Giovedì, 06 Novembre 2025

Marzo 2018 - Nati liquidi

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21/03/2018 13:03 #35416 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Finito anch'io. Letto anche l'ultimo paragrafo, forse il tema più interessante del libro, ma anche quello più difficile ed ostico, anche per l'uso frequente di termini tecnici ed adatti sopratutto per gli addetti ai lavori, piuttosto che ad un semplice lettore curioso.

Comunque niente di più vero come il web abbia trasformato la nostra società. Confesso che più volte ho pensato alla combinazione con il partito Movimento 5 Stelle, che ha sconvolto il modo d fare politica, il modo di fare comunicazione, il modo di ottenere consenso, facendo ricorso al linguaggio del web (blog, facebook, twitter, sondaggi etc...).

Le relazioni sociali sono state stravolte proprio per l'uso del web, dove l'isolamento sembra l'unica panacea per risolvere i problemi, man mano che affrontiamo i vari problemi, preferendo la comodità e l'anonimato che ci porta il mondo online anziché quello offline.

Ricapitolando, una scelta non facile proporre e leggere questo libro del mese, ciò non toglie che ha donato un sacco di spunti di riflessione e questo, onestamente, bisogna dargli merito.

Un grazie sincero a Guido per la proposta, che mi ha permesso di avere un'infarinatura sulla società liquida, un termine che non poteva essere più azzeccato.

”NON RINNEGARE, NON RESTAURARE”
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21/03/2018 17:35 #35419 da antonella
Risposta da antonella al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Anche per me giudizio positivo, anche se la modalità dell'intervista, può essere più o meno azzeccata, il libro ha stimolato interrogativi, discussioni, approfondimenti. In questa società "liquida" ciò che più necessita è un ritorno alla " solidità". La lettura di Nati Liquidi mi ha invogliato alla lettura di un altro libro di Bauman : "L'arte della vita" , dal quale ho tratto queste righe:
"Alcuni osservatori notano che la metà circa dei beni cruciali per la felicità umana non hanno un prezzo di mercato e non si possono acquistare nei negozi. Quale che sia il contante e il credito di cui disponiamo, non troveremo in un centro commerciale l'amore e l'amicizia, i piaceri della vita familiare, la soddisfazione di prenderci cura dei nostri cari o di aiutare un vicino in difficoltà, l'autostima per un lavoro ben fatto, la gratificazione dell'<<istinto di operosità>> che chiunque possiede, la simpatia e il rispetto dei colleghi di lavoro e delle altre persone con cui abbiamo a che fare; e non potremo ottenere la libertà dalle minacce dell'indifferenza, del disprezzo, delle offese e dell'umiliazione. Inoltre, guadagnare denaro sufficiente per potersi permettere quei beni che si possono trovare solo nei negozi incide molto sul tempo e sulle energie che restano per procurarsi e godersi beni come quelli sopra elencati, che non vengono prodotti per il mercato e non sono in vendita".
Con queste frasi vorrei ringraziare Guido, per l'opportunità che dà a tutti noi, di condividere insieme questa grande avventura!:)
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22/03/2018 17:01 #35434 da lex
Risposta da lex al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ti capisco benissimo Reba91, a me succede la stessa cosa coiromanzi. Nati liquidi l'ho iniziato e finito in un giorno. Invece credo di non avere mai finito un romanzo in tutta la mia vita

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22/03/2018 17:23 #35436 da lex
Risposta da lex al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
ciao Sara1984, io credo che il libro si focalizza più che altro sull'individualità come diretta conseguenza della modernità liquida, e sulla commercializzazione degli affari propri senza che pero' questi intacchino la sfera pubblica, come dice esaustivamente all'inizio del libro "il nativo liquidosi illude che possa esistere una soluzione universale e condivisa da tutti del suo essere incompleto".

guidocx84 ha scritto:

SARA1984 ha scritto: ciao Guido effettivamente non è passato tanto tempo da quando eravamo adolescenti noi ma la tecnologie e volata e sembra che siano passati secoli forse sarà proprio questo passo in avanti così veloce che non ci ha dato il tempo di adeguarci e quindi sfruttare in maniera intelligente ciò che hanno inventato insomma ci siamo trovati un pò travolti dalla tecnologia...è lei che ci fa da padrone... infondo siamo tutti un pò schiavi....

dell'ultima parte del libro mi sono ritrovata molto quando parla dei primi cellulari e le attese per quella bustina che non arrivava mai... ti ricordi?


