bibbagood post=57786 userid=1044Può esser giusto quel che dite tu ed Ellis,, ovvero che i poveri hanno altre preoccupazioni che pensare alla bellezza; però bo, io personalmente non credo che abbia molto a che fare con lo status sociale, ci sono tante altre opere letterarie che fanno vedere come sia l´indole dell´individuo che tende ad apprezzare o meno quel che ha, indipendentemente da quel che ha (tr ai tanti esempi, mi viene in mente come le sorelle March di Piccole donne abbiano visioni completamente diverse della loro situazione e si rapportino in modo completamente diverso alla vita). Quindi si, concordo che possa essere un discorso superficiale liquidare il tutto dicendo che però bisogna cercare di apprezzare la bellezza, però secondo me come linea di massima generale, come messaggio non è così sbagliato o irrealistico 
La bellezza, intesa nel suo più ampio significato, è un ottimo rifugio per scacciare via la sofferenza, per me in alcuni casi è una vera e propria medicina.
Sono d'accordo con te che per apprezzare la bellezza ci vuole una certa indole, ma non ci si può nascondere dietro un dito, a volte la bellezza non è accessibile, a differenza di quello che dice la protagonista del racconto, e anche nei casi indicati (musei e natura) in cui si potrebbe trovare gratis, mi viene da pensare che in caso di povertà, come sembra essere la condizione della mamma con i suoi bambini, non ci sia il tempo e la voglia per ammirare la bellezza, perché ci sono situazioni più urgenti da risolvere. Per apprezzare la bellezza devi avere oltre che una certa sensibilità, anche le condizioni d'animo per farlo.
Ho trovato il richiamo alla bellezza quasi una scusa per Miss O'Keefe, che si dispiace per la povera mamma, ma non fa nulla per lei, ma allo stesso tempo si rincuora (diciamo che mette in pace la sua coscienza) credendo che possa fare come lei, sedersi su una panchina di un giardino ed ammirare la natura e la sua bellezza. Teoricamente può farlo, in pratica non ne sono così certa, per i motivi che ho già detto.
Bello il tuo richiamo a
Piccole donne, libro che ho amato tanto. Certo le sorelle sono diverse e guardano alla loro vita in maniera diversa, ma è una questione oltre che caratteriale anche di prospettiva e di sensibilità. C'è chi la bellezza ce l'ha a portata di mano ma non riesce a riconoscerla. Jo rispetto alle altre ha una marcia in più e laddove sembrerebbe non esserci bellezza lei la vede o comunque lotta per ottenerla.