Martedì, 04 Novembre 2025

TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

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21/01/2022 21:56 #57212 da mulaky
Risposta da mulaky al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Voglio condividere con voi quello che Tolstoj scrive di Stiva, Levin e Vronskij nei riguardi del matrimonio.
Per Stiva, oltre a trovare il matrimonio un'istituzione obsoleta e da riformare solo perché l'ha letto sul giornale liberista che legge, "la vita coniugale era [...] motivo di ben poche gioie e lo induceva, piuttosto, a mentire e fingere, cosa che per natura gli ripugnava alquanto." 
Per Levin "La concezione del matrimonio non aveva nulla a che spartire con quella di buona parte dei suoi conoscenti, per i quali rappresentava una delle tante incombenze sociali. Per Levin era il passo più importante, dal quel dipendeva ogni speranza in una vita felice." 
Mentre Vronskij "Non lo aveva mai preso in considerazione, il matrimonio. Non solo non amava la vita familiare, ma per un'opinione diffusa nel mondo di scapoli che frequentava, l'immagine della famiglia - e soprattutto del marito - erano per Vronskij qualcosa di estraneo, di ostile e soprattutto ridicolo."

Quindi Levin, da mediocre, è l'unico uomo con dei valori accettabili, uno di quelli che le donne di oggi tendono a cercare con la lanterna e che poi, quando se lo trovano davanti, preferiscono quel Vronskij dalla impenetrabile serenità.   Praticamente una mummia dorata in uniforme e pure con tendenze stalker. 

 

Concordo sulla prima parte, ma non sulla seconda. Generalizzando molto, all'inizio le ragazze sono attirate dai bad boys, poi si cambia idea una volta che ci si sbatte la testa una volta (due, tre). Levin non è mediocre, ma è troppo rigido nelle sue idee e nella sua visione angelica e pura dell'amore. Per quanto abbia dei valori che mi piacciono molto e che cerco in un uomo, non potrei mai stare con uno così perché idealizza troppo e mi vedrebbe per quella che non sono. Insomma, mi sentirei in obbligo di non poter mai sbagliare, di essere vigile 24 ore su 24 per evitare di fare qualcosa che potrebbe spezzargli il cuore visto che mi idealizza, per me sarebbe un mix tra ansia e gabbia.

 ma mi chiedo, avrebbe aiutato la vedova alla stazione se Anna non avesse avuto pena di lei? Non credo proprio,
Idem, secondo me ha fatto quel che ha fatto solo perché voleva far colpo su Anna e voleva farsi vedere migliore di quello che è...
 

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
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22/01/2022 12:09 #57218 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Terminata la prima parte, sono giunto al decimo capitolo della seconda.

Continuo a procedere speditamente, senza intoppi e con grande piacere. Basta questo, per gridare anticipatamente al capolavoro? No, certamente: anche perché effettivamente non scorgo originalità in quel che viene raccontato, avendo ritrovato le stesse tematiche in altri classici (penso ad esempio a "M.me Bovary", ma anche ad "Effi Briest", che con "Anna Karenina" formano un'ideale trilogia cui magari si potrà dar conto più avanti). Ciò non toglie che le premesse siano decisamente buone e che le mie aspettative non siano andate al momento deluse.

Dai commenti di chi mi ha preceduto ricavo le vostre impressioni sui personaggi, nelle quali in parte mi ritrovo. Mi pare però che a volte il giudizio etico vada a confondersi con quello estetico, facendo dipendere questo da quello. E non credo che questo possa aiutare ad apprezzare meglio il libro.

Provo a spiegare. Un personaggio letterario può piacere solo laddove si fa portatore di valori positivi, o comunque di idee e comportamenti da noi approvati o condivisi? l'avere una diversa concezione ed esperienza dell'amore implica l'impossibilità di concepirne l'esistenza e la manifestazione sotto altre forme? e infine, riallacciandomi a quel che dicevo in un post precedente, non v'è mai successo di compiere la sta sbagliata, pur sapendo in anticipo quale sarebbe stata quella giusta?

Forse, per il fatto di avere qualche anno più di voi, nutro molte meno certezze. Per questo con Anna tendo ad essere indulgente, pur avendo provato, in questi ultimi capitoli, anche un po' di pena per il marito (che di primo acchito avevo trovato invece solo subdolo e meschino). E per questo continua a piacermi Vronskij, nonostante un comportamento non proprio irreprensibile.

