Che pizza, uno non può stare assente dal forum qualche giorno che qua scrivete libri interi
Dopo averli recuperati tutti, non possoc he concordare con Erica: Nati liquidi non sarà un gran libro (anche io non riesco a capire bene quale dovrebbe essere il pubblico adatto a cui è rivolto), ma di certo ci ha dato unóttima possibilità per conoscerci meglio e in questo senso si sta rivelando un ottimo libro del mese!
Io non ho tatuaggi, non ne ho mai avuti e non me ne farò mai, visto che mi fa
senso solamente l´idea. Non ho paura degli aghi, ma non so, non riesco a pensare di fare cambiamenti significativi sul mio corpo: ho i buchi alle orecchie da quando ho circa un anno, rigorosamente uno per orecchio, e mai pensato a fare altri piercing; mai tinto i capelli, neanche una meches o per feste; indosso gli stessi orecchini di perle da 10 anni tutti i giorni, ho una catenina d´oro che levo solo per fare radiografie e risonanze magnetiche, e basta, niente anelli, poco trucco, niente smalto. Sì, molto noioso, ma l´idea di
uindossare (nell´accezione più ampia che ne dà Ariel) qualcosa che modifichi il mio corpo mi farebbe sentire a disagio.
Questo non vuol dire però che abbia pregiudizi su chi ha tatuaggi, anzi, dopo aver letto i vostri commenti sono decisamente affascinata dal significato che possono assumere e dai diversi motivi che ci possono essere dietro. Non ho mai capito molto il tatuarsi l´iniziale di un proprio caro, visto che se quella persona è importante per noi, di solito lo si capisce subito quando parliamo, senza bisogno di dimostrarne l´ímportanza tatuandocelo addosso. Però posso capire il vostro pensiero nel dire che in un tatuaggio si voglia esprimere un qualcosa che ci rappresenti e che esprima, appunto, la nostra
individualità. Dopo Bauman e i vostri commenti trovo che i tatuaggi rappresentino un caso particolare: sono associati all´essere espressione di una moda, e quindi di omologazione, ma la loro essenza, il loro significato è la ricerca di individualità. Leggendo Bauman avevo colto solo l´aspetto omologante di essi, dopo aver letto i vostri commenti mi appare invece molto più evidente il significato di voler esprimere un qualcosa che ci contraddistingue dagli altri e che permetta di esprimere un lato di noi. Anche perchè, come ha accennato anche Ariel, un tatuaggio è una scelta permanente, cosa che contraddice la definizione di temporaneità propria della moda.
Penso infine anche io che i tatuaggi rappresentino una forma d´arte. Ma ci sono tante forme d´arte e non tutte devono piacere, e direi che è una forma d´arte che non fa per me
Grazie antonella per aver postato il video, credo sia un´óttima possibilità per conoscere l´autore e non capisco in che senso dovrebbe essere un forma di analfabetismo digitale: allora bisognerebbe rimanere a casa a laggere invece di partecipare a conferenze, andare a teatro o partecipare a qualsiasi evento culturale la cui registrazione poi verrà messa online? Credo che l´analfabetismo digitale, fenomeno di cui sono consapevole e che a causa del mio totale disinteresse e scettismo per la tecnologia porta persone come me ad essere ritenute analfabete (quindi analfabetismo non come conseguenza della digitalizzazione, quanto invece analfabetismo riguardo al tema della digitaliazzazione), riguardi altri aspetti e non la diffusione di cultura come in questo caso