:laugh: :laugh: :laugh: :laugh:

Davvero! Ho avuto il mio primo cellulare (Nokia 3310) in terza superiore... ma soprattutto ho passato la mia prima estate lontano dalla mia allora ragazza (oggi moglie) in una cabina telefonica di Grosseto a 50 gradi all'ombra... bei tempi... era il 2002... :laugh: :laugh: :laugh:

Lex tranquillo, sei nella sezione giusta!! :laugh: :laugh: :laugh: ;)

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22/03/2018 17:26 #35438 da lex
Risposta da lex al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
ciao antonella, credo che ormai sia un processo irreversibile, ma poi chi auspica un ritorno alla solidità? Per poi ritornare a lavare i panni a mano? Credo che il pensiero non si debba fermare ai social, la società liquida non puo' ridursi a chattare o parlare in un forum.

antonella ha scritto: Anche per me giudizio positivo, anche se la modalità dell'intervista, può essere più o meno azzeccata, il libro ha stimolato interrogativi, discussioni, approfondimenti. In questa società "liquida" ciò che più necessita è un ritorno alla " solidità". La lettura di Nati Liquidi mi ha invogliato alla lettura di un altro libro di Bauman : "L'arte della vita" , dal quale ho tratto queste righe:
"Alcuni osservatori notano che la metà circa dei beni cruciali per la felicità umana non hanno un prezzo di mercato e non si possono acquistare nei negozi. Quale che sia il contante e il credito di cui disponiamo, non troveremo in un centro commerciale l'amore e l'amicizia, i piaceri della vita familiare, la soddisfazione di prenderci cura dei nostri cari o di aiutare un vicino in difficoltà, l'autostima per un lavoro ben fatto, la gratificazione dell'<<istinto di operosità>> che chiunque possiede, la simpatia e il rispetto dei colleghi di lavoro e delle altre persone con cui abbiamo a che fare; e non potremo ottenere la libertà dalle minacce dell'indifferenza, del disprezzo, delle offese e dell'umiliazione. Inoltre, guadagnare denaro sufficiente per potersi permettere quei beni che si possono trovare solo nei negozi incide molto sul tempo e sulle energie che restano per procurarsi e godersi beni come quelli sopra elencati, che non vengono prodotti per il mercato e non sono in vendita".
Con queste frasi vorrei ringraziare Guido, per l'opportunità che dà a tutti noi, di condividere insieme questa grande avventura!:)

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22/03/2018 17:32 #35439 da lex
Risposta da lex al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ciao VFolgore72, il riferimento al M5S è venuto in mente anche a me, Casaleggio era un visionario e ha saputo dare concretezza a un sogno. Ed è tutto partito da un blog.

VFolgore72 ha scritto: Finito anch'io. Letto anche l'ultimo paragrafo, forse il tema più interessante del libro, ma anche quello più difficile ed ostico, anche per l'uso frequente di termini tecnici ed adatti sopratutto per gli addetti ai lavori, piuttosto che ad un semplice lettore curioso.

Comunque niente di più vero come il web abbia trasformato la nostra società. Confesso che più volte ho pensato alla combinazione con il partito Movimento 5 Stelle, che ha sconvolto il modo d fare politica, il modo di fare comunicazione, il modo di ottenere consenso, facendo ricorso al linguaggio del web (blog, facebook, twitter, sondaggi etc...).

Le relazioni sociali sono state stravolte proprio per l'uso del web, dove l'isolamento sembra l'unica panacea per risolvere i problemi, man mano che affrontiamo i vari problemi, preferendo la comodità e l'anonimato che ci porta il mondo online anziché quello offline.

Ricapitolando, una scelta non facile proporre e leggere questo libro del mese, ciò non toglie che ha donato un sacco di spunti di riflessione e questo, onestamente, bisogna dargli merito.

Un grazie sincero a Guido per la proposta, che mi ha permesso di avere un'infarinatura sulla società liquida, un termine che non poteva essere più azzeccato.

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22/03/2018 17:34 #35440 da lex
Risposta da lex al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ciao pallina, il bullismo è sempre esistito, nelle caserme si chiamava nonnismo. Il web ha fatto solo da cassa da risonanza. Alzi la mano chi non aveva almeno un bullo in classe!

pallina ha scritto: Ho finito il libro... non so bene se definirla una lettura piacevole o meno, ma è andata e tutto sommato in maniera abbastanza fluida (per rimanere in tema di liquidi).
Riguardo il capitolo sul bullismo, io penso che in generale si sia perso il valore della vita e non si possa più parlare solo di bullismo ma di “godimento” davanti alla violenza. Non so se sia dovuto al bombardamento di immagini violente a cui le tv ci sottopongono o all’uso smodato di certi videogiochi, ma sicuramente la situazione sta sfuggendo di mano. L’ultimo caso sentito proprio a pranzo al tg, mi ha lasciato esterrefatta: 3 minorenni bastonano a morte un uomo per rubargli la pistola. Senza parole, non ho idea di come possano essere definiti tali ragazzi e cosa li ha spinti a fare ciò...

