Martedì, 04 Novembre 2025

TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

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21/01/2022 09:53 #57177 da nicoletta
Risposta da nicoletta al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

silviArki post=57165 userid=6944Mi rendo conto sempre più che l'unica che considera Karenin egoista ed egocentrico sono io 

Lo penso anche io :) .. e per ora il loro mi sembra solo un matrimonio di convenienza

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21/01/2022 12:00 - 21/01/2022 12:06 #57180 da mulaky
Risposta da mulaky al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Premetto che non ho letto tutti i commenti precedenti, ormai aspetto di finire la prima parte e recupero tutto ma voglio dire alcune cose a caldo.

Ho concluso il capitolo 25 della prima parte (occhio che ci sono spoiler).
Fino a ora, non ho trovato nessun personaggio che mi abbia colpito davvero e in positivo. Non sono personaggi piatti, sia chiaro, ma neanche così particolari da avermi lasciato qualcosa, ovviamente metto in conto di aver letto solo 100 pagine contro le 800 del romanzo e quindi, in sostanza, ho letto quasi niente e magari tra un po' cambierò totalmente idea. La cosa che ho riscontrato è che nonostante qualche descrizione fisica fatta da Tolstoj, non riesco proprio a immaginare in carne e ossa i personaggi e questo, per il mio modo di leggere e vivere un libro, non è esattamente una cosa positiva perché è come se non fossero familiari, come se non esistessero... non so spiegarlo meglio, ma è come se fossero distanti e non riuscissi a vederli.

Come dicevo, non mi piace nessun personaggio fino ad ora
Di Stepan ho già detto e non cambio idea, ma tra tutti i personaggi finora incontrati è quello che mi sembra si muova con più coerenza e mi fa sorridere (anche se una buona dose di mazzate gliele darei lo stesso, se fossi la moglie).

Levin se prima non mi aveva colpito, leggendo ho esclamato qualcosa che qui non posso ripetere, per cui dico solo che per me è noioso, esprime i suoi ideali con troppa veemenza e, sempre secondo me, ha una idea irrealistica dell'amore. Sono una persona romantica, ma questo ideale sdolcinato ed etereo che ha, come se Kitty fosse un essere paradisiaco che non tocca terra perché pure la terra è indegna di essere calpestata da tale angelo, a me fa venire il voltastomaco. Sicuramente Levin è moralmente meglio di qualsiasi uomo comparso fino ad ora nel romanzo (non che ci volesse molto), ha dei valori onesti e sinceri, ma Tolstoj l'ha reso troppo perfettino in questo suo senso morale e, insomma, attendo che pure lui abbia qualche macchia per rendermelo più simpatico.

Kitty ha le idee confuse, credo che se la madre non si fosse intromessa, avrebbe potuto accettare la proposta di Levin perché ne era molto contenta (il cuore le scoppiava dalla gioia) e la sua ritrosia, secondo me, era dovuta più che altro all'inesperienza e ai doveri di figlia. Non ti scoppia il cuore per una proposta di matrimonio se non sei innamorata di colui che te la fa, per vanità puoi essere soddisfatta che un uomo te la faccia o anche lusingata, ma certamente questa enorme gioia e felicità non la provi se non ricambi i sentimenti e Tolstoj mi pare sia stato chiarissimo nel farci capire l'enorme gioia di Kitty. Poi, però, la ragazza si è persa e ha fatto lo sbaglio più grande della sua vita per uno come Vronskij .

Vronskij è un piacione patentato, uno a cui importa solo di divertirsi. Non pensa, perché è egoista, che per ottenere ciò che vuole sta illudendo e compromettendo una ragazza. Secondo me ha un ego smisurato visto che è pure contento che Kitty abbia rifiutato Levin perché così "ha vinto", pur sapendo di non avere alcuna intenzione di sposare la ragazza. Capisco che non abbia idea di cosa significhi famiglia per la sua infanzia, ma vive nel suo tempo e nella società, quindi doveva sapere che stare appiccicato a una ragazza significava matrimonio. Rimane folgorato da Anna e per ora non mi esprimo perché non è accaduto altro. Comunque, sostanzialmente su Vronskij la penso come il padre di Kitty, ma da prima che l'uomo parlasse alla moglie (insopportabile) e infatti mi sono stupita di avere dalla mia un altro personaggio