Ma non solo loro: mi piacciono anche gli altri, proprio perché mostrano di avere più debolezze e fragilità che pregi. E come faceva gìustamente notare anche Bibi, tipi simili non esistono solo nei romanzi, ma ne è pieno il mondo.

Proseguo ...
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22/01/2022 17:20 #57222 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Terminata la prima parte, sono giunto al decimo capitolo della seconda.

Continuo a procedere speditamente, senza intoppi e con grande piacere. Basta questo, per gridare anticipatamente al capolavoro? No, certamente: anche perché effettivamente non scorgo originalità in quel che viene raccontato, avendo ritrovato le stesse tematiche in altri classici (penso ad esempio a "M.me Bovary", ma anche ad "Effi Briest", che con "Anna Karenina" formano un'ideale trilogia cui magari si potrà dar conto più avanti). Ciò non toglie che le premesse siano decisamente buone e che le mie aspettative non siano andate al momento deluse.

Dai commenti di chi mi ha preceduto ricavo le vostre impressioni sui personaggi, nelle quali in parte mi ritrovo. Mi pare però che a volte il giudizio etico vada a confondersi con quello estetico, facendo dipendere questo da quello. E non credo che questo possa aiutare ad apprezzare meglio il libro.

Provo a spiegare. Un personaggio letterario può piacere solo laddove si fa portatore di valori positivi, o comunque di idee e comportamenti da noi approvati o condivisi? l'avere una diversa concezione ed esperienza dell'amore implica l'impossibilità di concepirne l'esistenza e la manifestazione sotto altre forme? e infine, riallacciandomi a quel che dicevo in un post precedente, non v'è mai successo di compiere la sta sbagliata, pur sapendo in anticipo quale sarebbe stata quella giusta?

Forse, per il fatto di avere qualche anno più di voi, nutro molte meno certezze. Per questo con Anna tendo ad essere indulgente, pur avendo provato, in questi ultimi capitoli, anche un po' di pena per il marito (che di primo acchito avevo trovato invece solo subdolo e meschino). E per questo continua a piacermi Vronskij, nonostante un comportamento non proprio irreprensibile.

Ma non solo loro: mi piacciono anche gli altri, proprio perché mostrano di avere più debolezze e fragilità che pregi. E come faceva gìustamente notare anche Bibi, tipi simili non esistono solo nei romanzi, ma ne è pieno il mondo.

Proseguo ...
Madame Bovary è del 1856, una donna annoiata della provincia, in cerca di avventure, incapace di pensare ad altri che non a se stessa, interessata alla trasgressione e all'amore dentro al letto, l'amante usato e non amato: una donna amorale che si uccide solo per rabbia, una donna alla quale non vorrei mai assomigliare, e alla quale viceversa ho avuto paura di assomigliare a un certo punto della mia vita. 
L'altra Effi Briest 1894 - 1895, romanzo tedesco realistico di un certo Fontane che non conosco.
Sono due donne che non possono in nessun modo essere associate ad Anna, per un sacco di motivi, primo fra i quali la cultura, l'educazione e la provenienza sociale molto diverse le une dalle altre. 
La Francia con la Russi zarista poi, appena uscita dalla servitù della gleba! Lorenzo mi mare che hai mancato di storicità!
Secondo quello che leggiamo in questo romanzo, non c'è alcun dubbio del fatto che Anna Karenina è perdutamente innamorata di Vronshkij e da lui è ricambiato nella stessa maniera. Lo ripeto, sono legati da un amore che i vita non li può più dividere. Sono due anime che vivono avvinte nell'inferno dantesco, esattamente come Paolo e Francesca, o come Eloisa e Abelardo.
E' ovvio che questo amore è fonte di dolore per il marito di Anna, è chiaro che il dolore arrecato poi si rivolta contro chi il dolore lo ha provocato.
Tolstoj punta il dito sulla società "bene" russa della quale lui fa parte, che accetta se una donna sposata ha un amante, ma non accetta che la stessa donna sposata sia libera di lasciare il marito per rifarsi una nuova vita con l'uomo che ha stretto a se per la vita. 
Tolsotj infatti non confonde la morale con l'estetica, non ne ha bisogno, lui è un grande osservatore e come tale conosce bene l'estetica e non dimentica la morale corrente, quella dei salotti, quella della società bene, non è la sua morale, che non si spende solo nei confronti della libertà delle donne, come farà più avanti, nelle pagine che tu non hai ancora letto, ma si spende nella critica di tutta la società senza risparmiare nessuno, ne ricchi, ne nobili, ne benestanti ne contadini.
Continuare a commentare questo grandissimo romanzo mettendo in luce Anna e Vronskij e il Karenin, Ketty e Levin, è un modo riduttivo e sconveniente, secondo me di procedere, perché si rischia di appiattire tutto  un romanzo "di amori", romantici, più o meno criticabili. 
Questo è quello che penso e credo che con ciò mi troverò contro tutti gli altri lettori. 
Sono sempre ferma alla fine della PARTE QUARTA e francamente non so come continuare a partecipare in modo costruttivo a questa discussione. Forse non capisco!