Ritornando al libro, Forse l’ultimo capitolo è quello che mi ha preso di più, vuoi perché la sessualità, da sempre concepita come qualcosa da fare in 2, ultimamente sta cambiando.
il web e tutto ciò che ruota intorno ad esso hanno aperto le porte ad un nuovo modo di concepire il sesso: i siti web gratuiti sull’argomento si sprecano, così come le nuove invenzioni che sembrano rendere l’uomo sempre più solo e triste. Penso all’impennata di vendite delle bambole/robot per fare sesso: dal mio punto di vista è la cosa più triste che abbiamo mai inventato. Un qualcosa di bello come il sesso (che sia per una notte o con la persona che si ama) non può essere svilito dalla condivisione con una bambola.
Sicuramente la tecnologia ha aiutato tantissimi rapporti, visto che oggi sempre più spesso per ragioni lavorative ci si ritrova nelle relazioni a distanza, ma nello stesso tempo penso abbiano impoverito tantissimo il rapporto diretto con le persone, riducendo la voglia di avere un contatto visivo e fisico.
Per quanto riguarda la poligamia non lo so, penso che dipenda dai vari individui e non è vero che l’uomo nasce poligamo.




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23/03/2018 15:20 - 23/03/2018 15:39 #35452 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Arrivata al capitolo 3 "Trasformazioni sessuali e amorose" noto che nonostante il titolo si continua a parlare di bullismo e di aggressività anche sul Web, sui social ecc.
"Con i nostri profili sui social network, siamo liberi di bannare gli utenti......" , e non solo, ma insultarli, e di formare un gruppo collettivo contro uno, solo perché non la pensa alla stesso modo. Più uno è convinto di non pagare "dazio" più si scaglia dando la stura alla sua aggressività compressa in altri luoghi offline, (lavoro, famiglia, scuola). E' sempre il solito discorso "l'esportazione della aggressività" fuori dal gruppo che così rimane coeso.
L'esperimento di Zimbardo, citato qui da Leoncini, risaputo da anni e riportato sui manuali di psicologia, sulla scarica elettrica: ha dimostrato che chi è nascosto sotto un cappuccio per somministrare la scarica elettrica preme il pulsante due volte più forte di quelli che hanno il volto scoperto.
Torniamo sempre all'aggressività, alla violenza al bullismo, cioè alla mancanza totale di freni inibitori, quelli che nel sottotitolo del capitolo viene denominata "decadenza dei tabù".
Questo è il vero problema, la madre di tutti i problemi. La mancanza di freni, il senso di onnipotenza, il credere che intanto solo perché non saranno scoperti per quegli atti, allora possono farli.

Quello che Leoncini e Bauman ci propongono nel loro saggio è una riflessione su noi stessi, infondo le cose che leggiamo in queste pagine, le conosciamo benissimo, soltanto che molte ci sembrano innocue, e pensiamo che riguardano solo gli altri. Cosa siamo disposti a fare, ognuno di noi per smorzare i toni?
Per rendere le discussioni online gentili e pacate, prive di attacchi personali, denigratorie e a volte offensive delle scelte altrui?
In non credo che non ci debbano essere i social network, non si debbano far uso dei profili personali su Facebook, io credo però che non bisogna mai smettere di pensare con la propria testa ed aver sempre presente che usando i profili di Facebook, si possano fare delle manipolazioni collettive di dati.
"Ora ci sono due mondi, nettamente distinti uno dall'altro". Quello Online e quello Offline, a noi spetta il compito di dettarci delle regole di comportamento diversi, tracciare confini tra "ciò che andrebbe fatto" e "da ciò da cui ci si dovrebbe astenere"."La rete con un semplice espediente di cancellare ciò che non si desira appaia ha creato uno splendido isolamento".
Non ho ancora finito il capitolo, ma fin ad ora queste sono le cose che mi hanno più fatto riflettere. Penso che questo era lo scopo della lettura di questo mese, farci riflettere. Criticare gli autori e il saggio è sbagliato e se l'ho fatto mi scuso.
Sulle trasformazioni sessuali e amorose, devo ancora rileggere bene e pensare.;) ;) ;)

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 23/03/2018 15:39 da Graziella.