Anche di Anna non ho un parere favorevole. Il primo incontro con Vronskij sul treno mi aveva fatto immaginare una donna diversa, anche in casa Oblonskij avevo avuto questo pensiero, ma poi c'è stato il ballo. In casa Oblonskij non ho apprezzato le sviolinate alla cognata perché molte delle cose che ha detto sul fratello, secondo me, non corrispondono al vero. Capisco che l'abbia fatto con le migliori intenzioni (forse migliori per il fratello) e del resto sono cose che non avrebbero attecchito se non avessero trovato un terreno già fertile in Dolly che, come sappiamo, diceva di voler lasciare il marito ma non ci pensava sul serio perché ancora innamorata. Il problema di questa azione, secondo me, è che Stepan non cambierà modo di fare e mi aspetto che tra breve rifarà le corna alla moglie (si spera che stavolta sia più sveglio e intelligente). Comunque, tornando ad Anna, sempre in casa Oblonskij parla con Kitty e sa che lei e Vronskij se la intendono e dell'imminente matrimonio (che è esclusivamente nella mente dei parenti di Kitty) e ne è contenta. Al ballo, però, ho visto un'altra Anna, una che non è minimamente fredda e distaccata con Vronskij come era in stazione, anzi! La cosa che mi ha lasciato infastidita nel comportamento di Anna è che secondo me ha finto con Kitty perché già le piaceva Vronskij (e allora che senso ha fare la carina se hai già mire sul suo spasimante?). Non sono ancora sicura che ci sia stato un colpo di fulmine per lei, mentre mi sembra sia tale per Vronskij. Anna mi ha dato l'idea di una felice di essere adulata dal più figo della scuola, insomma dal partito migliore e più quotato del ballo, e di risaltare in mezzo a tante altre belle ragazze e anche più giovani. Non le vedo cattiveria, ma un po' di vanità sì. Indubbiamente Vronskij le piace, almeno un po', perché altrimenti non avrebbe accettato e ricambiato sguardi e civetterie, ma un conto è piacere e un conto è esserne innamorata. Mi sembra come quelle donne che non vengono praticamente guardate dal partner e si illuminano quando un tizio a caso, meglio se piacente, rivolge loro un complimento galante. La cosa che mi sento di dire è che, oltre alla parole di Dolly, anche da questa scena si può supporre (pur senza aver ancora conosciuto il marito) che il matrimonio con Karenin non sia felice perché una persona innamorata del proprio partner non civetta e non tradisce (e questo vale anche per Stepan).

Dopo tutto questo papiro di gente che non mi è piaciuta, voglio concludere con il fratello di Levin, Nikolaj. Non mi sono fatta ancora una idea chiara perché su di lui ho letto gli ultimi due capitoli e quindi è troppo poco, ma il suo caratteraccio e l'essere dipinto come uno scapestrato me lo rende già simpatico. Credo che il mio favore sia dovuto al fatto che mi sembra l'unico che non finga di essere meglio di quello che è e, anzi, forse fa pure il contrario... ma vedrò, come dicevo ho letto troppo poco per farmi una idea più completa, al momento sono solo prime sensazioni.

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
Ultima Modifica 21/01/2022 12:06 da mulaky.
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21/01/2022 12:34 #57185 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

mulaky post=57180 userid=3998Premetto che non ho letto tutti i commenti precedenti, ormai aspetto di finire la prima parte e recupero tutto ma voglio dire alcune cose a caldo.

Ho concluso il capitolo 25 della prima parte (occhio che ci sono spoiler).
Fino a ora, non ho trovato nessun personaggio che mi abbia colpito davvero e in positivo. Non sono personaggi piatti, sia chiaro, ma neanche così particolari da avermi lasciato qualcosa, ovviamente metto in conto di aver letto solo 100 pagine contro le 800 del romanzo e quindi, in sostanza, ho letto quasi niente e magari tra un po' cambierò totalmente idea. La cosa che ho riscontrato è che nonostante qualche descrizione fisica fatta da Tolstoj, non riesco proprio a immaginare in carne e ossa i personaggi e questo, per il mio modo di leggere e vivere un libro, non è esattamente una cosa positiva perché è come se non fossero familiari, come se non esistessero... non so spiegarlo meglio, ma è come se fossero distanti e non riuscissi a vederli.

Come dicevo, non mi piace nessun personaggio fino ad ora


Di Stepan ho già detto e non cambio idea, ma tra tutti i personaggi finora incontrati è quello che mi sembra si muova con più coerenza e mi fa sorridere (anche se una buona dose di mazzate gliele darei lo stesso, se fossi la moglie).

Levin se prima non mi aveva colpito, leggendo ho esclamato qualcosa che qui non posso ripetere, per cui dico solo che per me è noioso, esprime i suoi ideali con troppa veemenza e, sempre secondo me, ha una idea irrealistica dell'amore. Sono una persona romantica, ma questo ideale sdolcinato ed etereo che ha, come se Kitty fosse un essere paradisiaco che non tocca terra perché pure la terra è indegna di essere calpestata da tale angelo, a me fa venire il voltastomaco. Sicuramente Levin è moralmente meglio di qualsiasi uomo comparso fino ad ora nel romanzo (non che ci volesse molto), ha dei valori onesti e sinceri, ma Tolstoj l'ha reso troppo perfettino in questo suo senso morale e, insomma, attendo che pure lui abbia qualche macchia per rendermelo più simpatico.

