Martedì, 04 Novembre 2025

Gennaio 2021 - La canzone di Achille

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15/01/2021 23:47 #49481 da hallerina37
Risposta da hallerina37 al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille
Ho finito di leggere il libro da qualche giorno e posso affermare che nel complesso mi è piaciuto.
Riprendo il mio pensiero iniziale e dico che la narrazione è sempre risultata veloce e scorrevole.
Mi unisco al coro di chi lo pensa come libro adatto per l' avvicinamento alla mitologia.
Parlando dei personaggi non mi è piaciuto come la Miller ha descritto Patroclo e Achille come singoli, ma ho trovato piacevole la descrizione del loro rapporto.
Grazie davvero a tutti per i commenti che sono serviti come note a margine e che mi hanno fatto conoscere tante cose nuove.

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16/01/2021 17:05 - 16/01/2021 17:05 #49488 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille
Mi sorprende come di fronte al fato, nemmeno le divinità possono mutare le sorti. Il tentativo di cambiare il destino di Achille è tutta fatica sprecata. Il fato si dimostra inesorabile quanto ineluttabile. Ma come mai? Nemmeno il dio degli dei può influire sul destino?

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Ultima Modifica 16/01/2021 17:05 da VFolgore72.

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17/01/2021 08:38 #49515 da Francis
Risposta da Francis al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille
Che ne dite del dilemma filosofico alla base del concetto che nessuno è più importante di un altro? Nemmeno Achille?
Nel capitolo 27 c'è un flashbach alla grotta rosa di Chirone, sul monte Pelio, dove Achille e Patroclo hanno trascorso un'adolescenza tanto spensierata e splendente. Achille si interroga su un discorso che ha fatto Chirone: la "nazioni" sono un'invenzione sciocca dell'uomo, perché nessun uomo vale più di un altro. "E se fosse mio amico? O mio fratello?", chiede Achille.
Questa è la questione filosofica a cui due ragazzi quattordicenni nel flashback e due giovani trentenni a Troia non sanno rispondere.
Trovo affascinante questo dilemma filosofico e lo riscontro alla base di tanti libri e film che mi capita di leggere e vedere.
Mi è venuta in mente, durante la lettura, una scena del telefilm The good place dove si inscena il famoso dilemma del treno: chi salvi? Un amico o cinque sconosciuti?
Il Patroclo adulto risolve la questione dicendo: "ogni scelta è sbagliata". Ok, ma nell'atto pratico che fai? Stai fermo a guardare il treno? E poi nel romanzo non mi pare che lui sia rimasto fermo a guardare... Ha scelto Briseide... Tanto ogni scelta era quella sbagliata. Allora non era meglio non rovinare il rapporto con Achille?
Difficile... Che ne dite?

...in medio stat virtus...
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17/01/2021 09:04 - 17/01/2021 09:05 #49516 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille

Francis ha scritto: Che ne dite del dilemma filosofico alla base del concetto che nessuno è più importante di un altro? Nemmeno Achille?
Nel capitolo 27 c'è un flashbach alla grotta rosa di Chirone, sul monte Pelio, dove Achille e Patroclo hanno trascorso un'adolescenza tanto spensierata e splendente. Achille si interroga su un discorso che ha fatto Chirone: la "nazioni" sono un'invenzione sciocca dell'uomo, perché nessun uomo vale più di un altro. "E se fosse mio amico? O mio fratello?", chiede Achille.
Questa è la questione filosofica a cui due ragazzi quattordicenni nel flashback e due giovani trentenni a Troia non sanno rispondere.
Trovo affascinante questo dilemma filosofico e lo riscontro alla base di tanti libri e film che mi capita di leggere e vedere.
Mi è venuta in mente, durante la lettura, una scena del telefilm The good place dove si inscena il famoso dilemma del treno: chi salvi? Un amico o cinque sconosciuti?
Il Patroclo adulto risolve la questione dicendo: "ogni scelta è sbagliata". Ok, ma nell'atto pratico che fai? Stai fermo a guardare il treno? E poi nel romanzo non mi pare che lui sia rimasto fermo a guardare... Ha scelto Briseide... Tanto ogni scelta era quella sbagliata. Allora non era meglio non rovinare il rapporto con Achille?
Difficile... Che ne dite?


Francis! :woohoo: Forse ad ottobre non eri tornato ancora da queste parti, ma direi che di questo dilemma abbiamo parlato approfonditamente l'anno scorso leggendo "Uccideresti l'uomo grasso? Il dilemma etico del male minore" . :)
Attualmente è il terzo Libro del Mese più discusso dalla nascita del Club del Libro. Ti consiglio di recuperarne la lettura se ti interessa il dilemma del treno ;)
Nel topic per la scelta del Libro del Mese di ottobre trovi proprio lo spezzone del telefilm di cui parli, con il quale invogliavo la Community a scegliere di leggere quel saggio ;)

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
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17/01/2021 11:57 - 17/01/2021 11:57 #49521 da porthosearamis
Risposta da porthosearamis al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille

Mi sorprende come di fronte al fato, nemmeno le divinità possono mutare le sorti. Il tentativo di cambiare il destino di Achille è tutta fatica sprecata. Il fato si dimostra inesorabile quanto ineluttabile. Ma come mai? Nemmeno il dio degli dei può influire sul destino?


Assolutamente no. Gli dei possono intervenire nella vita degli uomini (in molte occasioni sottraggono alla morte uno dei loro protetti) ma, in ogni caso, non possono sottrarsi o sottrarre al destino, che viene pesato da Zeus sulla sua bilancia d'oro. Io ricordo due occasioni nell'Iliade in cui Zeus pesa il destino degli uomini: nel primo pesa il destino di Achei e Troiani e il destino più pesante-funesto è quello degli Achei, che perderanno la battaglia; nel secondo il destino più pesante è quello di Ettore che viene ucciso da Achille.