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24/03/2018 17:37 #35463 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Qualche giorno fa ho terminato la lettura di questo libro.
Anche io trovo che la forma e la dimensione del libro non siano adatte per i molti temi trattati.
Le pagine di questo libro non basterebbero a trattare un singolo tema di quelli emersi dal testo. Però se l'obiettivo era quello di buttarli sul tavolo incuriosendo il lettore e invogliandolo all'approfondimento, ci sono riusciti (parlo al plurale anche se nessuno mi toglie dalla testa che mettere il nome di Bauman in copertina sia stata più che altro una trovata commerciale visto l'apporto complessivo di Bauman rispetto a quello di Leoncini... ma lasciamo stare questo aspetto, non vale la pena soffermarsi su questo perché credo che non arricchisca nessuno).

Invece, relativamente all'ultimo capitolo, ho sottolineato questa frase:

"Anziché servire la causa di ampliare la quantità e migliorare la qualità dell'integrazione umana, della reciproca comprensione, cooperazione e solidarietà, il web ha facilitato pratiche di isolamento, separazione, esclusione, inimicizia e conflittualità".

Ecco... adesso pensate a Il Club del Libro e ditemi se ciò che abbiamo creato in quest'"isola felice" TUTTI INSIEME in questi anni non è esattamente l'opposto! E sono fiero che lo sia! Dovremmo esserne fieri tutti! Perché se è vero che nella maggior parte dei casi è avvenuto ciò che affermano gli autori del nostro Libro del Mese, questo non è vero per noi!
Sono altrettanto certo che non saremo l'unica "isola felice" del web. Quindi, quantomeno, avrei inserito nella frase di cui sopra almeno un "nella maggior parte dei casi". Detta così mi sembra che si voglia imputare al web tutti i mali di questo mondo...

Comunque confermo anche io che l'ultimo capitolo del libro è il più interessante, anche perché ricco di molti spunti di riflessione. Ho apprezzato anche gli spunti sul lavoro oggi.

"In termini obbligatoriamente generici la flessibilità lavorativa è in totale dissenso con i giovani di oggi, perché richiede una forte responsabilizzazione: si è passati dal lavoro come mezzo per avere una vita agiata e potersi mantenere, al lavoro come mezzo per trovare un altro lavoro, magari retribuito meglio. E la ricerca della vita agiata attraverso il lavoro, non avendo più un punto di riferimento solido come la stabilità, sta diventando sempre più un miraggio periferico".

Quanto è vero! E quanto ci sarebbe da dire su questo tema! Ricordo che appena laureato, uno dei miei relatori venne a dirmi: complimenti! Adesso cerca un lavoro che ti permetta di crescere in questo settore ma mi raccomando: cambia il più possibile. In questo modo farai molta esperienza, su aspetti anche diversi e soprattutto ogni volta incrementerai il tuo stipendio.
Quel consiglio non lo dimenticherò mai perché mi apparve in totale contrapposizione a quello che avevo visto fare ai miei genitori, ai miei zii, ai miei nonni, ecc. Il posto di lavoro fisso, magari nella grande azienda statale, che ti desse stabilità, non veniva più visto come il bene ma come il male.
Quando ho letto questo passo nel libro, non ho potuto non ripensare a quel consiglio.
E' giusto sapersi accontentare se si è trovato un posto in cui si pensa di stare mediamente bene? Oppure dovremmo essere curiosi all'ennesima potenza e rischiare fino a trovare l'ottimo (che non troveremo mai perché è nella natura umana non accontentarsi mai di nulla)? Dipende anche dai caratteri e dai contesti. Siamo tutti diversi e non c'è una scelta giusta o sbagliata. Entrano in gioco anche le capacità e le propensioni di ciascuno nonché i vantaggi e gli svantaggi che ciascuno di noi vede in un impiego.

In definitiva non so se consiglierei la lettura di questo libro, anche se sono contento di averlo letto con voi perché credo che gli spunti di riflessione siano stati molti e attuali. Probabilmente, volendoli trattare uno ad uno, avremmo materiale di cui parlare per mesi. Ad esempio, qui si è parlato ancora della tematica "bullismo": RECENSIONE DICIANNOVE MINUTI .

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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24/03/2018 19:12 #35466 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ottimo spunto anche quello della stabilità del lavoro, il classico posto fisso che in effetti al giorno d'oggi sembra davvero un miraggio.

Io essendo classe '70 sono nato nell'ottica del posto fisso, anche se all'interno dove lavoro, mi ha permesso di diversificare le mansioni, sopratutto con il passare degli anni e le inevitabili mutazioni che ha coinvolto il mondo del lavoro. Insomma la stabilità della professione, non riguarda solo il mondo esterno (cioè colui che è in cerca del lavoro o lo cambia per ottenere maggiore soddisfazione personale), ma anche nel mondo interno (ovverosia l'obbligatorieta' di cambiare le mansioni all'interno dello stesso posto di lavoro, portando spesso ad aggiornamenti professionali per essere al passo con i tempi).

”NON RINNEGARE, NON RESTAURARE”

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Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

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