Kitty ha le idee confuse, credo che se la madre non si fosse intromessa, avrebbe potuto accettare la proposta di Levin perché ne era molto contenta (il cuore le scoppiava dalla gioia) e la sua ritrosia, secondo me, era dovuta più che altro all'inesperienza e ai doveri di figlia. Non ti scoppia il cuore per una proposta di matrimonio se non sei innamorata di colui che te la fa, per vanità puoi essere soddisfatta che un uomo te la faccia o anche lusingata, ma certamente questa enorme gioia e felicità non la provi se non ricambi i sentimenti e Tolstoj mi pare sia stato chiarissimo nel farci capire l'enorme gioia di Kitty. Poi, però, la ragazza si è persa e ha fatto lo sbaglio più grande della sua vita per uno come Vronskij .

Vronskij è un piacione patentato, uno a cui importa solo di divertirsi. Non pensa, perché è egoista, che per ottenere ciò che vuole sta illudendo e compromettendo una ragazza. Secondo me ha un ego smisurato visto che è pure contento che Kitty abbia rifiutato Levin perché così "ha vinto", pur sapendo di non avere alcuna intenzione di sposare la ragazza. Capisco che non abbia idea di cosa significhi famiglia per la sua infanzia, ma vive nel suo tempo e nella società, quindi doveva sapere che stare appiccicato a una ragazza significava matrimonio. Rimane folgorato da Anna e per ora non mi esprimo perché non è accaduto altro. Comunque, sostanzialmente su Vronskij la penso come il padre di Kitty, ma da prima che l'uomo parlasse alla moglie (insopportabile) e infatti mi sono stupita di avere dalla mia un altro personaggio

Anche di Anna non ho un parere favorevole. Il primo incontro con Vronskij sul treno mi aveva fatto immaginare una donna diversa, anche in casa Oblonskij avevo avuto questo pensiero, ma poi c'è stato il ballo. In casa Oblonskij non ho apprezzato le sviolinate alla cognata perché molte delle cose che ha detto sul fratello, secondo me, non corrispondono al vero. Capisco che l'abbia fatto con le migliori intenzioni (forse migliori per il fratello) e del resto sono cose che non avrebbero attecchito se non avessero trovato un terreno già fertile in Dolly che, come sappiamo, diceva di voler lasciare il marito ma non ci pensava sul serio perché ancora innamorata. Il problema di questa azione, secondo me, è che Stepan non cambierà modo di fare e mi aspetto che tra breve rifarà le corna alla moglie (si spera che stavolta sia più sveglio e intelligente). Comunque, tornando ad Anna, sempre in casa Oblonskij parla con Kitty e sa che lei e Vronskij se la intendono e dell'imminente matrimonio (che è esclusivamente nella mente dei parenti di Kitty) e ne è contenta. Al ballo, però, ho visto un'altra Anna, una che non è minimamente fredda e distaccata con Vronskij come era in stazione, anzi! La cosa che mi ha lasciato infastidita nel comportamento di Anna è che secondo me ha finto con Kitty perché già le piaceva Vronskij (e allora che senso ha fare la carina se hai già mire sul suo spasimante?). Non sono ancora sicura che ci sia stato un colpo di fulmine per lei, mentre mi sembra sia tale per Vronskij. Anna mi ha dato l'idea di una felice di essere adulata dal più figo della scuola, insomma dal partito migliore e più quotato del ballo, e di risaltare in mezzo a tante altre belle ragazze e anche più giovani. Non le vedo cattiveria, ma un po' di vanità sì. Indubbiamente Vronskij le piace, almeno un po', perché altrimenti non avrebbe accettato e ricambiato sguardi e civetterie, ma un conto è piacere e un conto è esserne innamorata. Mi sembra come quelle donne che non vengono praticamente guardate dal partner e si illuminano quando un tizio a caso, meglio se piacente, rivolge loro un complimento galante. La cosa che mi sento di dire è che, oltre alla parole di Dolly, anche da questa scena si può supporre (pur senza aver ancora conosciuto il marito) che il matrimonio con Karenin non sia felice perché una persona innamorata del proprio partner non civetta e non tradisce (e questo vale anche per Stepan).

