Martedì, 04 Novembre 2025

Marzo 2018 - Nati liquidi

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10/03/2018 13:40 #35164 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Molto interessante questo approfondimento Graziella. Grazie! Avendo fatto un istituto tecnico e proseguito gli studi con ingegneria, non ho conoscenze di sociologia, filosofia, ecc. Per questo motivo probabilmente mi affascinano cose che molti altri ritengono banali o semplicemente sentite e risentite. Nello specifico mi "affascina" la tematica che hai introdotto all'inizio del tuo post. In teoria la presenza di nostri simili accanto a noi in condizioni come quelle dell'omicidio di cui parli, dovrebbero darci ancor più la forza di intervenire. La forza del gruppo! Quella ad esempio che contraddistingue i branchi di lupi, che intervengono uniti per il bene del branco. L'uomo invece agisce da solo o addirittura non agisce pensando/sperando che lo farà qualcun altro. Qual è la ragione di questo comportamento?
Procedo anche io con il capitolo sul bullismo.

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10/03/2018 16:34 #35165 da pallina
Risposta da pallina al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ciao a tutti! Ho impiegato quasi un'ora a leggere tutti i vostri commenti, ma ce l'ho fatta :)
Dunque, ammetto che la lettura non mi sta piacendo più di tanto e se non fosse stata scelta come libro del mese, dubito fortemente che l'avrei mai inserita tra i libri da leggere: ma il bello di un club del libro penso sia anche questo, cercare di superare i propri limiti. Ci riuscirò? Non ne sono ancora certa.... Ho finito il primo capitolo e devo iniziare quello sul bullismo e da questo dipenderà, molto probabilmente, la mia scelta se procedere o meno con la lettura.
Onestamente non mi piace per nulla chi scrive in maniera così ostica, con un linguaggio solo per "addetti ai lavori" e citazioni che lasciano il tempo che trovano per chi non conosce queste materie. Ho studiato filosofia al liceo ma lì si fermano le mie conoscenze in materia, per cui faccio una certa fatica a seguire i concetti esposti dai due avendo tra l'altro l'impressione (sarà una certezza visto che in tanti l'abbiamo avuta?) che manchino pezzi di discussione. L'impressione che ho avuto del primo capitolo è che loro facciano di tutta l'erba un fascio, che sei A o B a seconda del tuo comportamento, della tua voglia di omologarti o meno alla moda. Mi aspettavo che provassero a capire le generazioni dei nati liquidi, invece sembrano quasi stigmatizzarle perchè non si comportano come i loro nonni, adducendo la voglia di tatuarsi o rifarsi esteticamente a pure mode. Non ho tatuaggi perchè non ho mai trovato il coraggio di farne uno e di avere qualcosa di permanente sulla mia pelle, ma ho accompagnato mia sorella lo scorso Natale e lei sicuramente non l'ha fatto per moda... Anche il rifarsi esteticamente: ci sono persone che ne sentono il bisogno per imparare ad accettarsi e stare bene con se stesse. L'estetica è qualcosa che ha sempre avuto un peso enorme nella società e a mio avviso, in questi ultimi anni, si sta forse assistendo ad un movimento contro corrente, in cui finalmente si cerca di dare valore alla persona così come si presenta, senza doverla uniformare ad un canone.
Detto ciò, proseguo nella mia lettura sperando in una svolta: alla prossima puntata!

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12/03/2018 12:57 #35188 da Manu03
Risposta da Manu03 al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ciao a tutti!
Scusatemi, ma devo ancora abituarmi ai vostri ritmi.... Se non loggo per più di una settimana poi devo recuperare tutte le discussioni :'(

Sono riuscita finalmente a terminare il libro.
Ammetto che nella vita mi occupo di medicina, quindi la sociologia non è proprio il mio campo, ma ho trovato questo libro un po incompleto.
La sensazione che mi ha lasciato addosso è quelle di finire con più domande che risposte.
Inizialmente ho attribuito questa percezione alla mia "non dimistichezza" con l'argomento, ma leggendo anche i vostri commenti ho capito di non essere l'unica.
Gli argomenti trattati sono sicuramente attualissimi, ma le argomentazioni le ho trovate un pò viziate, come se le tematiche venissero affrontate a senso unico, solo dal punto di vista soggettivo dell'autore, e non realmente oggettivabile.

