Prima lettura prevista per i mesi di gennaio e febbraio nell'approfondimento della scrittrice Virginia Woolf, nostra autrice dell'anno 2022.
La casa stregata e altri racconti (pag. 176) (in alcuni casi viene tradotto anche con il titolo La casa infestata) è una raccolta che contiene 18 racconti scritti dalla Woolf dal 1906 fino a poco prima di morire suicida nel 1941. Prima di morire Virginia delegò suo marito, Leonardo Woolf, alla pubblicazione dell’antologia, cosa che avvenne per la prima volta nel 1944.
I primi sei racconti erano già apparsi nella precedente raccolta Lunedì o martedì nel 1921:
Una casa infestata
Lunedì o martedì
Un romanzo non scritto
Il quartetto d'archi
Kew Gardens
Il marchio sul muro
I sei racconti di mezzo sono apparsi in alcune in riviste tra il 1922 e il 1941:
Il nuovo abito
Il partito di ripresa
Lappin e Lappinova
Oggetti solidi
La signora nello specchio
La duchessa e il gioielliere
Le ultime sei storie sono inedite:
Momenti di Essere
L'uomo che amava il suo genere
Il Cercaluce
L'eredità
Insieme e Oltre
Un riepilogo
Ho individuato l'edizione del 17 giugno del 2021 di Passigli disponibile su Amazon. Io inizierò la lettura a febbraio.



 

Ho iniziato a leggere il libro, due soli racconti e ho già il cervello in fiamme!   Io Virginia non la capisco.. 

Bibi post=56776 userid=1269Ho iniziato a leggere il libro, due soli racconti e ho già il cervello in fiamme! 

 Io Virginia non la capisco.. 

No Bibi non dire così! Dai, abbiamo un anno intero per capirla.
Hai letto i primi due dell'antologia?

Sì, esatto. Ma sono da sempre nemica dei racconti brevi.. quindi potrebbe anche essere quello. In ogni caso non abbandono, proverò ancora con questa autrice che mi risulta da sempre complessa! 

Martedì mi arriva il libro e inizio a leggerlo. Sono troppo curiosa e vorrei commentare con te i primi due, chissà se avrò la tua stessa impressione Bibi.

Mentre leggo il terzo racconto "Un romanzo non scritto" mi sono ricordata che Virginia utilizza quasi sempre (se non sempre, qualcuno che ne sa più di me mi correggerà) il flusso di pensiero. Una volta entrata in quest'ottica e leggendo immaginando che sia lei in carne ed ossa a raccontarmi la storia, le cose sono un po' migliorare. Per me ci vuole comunque molta concentrazione. Aspetto voi così mi confronterò meglio e mi aiutate. 

Bibi post=56824 userid=1269Mentre leggo il terzo racconto "Un romanzo non scritto" mi sono ricordata che Virginia utilizza quasi sempre (se non sempre, qualcuno che ne sa più di me mi correggerà) il flusso di pensiero. Una volta entrata in quest'ottica e leggendo immaginando che sia lei in carne ed ossa a raccontarmi la storia, le cose sono un po' migliorare. Per me ci vuole comunque molta concentrazione. Aspetto voi così mi confronterò meglio e mi aiutate. 

Da quel che ho letto documentandomi un po' sull'autrice, il flusso di coscienza o di pensiero o monologo interiore è proprio una caratteristica della Woolf che utilizzerà sempre di più nei suoi romanzi, credo che La signora Dalloway ne sia forse la massima espressione. Mi stupisce che già nei primi racconti sia già così fortemente presente, ad esempio del suo primo romanzo La crociera che è del 1915 si parla di un romanzo ancora fortemente ancorato alla tradizione.

Libro arrivato in anticipo e la curiosità era tale che a pausa pranzo ho letto il primo racconto Il segno sul muro.
Apparso per la prima volta nel 1917 e confluito nella raccolta Lunedì o martedì del 1921, presenta già in sé alcuni degli elementi caratteristici della scrittura della Woolf, primo fra tutti il flusso di coscienza. Ha ragione Bibi non è una lettura facile, ma la scrittura è estremamente affascinante, oltre che elegante. A mio modesto parere, però, le associazioni fatte dalla Woolf in questo racconto appaiono un po' forzate. Non so se avete presente il gioco Il bersaglio della settimana enigmistica dove bisogna trovare il collegamento tra la prima e l'ultima parola presente al centro del bersaglio, passando per diverse associazioni di pensiero che collegano le parole che si frappongono tra le due.
Ecco, a fine lettura ho avuto quella sensazione, che l'autrice sia arrivata al bersaglio collegando perfettamente tutte le parole, ma mi è mancata un po' la spontaneità dei collegamenti. Certo è che capita a tutti di far correre i pensieri partendo da un qualcosa che può essere banale ma che ci richiama alla mente altri ricordi, forse lo facciamo in maniera più semplice della Woolf.
Vi lascio il link di un interessante commento a questo racconto.
versomezzanotte.blogspot.com/2012/06/com...lf-mark-on-wall.html

Franci riusciresti a mettere i titoli della raccolta nell'ordine che stai leggendo tu? Io ho seguito l'ordine messo nell'altro post e i primi racconti che ho letto sono: "Una casa infestata", "Lunedì o martedì" e "Un romanzo non scritto". 
Cosi seguo il tuo stesso ordine altrimenti ci perdiamo.