Dopo tutto questo papiro di gente che non mi è piaciuta, voglio concludere con il fratello di Levin, Nikolaj. Non mi sono fatta ancora una idea chiara perché su di lui ho letto gli ultimi due capitoli e quindi è troppo poco, ma il suo caratteraccio e l'essere dipinto come uno scapestrato me lo rende già simpatico. Credo che il mio favore sia dovuto al fatto che mi sembra l'unico che non finga di essere meglio di quello che è e, anzi, forse fa pure il contrario... ma vedrò, come dicevo ho letto troppo poco per farmi una idea più completa, al momento sono solo prime sensazioni.

Concordiamo sul fatto che Stepan meriterebbe tante mazzate, ma comunque è simpatico. Concordiamo anche sul fatto che Levin sia di una noia mortale (e su questo è in buona compagnia con il marito di Anna, anche se mentre Levin è buono, credo che Karenin sia dotato di una buona dose di cattiveria, ma a lui mi dedicherò a tempo debito).
Non concordiamo totalmente su Vronskij, anche se devo ammettere che ancora mi sfugge, sono in bilico, mi affascina, ma allo stesso tempo mi viene da dire ma ci fa o c'è?
Invece non concordiamo su Anna. Lei è una donna appassionata, vitale, a prescindere da Vronskij. Una passione e vitalità che cerca di frenare, ma non le riesce proprio. Ripeto, a prescindere da Vronskij, credo che comunque il  motore di ogni sua azione sia la passione. Vronskij è rimasto folgorato da Anna e tutto quello che fa dall'incontro con lei è mosso dalla passione per lei, mentre per Anna non credo sia la stessa cosa. Lei ha una vitalità che per troppo tempo è stata repressa, Vronskij è stato solo il pretesto per far emergere quella passionalità che covava dentro e che comunque prima o poi sarebbe esplosa.

MEMENTO AUDERE SEMPER

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21/01/2022 15:12 - 21/01/2022 15:14 #57188 da mulaky
Risposta da mulaky al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Ho finito la prima parte

da Nautilus:
Concordiamo sul fatto che Stepan meriterebbe tante mazzate, ma comunque è simpatico. Concordiamo anche sul fatto che Levin sia di una noia mortale (e su questo è in buona compagnia con il marito di Anna, anche se mentre Levin è buono, credo che Karenin sia dotato di una buona dose di cattiveria, ma a lui mi dedicherò a tempo debito).
Non concordiamo totalmente su Vronskij, anche se devo ammettere che ancora mi sfugge, sono in bilico, mi affascina, ma allo stesso tempo mi viene da dire ma ci fa o c'è?
Invece non concordiamo su Anna. Lei è una donna appassionata, vitale, a prescindere da Vronskij. Una passione e vitalità che cerca di frenare, ma non le riesce proprio. Ripeto, a prescindere da Vronskij, credo che comunque il motore di ogni sua azione sia la passione. Vronskij è rimasto folgorato da Anna e tutto quello che fa dall'incontro con lei è mosso dalla passione per lei, mentre per Anna non credo sia la stessa cosa. Lei ha una vitalità che per troppo tempo è stata repressa, Vronskij è stato solo il pretesto per far emergere quella passionalità che covava dentro e che comunque prima o poi sarebbe esplosa.



Sul marito di Anna ho un'idea molto parziale perché è comparso, "dal vivo" intendo, solo negli ultimissimi capitoli della prima parte. Non so se sia noioso e cattivo, ma sicuramente da quelle tre-quattro frasi che ho letto, me lo figuro come sarcastico (andiamo ben oltre l'ironia), apparentemente quadrato stando ai suoi interessi e schietto (almeno per quanto riguarda il comportamento di Stepan, finalmente qualcuno ha detto che si è comportato male). Ho poco materiale per avere un quadro più completo, ma comunque questo primo impatto non è stato negativo.

Su Vronskij confermo ancora di più quanto ho scritto prima, avendo letto le ultime pagine della prima parte. Ha avuto il colpo di fulmine e ok, le ha pure detto delle belle parole alla stazione (se non fosse che a dirle è stato lui che è quel che è), ma agisce sempre e solo pensando a se stesso, a quello che vuole lui. Cioè si è reso conto che esiste Karenin, va bene che il matrimonio non è d'amore, ma adesso sa per certo che c'è un marito in carne e ossa eppure che fa? Invece di ascoltare questa donna e lasciarla alla sua vita matrimoniale (in sostanza è questo ciò che lei gli ha detto) e quindi non turbarla, torna a casa con l'intenzione di far visita al fratello affinché venga introdotto nei salotti buoni frequentati da Anna. Voi mi direte che quando uno è innamorato non sa che quel che fa oppure che è deciso a conquistarla. D'accordo però, dalle parole finali di Tolstoj, capiamo che Vronskij fa una vita dedito ai piaceri e continua imperterrito, e questa cosa mi pare che cozzi con ciò che farebbe un uomo innamorato. Quindi, non so, diciamo sto iniziando a dubitare della natura del suo colpo di fulmine perché queste ultime due pagine mi fanno più propendere che il suo non sia amore ma semplice eccitazione per l'attraente Anna. Se Kitty era una preda facile perché ingenua e senza esperienza del mondo e si trattava solo di battere Levin (cosa facile sia per le personalità molto diverse, sia per la vicinanza alla ragazza), Anna invece rappresenta una conquista più difficile e quindi più succosa visto che non solo è di un altro, ma ha dei veri legami (il matrimonio) e in più gli scombussola gli ormoni. Non so, forse faccio di Vronskij un uomo peggiore di quello che è, Tolstoj mi ha messo in crisi con quelle due pagine finali e sto pensando male di lui, cioè più male di quello che pensavo già    (oh, ma come mi sta simpatico!)

