trova mai il modo di rendere le sue aspirazioni realtà, non prende in mano la sua vita.
Effettivamente questo racconto è molto più comprensibile di altri, insomma non sono dovuta impazzire per interpretarlo.
Chiaramente l'abito è una scusa, Mabel si sarebbe sentita inadeguata comunque. Lei si vede peggio degli altri, una mosca in mezzo a libellule e farfalle.
La sua insicurezza ha radici profonde che affondano nella sua famiglia, che lei considera mediocre e per questo lei stessa lo è (secondo la sua opinione).
Virginia sa toccare le corde più intime dell'essere umano e sa trasmetterci i suoi pensieri più reconditi.
A chi non è capitato di sentirsi inadeguato ad una festa, fosse stato solo per un abito? Chi non ha provato la sensazione di essere osservato e giudicato?
La Woolf racconta la realtà interiore dei suoi personaggi, che il più delle volte però non corrisponde alla realtà vera. Chi ci dice che l'abito di Mabel non sia veramente bello ed originale come lei l'ha visto dalla sarta? Chi ci dice che realmente Mabel ha attraversato il salone in maniera insicura e che invece non sia apparsa affascinante agli altri ospiti nel suo abito giallo?
Quando leggo i racconti di Virginia mi sorge sempre il dilemma su ciò che sia vero e ciò che invece sia frutto della fantasia del protagonista del racconto. La Woolf è scrittrice di impressioni che possono essere confutate da tutto e da tutti.