1)Cosa penso dei tatuaggi:
Io non ho tatuaggi, per ora. Mi piacciono molto e ho in programma di farmene uno al raggiungimento di un importante traguardo personale. Trovo i tatuaggi delle forme d'arte, una diversa forma d'espressione e, per alcuni versi, attribuisco loro il ruolo sociale di "appartenenza al gruppo". Anche Bauman cita le antiche tradizioni africane della "scarificazione" come rito di elevazione sociale e maturità.
E' probabile che in questo preciso periodo storico si ricerchi entrambe le cose: la necessità di sentirsi parte di qualcosa di più ampio, ma anche l'espressione individuale, la "memoria sulla pelle".
L'accomunarsi senza l'uniformarsi, in sostanza.
Non la vedo, quindi, come una moda, bensì come un movimento il cui comune denominatore è la completa presa di coscienza del proprio corpo, il quale diventa esso stesso un mezzo di espressione individuale, una tela su cui scrivere e disegnare ciò che si desidera.
Si sdogana la sacralità a favore della libertà di espressione.

Nel libro si parla anche di chirurgia estetica. Anche a questo proposito non mi trovo completamente d'accordo.
Gli autori ritengono l'uso della chirurgia estetica e plastica come una moda o una mezzo di identificazione di classe abbiente.
Ma perché non vederla, anche in questo caso, come la possibilità di utilizzare la medicina e la chirurgia come un mezzo per raggiungere il benessere psico-fisico?
Pensiamo ai malati oncologici, ai grandi ustionati, ma anche ai transgender. Sono solo degli esempi limite, me ne rendo conto, ma il concetto è che se io non mi sento a mio agio nel mio corpo e la chirurgia mi permette di stare meglio, perché non dovrei sfruttarla?
Perché si deve sempre porre il problema sul dualismo: lo sto facendo per me stesso o lo sto facendo per la società?

2)Argomento bullismo. Probabilmente è l'unico capitolo sul quale sono d'accordo, anche se l'ho trovato troppo riduttivo. Un argomento cosi delicato meritava una trattazione a parte, anche se conforme al filo conduttore di sottofondo di tutto il libro: l'omologazione e l'emulazione.
Per il resto mi trovo completamente d'accordo con l'analisi di Graziella sulla questione.

3)Ultimo capitolo: Decadenza dei tabù.
Non sono riuscita completamente a capire se il concetto di "femminismo" venisse trattato come una forma di decadenza o come una reale rivoluzione positiva nella società.
Si parla di "valori" e "condizioni" che si auspica/ci si attende, al conseguimento della parità per le donne.
Tratta il femminismo come una forma di rivalsa (parla infatti di "Chance di prevalere"), che dovrà venir misurata ("quello in cui alle donne VADA CONSENTITO svolgere funzioni che finora sono state riservate agli uomini").

Mi trovo invece d'accordo sul concetto si e-commerce sentimentale: si stanno gradualmente perdendo le piccolezze che rendono i rapporti interpersonali, di qualsiasi natura essi siano!, unici e arricchenti.
Si da per scontata la presenza social con la presenza fisica.
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13/03/2018 20:02 #35223 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ciao Manu! Grazie per il tuo contributo!

Sono d'accordo con te relativamente alla chirurgia estetica. Secondo me è giusto che gli autori abbiano citato l'aspetto moda ed identificazione della classe abbiente. Meno giusto che non abbiano fatto riferimento alla chirurgia estetica in altri termini. I dati statistici in loro possesso potrebbero aver evidenziato una preponderanza del primo tipo di chirurgia estetica (quella alla quale si ricorre per moda) rispetto agli altri casi di utilizzo... ma ciò non vuol dire il resto non esista. Quindi almeno andava citato.