Per quanto riguarda Anna, sicuramente è più vitale di tutte le donne finora apparse (e anche qui vale lo stesso discorso della qualità morali di Levin, cioè è facile risaltare rispetto agli altri). Concordo anche con l'idea che sia stata in qualche modo ingabbiata (o si sia ingabbiata da sola?) e ora la sua personalità stia iniziando a scalpitare probabilmente perché si è accorta di voler vivere o, forse è più giusto dire, di voler essere la protagonista della sua vita (penso sia importante quello che Tolstoj ci ha detto quando lei leggeva sul treno e voleva essere un personaggio o un altro pur di avere una parte attiva e fare qualcosa). Anna può anche essere un po' vanitosa (nel senso di lusingata dai complimenti di lui, non in senso cattivo) come mi pare, ma certamente dimostra di avere profondità e intelligenza sia quando sa che corde toccare con Dolly, sia perché si rende perfettamente conto di averla fatta grossa al ballo rubando a Kitty le attenzioni di Vronskij. Purtroppo per lei è rimasta colpita da un uomo che al momento ha dimostrato di avere la profondità di una pozzanghera e delle qualità morali molto dubbie, si sta convincendo più e più volte di non esserne rimasta colpita (e il pensarci e il convincersi sono le vie maestre per l'innamoramento) e quindi fiuto guai perché è come se fosse stato scoperchiato il vaso di Pandora e Anna, una volta tornata a casa, non fa che vedere difetti in tutti, pure nel figlio. Niente, oggi sono pessimista, vedo ovunque tragedie

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
Ultima Modifica 21/01/2022 15:14 da mulaky.
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21/01/2022 15:14 - 21/01/2022 15:31 #57189 da Bibi
Risposta da Bibi al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Ciao a tutti, ho finito da un pezzo la Prima Parte ma me la sono presa comoda a commentare..   In compenso ho molto apprezzato la lettura dei vostri commenti e delle vostre sensazioni. 

Non ho messo cose sotto spoiler, quindi se siete sensibili a questi, saltate il mio commento e tornate a leggerlo quando avrete finito la prima parte.

In linea di massima mi trovo d'accordo con la maggior parte di voi. Per ricostruire il mio pensiero mi aiuto con le citazioni così seguo un filo conduttore altrimenti mi perdo, ci sono troppe cose da dire. 

Dunque, prima di ogni cosa mi preme dire che amo il modo in cui Tolstoj scrive raccontando la realtà. Leggo e ci vedo dentro la vita vera: una moglie ferita e offesa che manda il marito infedele a dormire sul divano, un marito che nonostante tutto non sembra poi così tanto provato dalla situazione, l'orribile preferenza di cui parla Giorgia tra un figlio e l'altro, terribile, inaccettabile ma possibissimo nella vita vera e tanti altri piccoli episodi di vita reale e non romanzata. 

Per quanto riguarda Stiva e Dolly, vorrei si facesse una considerazione sul concetto di amore e innamoramento. Tolstoj dice di Stiva: "Non gli rimordeva affatto [...] di non essere più innamorato della moglie" eppure, qualche pagina dopo, sempre di Stiva scrive: "Finché alla moglie aveva solo pensato, Oblonskij era riuscito a mantenere la calma e a sperare che tutto si sarebbe rappezzato [...] Quando, però, ebbe davanti il suo viso prostrato e sofferente, si sentì un groppo in gola e gli occhi si riempirono di lacrime". Questo mi porta a pensare che Stiva non sia altro che la rappresentazione dell'uomo medio: simpatico, qualunquista come dice Francesca, ben voluto da tutti, piacione, amante della vita e dei piacere, e con la moglie bruttarella e sformata da sette gravidanza, che però, nonostante i tradimenti seriali, non pensa minimamente di lasciare. Sono d'accordo con Anna Karenina quando dice "Certi uomini sono infedeli, ma il focolare e la moglie restano sacri, per loro"; non li giustifico, certo, e mi direte "ma un uomo che ama la propria moglie non la tradisce" e io vi rispondo, un uomo forte sì, ma la carne è debole, a tratti debolissima, e l'essere umano è imprevedibile, nonostante tutte le buone intenzioni.
Tra l'altro la storia ci insegna (male) che l'infedeltà dell'uomo è diversa dall'infedeltà della donna, si pensi alle grandi corti, alle favorite, alle donne con cui gli uomini si intrattenevano a causa della moglie incinta per non rischiare di diventare pazzi. Mi viene da dire che l'uomo fedele è una creatura del XX secolo.. è devi essere pure fortunata!     