Diverso dovrebbe essere il fato: il filo della vita custodito dalle Moire. Anche in questo caso, nemmeno gli dei possono nulla.

Achille si interroga su un discorso che ha fatto Chirone: la "nazioni" sono un'invenzione sciocca dell'uomo, perché nessun uomo vale più di un altro. "E se fosse mio amico? O mio fratello?", chiede Achille.



Io trovo interessante anche fare un parallelo con altre culture arcaiche: alcuni leggono l'episodio biblico delle Torre di Babele, come una scelta di Dio: l'uomo parlava un'unica lingua, era un solo popolo, ma il piano di Dio era che l'uomo popolasse la Terra con numerose nazioni.
Ultima Modifica 17/01/2021 11:57 da porthosearamis.
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17/01/2021 12:52 #49525 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille

guidocx84 ha scritto: ... ma direi che di questo dilemma abbiamo parlato approfonditamente l'anno scorso leggendo "Uccideresti l'uomo grasso? Il dilemma etico del male minore" . :)

E chi lo dimentica!!! :unsure:

Mi ha fatto passare notti insonni.

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17/01/2021 13:33 #49533 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille
Invogliata dai vostri commenti, soprattutto dagli approfondimenti di Francis, ho iniziato anch'io a leggere il libro del mese e sono circa a metà.
Non so dire se mi piace o meno, lo sto leggendo volentieri perché lo trovo scorrevole ma trovo che la parte mitologica perda un po' della sua forza romanzando le vicende e i protagonisti.
Patroclo è stato definito da uno di voi una groupie e direi che il paragone regge bene :D riguardo la storia sentimentale mi sembra a volte che scada troppo sul "rosa" e che l'autrice voglia togliersi dei pruriti....per esempio la scena tra Patroclo e Deidamia era proprio necessaria? Non sono un'esperta di mitologia ma non credo ci fosse nell'Iliade, cosa dite?
Achille non mi è mai stato particolarmente simpatico e tutto sommato il libro non contribuisce a renderlo migliore, lo trovo un personaggio pieno di contraddizioni.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Chirone, un visione di luce e saggezza in mezzo alla barbarie di uomini (e dei).
Comunque sono contenta di questa lettura e anche del fatto che torno a leggere un libro del mese dopo tanto tempo. :)

"Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato" (Il signore degli anelli - Tolkien)
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17/01/2021 21:56 #49573 da Erszebet
Risposta da Erszebet al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille
Ho finito da qualche giorno il libro del mese ed è la prima volta che metto per iscritto ciò che mi ha donato la lettura di un libro. Così come è la prima volta che leggo un libro in cui la mitologia viene romanzata e devo dire che mi è piaciuto abbastanza (visti i vostri commenti comprerò anche Circe).
Concordo con quanto ho letto sul forum che i personaggi non sono ben delineati e che si conoscono solo attraverso ciò che fanno e non mediante le descrizioni dell'autrice. Non conoscendola non so se è il suo modo di scrivere oppure semplice “inesperienza” trattandosi del libro di esordio.
Non l'ho trovato, comunque, un difetto in quanto troppe descrizioni mi avrebbero appesantito la lettura che è, al contrario, molto scorrevole.
Certamente non è semplice racchiudere 10 anni in poche pagine.
La storia di amore tra Patroclo e Achille e come la Miller ne ha raccontato l'evoluzione mi ha emozionato.
Non credo si possa parlare di vera e propria sottomissione di Patroclo nei confronti di Achille. Sicuramente i due hanno caratteri molto diversi e Patroclo si porta dietro il proprio bagaglio di genitori anaffettivi che lo hanno reso sicuramente più insicuro. Ma è anche vero che si è innamorato in una età in cui il sentimento è travolgente e impulsivo che lo ha portato a seguire Achille in ogni dove senza pensare alle conseguenze.
Poi entrambi sono cresciuti così come il loro amore e, come in ogni storia, anche Patroclo, ha acquisito maggiore consapevolezza di se stesso ed anche del proprio ruolo all'interno della coppia, tanto che apporta in essa ciò che manca all'altro.
Straziante e interessante, poi, è il racconto degli ultimi giorni di Achille, nonostante il vuoto dentro per la perdita di Patroclo emerge sempre l'istinto di sopravvivenza che lo porta a continuare a combattere.
Come prima esperienza di lettura condivisa è stata ottima. Grazie
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18/01/2021 09:26 #49579 da nautilus
Risposta da nautilus al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille
Ho superato da poco la metà del libro e ho notato che mentre prima Patroclo parlava in prima persona, partito per la guerra insieme ad Achille, ha iniziato a parlare in prima persona plurale. Usa sempre il NOI, nonostante in realtà lui non compia alcuna azione se non seguire Achille. Questo un po' mi ha sconcertato, è come se Patroclo si fosse "appiattito" completamente, non esiste più una sua vita se non in funzione di Achille.
Sono curiosa di vedere come procede, se ad un certo punto Patroclo risplenderà di luce propria.

MEMENTO AUDERE SEMPER
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18/01/2021 15:01 #49589 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic Gennaio 2021 - La canzone di Achille
Io questo NOI non lo vedrei in senso diminutivo. Lo vedo invece come una coppia unita che appoggia in bene ed in male ogni loro scelta, come se fosse un tutt’uno. Come dovrebbe essere ogni coppia.

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