Circa il bullismo (ho terminato il capitolo domenica) anche io ho avuto la sensazione che non sia stato trattato a fondo. L'argomento poteva essere "sviscerato" in vari modi.
La situazione nelle scuole ad esempio. Si "impara" ad essere bulli sin da giovani ormai.
Qualche post fa avevo fatto riferimento ad un gioco di calcio, FIFA 18, e al fatto che vi avevano incluso la possibilità di tatuare i propri giocatori (indice che comunque l'effetto moda relativamente ai tatuaggi esiste ed è un effetto che attecchisce soprattutto sui più giovani).
Faccio un esempio analogo relativamente al bullismo. Questa volta vi parlo di un altro gioco, GTA (Grand Theft Auto). Per guadagnare soldi e farsi una reputazione all'interno della città in cui si svolge il gioco, il protagonista assiste e si rende complice di conflitti con criminali e gang rivali, portando a compimento le missioni che gli vengono assegnate. Grand Theft Auto è una delle saghe videoludiche più famose e vendute di tutti i tempi: ha venduto complessivamente più di 250 milioni di copie,[1] il che la rende la quarta serie di videogiochi più venduta, dietro a Mario, Pokémon e Tetris.
Questo è un gioco che viene messo nelle mani degli adolescenti. Vi sembra normale permettere la diffusione di una cosa del genere? E' sufficiente apporre la famosa etichetta PEGI con l'indicazione dell'età sotto la quale è meglio non far giocare? Secondo me no... Ancora una volta: non voglio fare il bacchettone. Ma quello che si dice nel capitolo del bullismo è vero. Sottoposti quotidianamente a violenza (bombardamento mediatico: giornali, tv, social, giochi, ecc.), rischiamo di veder diventare la violenza un qualcosa di normale. Di assuefarci ad essa. E di non scandalizzarci neanche più di fronte ad essa.

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13/03/2018 23:30 #35227 da Filippo
Risposta da Filippo al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ciao a tutti,
ho letto interamente il libro del mese. Lo avevo scelto con entusiasmo, perché, in passato, mi sono imbattuto in alcune interviste rilasciate da Bauman e ho apprezzato le sue analisi sociologiche e la sua teoria della "società liquida" . Ma questo libro mi ha deluso, probabilmente per la sua forma epistolare, nel quale, per di più, alle considerazioni avanzate da Leoncini, Bauman risponde in maniera concisa. Molti gli argomenti importanti: tatuaggi, chirurgia estetica, bullismo e sesso al tempo del web; trattati però, a mio avviso, in modo superficiale.
Riguardo ai tatuaggi, non ne ho e non mi piacciono. Non ritengo che i giovani con i tatuaggi intendano dimostrare che quel simbolo rappresenti un impegno serio e duraturo, perché nella società liquida abbiamo visto come si sfugge dagli impegni duraturi. Dunque, secondo me si tratta solo di una moda, infatti sta prendendo piede un nuovo business, quello del laser per cancellare i tatuaggi. Anche i nostri autori giungono a parlare della "moda", a tal proposito, sono del parere che questa abbia la funzione di dimostrare in chi la ostenta l'appartenenza ad un determinato ceto sociale, deputato a questa funzione una volta era l'abito griffato, adesso lo sono i tatuaggi o la chirurgia estetica.
Riguardo al web sono d'accordo con l'analisi fatta dagli autori, esso aveva suscitato speranze democratiche, invece ci ha resi tutti dei piccoli dittatori che "banniamo" o togliamo "l'amicizia" a chi non ci sta bene. Dunque, anche il web ha rivelato presto la sua forma ambigua.
Anche rispetto alla sfera sessuale e sentimentale emerge quella che possiamo definire liquidità della sfera affettiva.
Ed è solo alla fine del libro, che si fa accenno alla precarietà del lavoro come causa di questa perenne instabilità.
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14/03/2018 13:00 #35234 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
@ Guido
riguardo al gioco GTA non si potrebbe scrivere all'associazione dei genitori e vedere cosa si può fare oltre all'etichetta PEGI che non basta? Inoltre ci sono altre associazioni sui giochi da consultare, se riesco mi informo. Non esiste un ministero della cultura o che ne so, che dovrebbe vigilare su cosa viene propinato ai giovani?
Tutto vero quello che dici sulla violenza che si impara, è sempre stato così, purtroppo.
@ Francesco
concordo su tutto quello che dici, sui tatuaggi ho da aggiungere che non sono d'accordo, con quelli che li definiscono "opere d'arte", sono semplicemente dei bei disegni ben copiati e riportati su pelle.
Mi sono abituata da anni ai tatuaggi sugli altri, visti a iosa sulla pelle esposta in pescina, che non mi fanno nessun effetto, se uno se li vuole fare ed è felice, tanto meglio per lui.
La storia dei social sui web è veramente allarmante, girano dei gruppi di persone unite dallo stesso "credo" e tutti gli altri che non la pensano come loro sono da denigrare. Questa cosa è veramente orribile, appena qualcuno non è d'accordo scatta l'anatema, fatta di parolacce eccetera. Non partecipo a questa cosa e mi dà fastidio particolarmente quando sento alzare i toni della polemica ovunque sia.:) :) :dry: :dry:

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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14/03/2018 13:59 #35237 da aleinviaggio
Risposta da aleinviaggio al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
ho visto un paio di volte il figlio di un'amica giocare a GTA e mi ha abbastanza traumatizzata, in effetti. non sono mai stata una grandissima appassionata di videogiochi, e, oltre al fatto che è totalmente basato sulla violenza, non capisco proprio cosa ci sia di così attraente in GTA. boh, mi sa che sto invecchiando :( :unsure:

per quanto riguarda l'ultimo capitolo, oltre alle cose che avete già evidenziato, vorrei sottolineare questo concetto: "Whatsapp, Telegram, Snapchat, Messenger hanno questa grande funzione: accorciano i nostri tempi, ci fanno arrivare con molta più rapidità al target desiderato". mi sembra un'ottima definizione del perché questi strumenti siano così apprezzati e diffusi. nel mondo in cui viviamo e che stiamo costruendo, è essenziale avere la consapevolezza che possiamo sempre più facilmente e rapidamente accorciare le distanze. oggi io posso comunicare quotidianamente via Whatsapp con i professori delle scuole americane e canadesi con cui lavoro; per 4 anni ho avuto una relazione con un ragazzo che viveva a 3500 km da casa mia (tranquilli, ci incontravamo una volta al mese). sarebbe stato possibile senza queste nuove tecnologie? probabilmente sì. sarebbe stato ugualmente soddisfacente? chissà.

interessante anche la relazione tra sicurezza e libertà evidenziata da Bauman: "ci sono due valori altrettanto importanti, anzi indispensabiil, per una vita degna, gratificante e dignitosa: sicurezza e libertà. Ma la loro conciliazione, fruizione di ciascuno in misura soddisfacente e sincrona, è ardua e faticosa. Non è possibile aumentare la propria sicurezza senza decurtare la propria libertà, né aumentare la propria libertà senza cedere un po' della propria sicurezza".

"Leggere bei libri ti toglie per sempre il piacere di leggere quelli brutti" - La società letteraria di Guernsey, Mary Ann Shaffer
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14/03/2018 15:44 #35239 da SARA1984
Risposta da SARA1984 al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
ai miei tempi (e non sono così vecchia 1984) il gioco più bello di tutti era mario bros ho visto anche io GTA a casa di un mio cugino ce tralaltro ci faceva giocare il figlio piccolo e devo dire che mi ha completamente disgustata

per i tatuaggi non ho nulla da dire ogni uno è libero di esprimersi come vuole

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14/03/2018 20:47 #35246 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Meno male non sono l'unico a pensarla così su GTA... anche io talvolta credo di essere già troppo vecchio (Sara anche io classe 1984) :cheer: Ma come sono cambiate le cose rispetto a quando eravamo adolescenti noi...

Relativamente a Whatsapp/Telegram ecc., è vero che accorciano le distanze. Quello Ale è sicuramente un vantaggio di tali tecnologie.

Lo svantaggio però è che snaturano e minimizzano al massimo il dialogo tra le persone. Quindi direi che andrebbero utilizzate con cautela e soprattutto per ciò che sono state create. Messaggi flash.

La tecnologia è come un coltello: la puoi usare per tagliarci una bella bistecca alla fiorentina e godere come un riccino, oppure lo puoi utilizzare per fare del male. Meglio la bistecca, assicurato! :laugh: ;) :woohoo: :woohoo:

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  • Neonato
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15/03/2018 00:59 #35248 da lex
Risposta da lex al topic Marzo 2018 - Nati liquidi
Ciao a tutti, mi sono appena iscritta a questo Club per Lettori e non vedo l'ora di tuffarmi nella lettura del libro del mese "nati liquidi". L'abstract è interessante. Vorrei capire come si fa a votare la scelta del libro del mese di aprile. Grazie

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Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

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Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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