Per quanto riguarda Levin, di lui ho il ricordo di un personaggio dal cuore puro. Mi colpisce sempre la sua timidezza - che forse lo fa apparire un po' distante - e la considerazioni che ha di se stesso: "Lui invece [...] era solo un proprietario terriero che allevava vacche, sparava ai beccaccini e costruiva rimesse, dunque un mediocre che non aveva combinato nulla e che, secondo i lori canoni, faceva ciò che sempre fa chi a nulla è buono" .
Voglio condividere con voi quello che Tolstoj scrive di Stiva, Levin e Vronskij nei riguardi del matrimonio.
Per Stiva, oltre a trovare il matrimonio un'istituzione obsoleta e da riformare solo perché l'ha letto sul giornale liberista che legge, "la vita coniugale era [...] motivo di ben poche gioie e lo induceva, piuttosto, a mentire e fingere, cosa che per natura gli ripugnava alquanto." 
Per Levin "La concezione del matrimonio non aveva nulla a che spartire con quella di buona parte dei suoi conoscenti, per i quali rappresentava una delle tante incombenze sociali. Per Levin era il passo più importante, dal quel dipendeva ogni speranza in una vita felice." 
Mentre Vronskij "Non lo aveva mai preso in considerazione, il matrimonio. Non solo non amava la vita familiare, ma per un'opinione diffusa nel mondo di scapoli che frequentava, l'immagine della famiglia - e soprattutto del marito - erano per Vronskij qualcosa di estraneo, di ostile e soprattutto ridicolo."

Quindi Levin, da mediocre, è l'unico uomo con dei valori accettabili, uno di quelli che le donne di oggi tendono a cercare con la lanterna e che poi, quando se lo trovano davanti, preferiscono quel Vronskij dalla impenetrabile serenità.   Praticamente una mummia dorata in uniforme e pure con tendenze stalker. 

Come potete immaginare, a una seconda rilettura, Vronskij è un ni. Tralasciamo Kitty, povera vittima, ma mi chiedo, avrebbe aiutato la vedova alla stazione se Anna non avesse avuto pena di lei? Non credo proprio, mi sembra un personaggio abbastanza frivolo, poi magari di fronte a Anna Karenina e alla passione che prova per lei si prenderà le proprie responsabilità.. per adesso mi sembra solo cieco di desiderio, manco di amore.. 

Per quanto riguarda Anna, ci sono tanti riferimenti che mi fanno pensare a lei come a un uccellino in gabbia: la finta felicità della sua casa, l'espressione seria per non dire triste dei suoi occhi, e soprattutto la consapevolezza di sapere che Anna non è la donna che mostra di essere: "E io sono davvero io?". Ecco perché Vronskij fa vacillare tutta la sua realtà, perché probabilmente Vronskij incarna la Anna repressa. Ecco perché, per tentare di tornare alla sua realtà, nel bel mezzo di un discorso, tira fuori il ricordo del figlio e ci si aggrappa con tutte le forze, per tentare di far prevalere la realtà finta che vive a Pietroburgo, con la realtà vera di Mosca in cui vorrebbe vivere. Ecco perché appena sale sul treno per ritornare a Pietroburgo si sente "salva" però non appena arriva a casa la realtà di Mosca prevale su quella di Pietroburgo e il marito, il figlio e persino la contessa Ivanovna sono, improvvisamente, deludenti. 
Non è Vronskij, Vronskij è la scintilla, la chiave che ha Anna per vivere la vita che a Pietroburgo non può vivere.

Ok, credo di aver fatto un minestrone scrivendo di Anna e avrò sicuramente dimenticato qualcosa   però non saprei esprimermi meglio. 
Ultima Modifica 21/01/2022 15:31 da Bibi.
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21/01/2022 15:19 #57190 da Bibi
Risposta da Bibi al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Giorgia abbiamo spaccato il secondo con l'ultimo commento, a farlo a posta non ci riusciva! 
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21/01/2022 16:27 #57195 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
PARTE TERZA CAPOVERSO XXIV
Attenzione: Spoiler!

Si presenta qui l'eterno problema fra lavoratori e proprietario, fra gli interessi della proprietà e quelli dei lavoratori. Tolstoj meditava e lo fece di fare la terra ai contadini, ma anche questo creerà dei problemi.
Attenzione: Spoiler!

Leggendo queste pagine @Mattia potrà incominciare a farsi un'idea del pensiero politico di Tolstoj, che era sicuramente di idee potremmo dire socialiste, tenendo presente che allora, proprio in quegli anni le correnti e le scuole di pensiero socialiste per la liberazione dei contadini e la loro istruzione, erano veramente diverse l'una dall'altra.
CAPOVERSO XXV
Levin turbato dai suoi pensieri va a trovare un amico, altro proprietario terriero, che apprezza moltissimo, come uomo colto e assennato.
Attenzione: Spoiler!

CAPOVERSO XXVI - XXVII - XXVIII
Konstantin Levin arriva a casa di Svijanzskij , l'amico, maresciallo della nobiltà del suo distretto. Più vecchio di Levin di cinque anni è sposato da tempo.
Attenzione: Spoiler!

Le successive pagine del dialogo sono illuminanti e secondo me, da non perdere.
I due personaggi Svijbozskij e Levin sembra che si fondano in un unica persona dentro il nostro autore, e rappresentano nelle loro idee il pensiero tolstojano.
Nel novecento ci sono state altre mirabile persone che hanno ripreso le idee di Tolstoj, sulla pace e sulla non violenza, sull'aiuto reciproco e sulle associazioni cooperativistiche. (Quelle vere, dico io).
Gandhi a ripreso molto delle idee del russo, e più recentemente, negli anni sessanta del novecento, abbiamo Danilo Dolci, sociologo che da Trieste si è trasferito a Partinico in Sicilia per portare lì il suo credo pedagogico, contro la mafia, cioè la costruzione di scuole e di casa per le donne che dovevano imparare un mestiere.
Attivista ella non violenza Dolci (1924 - 1997) riuscì a organizzare una lunga marcia della pace che dalla Sicilia arrivano fino al nord d'Italia.
CAPOVERSO XXIX - XXXI - XXXII
Attenzione: Spoiler!

Qui finisce la PARTE TERZA.
Buona lettura.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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21/01/2022 16:36 - 21/01/2022 16:38 #57196 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Mi ritrovo praticamente in tutto quello che ha scritto Giorgia soprattutto

    La cosa che ho riscontrato è che nonostante qualche descrizione fisica fatta da Tolstoj, non riesco proprio a immaginare in carne e ossa i personaggi e questo, per il mio modo di leggere e vivere un libro, non è esattamente una cosa positiva perché è come se non fossero familiari, come se non esistessero... non so spiegarlo meglio, ma è come se fossero distanti e non riuscissi a vederli.


che era un po´ quello che intendevo io quando ho scritto che tutti i personaggi mi hanno lasciato finora piuttosto indifferente. Ma nei suoi due commenti Giorgia è riuscita a caratterizzarli molto meglio di quel che invece ho letto io nel libro

Secondo me per farsi riuscire simpatici o meno Vronskij & Anna dipende anche un po´ che accezione si dà all´amore. Quella tra loro è secondo me solo una sorta di passione, di desiderio, per quanto riguarda Vronskij fine a se stesso (come avete detto, Anna è una sfida più succusa rispetto a quelle avute finora, e questo fa scattare il suo desiderio di doverla avere), per quanto riguarda Anna come via di uscita da una vita che non la soddisfa (e al posto di Vronskij poteva esserci chiunque). Ma nei primi capitoli della seconda parte, Anna, guardando il marito e ascoltandolo dire che lui la ama, pensa criticandolo che lui non sa cosa sia l´amore, come se invece quello che stanno è successo a lei e Vronskj si. Ma a me per adesso non sembra amore manco quello; come diceva Graziella commenti fa, l´amore dovrebbe essere un sentimento più complesso della semplice passione, fisica o meno. Anche Anna dice che come per vari tipi di intelletto ci sono vari tipi di teste, allo stesso modo per ogni amore c´è un cuore diverso (non ho il libro sotto mano per riportare la citazione, ma era più o meno così), quindi l´amore non è giustamanet eo nero o bianco, non c´è una definizione giusta e unica, dipende dalle situazioni, dalle persone, dai rapporti. Però se quello che tra Anna e Vronskik nelle prime 150 pagine è da definirsi amore, è secondo me dare un´accezione molto svilente e semplicistica a questo sentimento.

    Mi rendo conto sempre più che l'unica che considera Karenin egoista ed egocentrico sono io


Silvia, il mio parere era limitato alla prima parte, dove secondo me ci sono indizi di un matrimonio infelice, che non è debbo debba esser per colpa solo di Karenin, ma Karenin viene solo accennato; l´egocentrismo viene fuori forse negli ultimi due capitoli quando vuole racontare alla moglie di quanto è apprezzato il suo articolo (o legge o quello che era), là mi è risultato un po´ pomposo, ma il personaggio è stato introdotto anche con caratteri positivi, come il fatto che sottolinea più volte come gli fosse pesato mangiare solo e abbia sentito quindi la sua mancanza, o fa il finto geloso che Anna chiede solo del figlio, e cosi via.
Nella seconda parte, direi dal capitolo VIII, il personaggio viene approfondito molto meglio:
Attenzione: Spoiler!


Comunque è sicuramente la parte che mi è piaciuta id piu, dove ho visto ppiù emozione e psicologia nel caratterizzare un personaggio (ad esempio a me il ballo della prima parte e la serata dopo il teatro all inizio della seconda mi sono risultati del tutto indifferenti, zero emozione).
 

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ultima Modifica 21/01/2022 16:38 da bibbagood.
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21/01/2022 17:39 #57199 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

bibbagood post=57196 userid=1044
Secondo me per farsi riuscire simpatici o meno Vronskij & Anna dipende anche un po´ che accezione si dà all´amore. Quella tra loro è secondo me solo una sorta di passione, di desiderio, per quanto riguarda Vronskij fine a se stesso (come avete detto, Anna è una sfida più succusa rispetto a quelle avute finora, e questo fa scattare il suo desiderio di doverla avere), per quanto riguarda Anna come via di uscita da una vita che non la soddisfa (e al posto di Vronskij poteva esserci chiunque). Ma nei primi capitoli della seconda parte, Anna, guardando il marito e ascoltandolo dire che lui la ama, pensa criticandolo che lui non sa cosa sia l´amore, come se invece quello che stanno è successo a lei e Vronskj si. Ma a me per adesso non sembra amore manco quello; come diceva Graziella commenti fa, l´amore dovrebbe essere un sentimento più complesso della semplice passione, fisica o meno. Anche Anna dice che come per vari tipi di intelletto ci sono vari tipi di teste, allo stesso modo per ogni amore c´è un cuore diverso (non ho il libro sotto mano per riportare la citazione, ma era più o meno così), quindi l´amore non è giustamanet eo nero o bianco, non c´è una definizione giusta e unica, dipende dalle situazioni, dalle persone, dai rapporti. Però se quello che tra Anna e Vronskik nelle prime 150 pagine è da definirsi amore, è secondo me dare un´accezione molto svilente e semplicistica a questo sentimento.
 

Congiungendo con la "&" commerciale i nomi di Vronskj e Anna li hai fatti diventare una "ditta". "Vronskij & Anna" associati!

Ebbene ti do una notizia in esclusiva: NON LO SONO. Non aggiungo nient'altro perché significherebbe andare oltre la parte che stiamo leggendo.

E il discorso sull'accezione da dare al termine amore non funziona perché al 99% tutte le storie d'amore tra giovani iniziano per una forte attrazione e/o pulsione erotica. Possiamo quindi condannare questi due ragazzi che incontrandosi sviluppano questa attrazione? Credo di no. Perché sarebbe non riconoscere la naturalezza di quel che sta succedendo tra loro due.

Tutte le storie d'amore però evolvono ed è dall'analisi di questa evoluzione che si capisce cosa ha rappresentato veramente per i due "soci" in solido e individualmente.

Non trovo per niente "svilente" la loro storia a questo punto della lettura. Ad avercene avute di occasioni come queste nella vita.

 

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
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21/01/2022 17:43 #57200 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Invece non concordiamo su Anna. Lei è una donna appassionata, vitale, a prescindere da Vronskij. Una passione e vitalità che cerca di frenare, ma non le riesce proprio. Ripeto, a prescindere da Vronskij, credo che comunque il  motore di ogni sua azione sia la passione. Vronskij è rimasto folgorato da Anna e tutto quello che fa dall'incontro con lei è mosso dalla passione per lei, mentre per Anna non credo sia la stessa cosa. Lei ha una vitalità che per troppo tempo è stata repressa, Vronskij è stato solo il pretesto per far emergere quella passionalità che covava dentro e che comunque prima o poi sarebbe esplosa.
 
Mi piace il tuo approccio verso Anna.

Mi piace perché non stai puntando il dito, non stai moraleggiando contro le sue scelte. Stai cercando da donna di comprendere un'altra donna. E prima di giudicare giustamente vuoi cercare di capire.
Mi piace proprio!

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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