 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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22/01/2022 20:04 #57230 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Terminata la prima parte, sono giunto al decimo capitolo della seconda.

Continuo a procedere speditamente, senza intoppi e con grande piacere. Basta questo, per gridare anticipatamente al capolavoro? No, certamente: anche perché effettivamente non scorgo originalità in quel che viene raccontato, avendo ritrovato le stesse tematiche in altri classici (penso ad esempio a "M.me Bovary", ma anche ad "Effi Briest", che con "Anna Karenina" formano un'ideale trilogia cui magari si potrà dar conto più avanti). Ciò non toglie che le premesse siano decisamente buone e che le mie aspettative non siano andate al momento deluse.

Dai commenti di chi mi ha preceduto ricavo le vostre impressioni sui personaggi, nelle quali in parte mi ritrovo. Mi pare però che a volte il giudizio etico vada a confondersi con quello estetico, facendo dipendere questo da quello. E non credo che questo possa aiutare ad apprezzare meglio il libro.

Provo a spiegare. Un personaggio letterario può piacere solo laddove si fa portatore di valori positivi, o comunque di idee e comportamenti da noi approvati o condivisi? l'avere una diversa concezione ed esperienza dell'amore implica l'impossibilità di concepirne l'esistenza e la manifestazione sotto altre forme? e infine, riallacciandomi a quel che dicevo in un post precedente, non v'è mai successo di compiere la sta sbagliata, pur sapendo in anticipo quale sarebbe stata quella giusta?

Forse, per il fatto di avere qualche anno più di voi, nutro molte meno certezze. Per questo con Anna tendo ad essere indulgente, pur avendo provato, in questi ultimi capitoli, anche un po' di pena per il marito (che di primo acchito avevo trovato invece solo subdolo e meschino). E per questo continua a piacermi Vronskij, nonostante un comportamento non proprio irreprensibile.

Ma non solo loro: mi piacciono anche gli altri, proprio perché mostrano di avere più debolezze e fragilità che pregi. E come faceva gìustamente notare anche Bibi, tipi simili non esistono solo nei romanzi, ma ne è pieno il mondo.

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Madame Bovary è del 1856, una donna annoiata della provincia, in cerca di avventure, incapace di pensare ad altri che non a se stessa, interessata alla trasgressione e all'amore dentro al letto, l'amante usato e non amato: una donna amorale che si uccide solo per rabbia, una donna alla quale non vorrei mai assomigliare, e alla quale viceversa ho avuto paura di assomigliare a un certo punto della mia vita. 
L'altra Effi Briest 1894 - 1895, romanzo tedesco realistico di un certo Fontane che non conosco.
Sono due donne che non possono in nessun modo essere associate ad Anna, per un sacco di motivi, primo fra i quali la cultura, l'educazione e la provenienza sociale molto diverse le une dalle altre. 
La Francia con la Russi zarista poi, appena uscita dalla servitù della gleba! Lorenzo mi mare che hai mancato di storicità!
Secondo quello che leggiamo in questo romanzo, non c'è alcun dubbio del fatto che Anna Karenina è perdutamente innamorata di Vronshkij e da lui è ricambiato nella stessa maniera. Lo ripeto, sono legati da un amore che i vita non li può più dividere. Sono due anime che vivono avvinte nell'inferno dantesco, esattamente come Paolo e Francesca, o come Eloisa e Abelardo.
E' ovvio che questo amore è fonte di dolore per il marito di Anna, è chiaro che il dolore arrecato poi si rivolta contro chi il dolore lo ha provocato.
Tolstoj punta il dito sulla società "bene" russa della quale lui fa parte, che accetta se una donna sposata ha un amante, ma non accetta che la stessa donna sposata sia libera di lasciare il marito per rifarsi una nuova vita con l'uomo che ha stretto a se per la vita. 
Tolsotj infatti non confonde la morale con l'estetica, non ne ha bisogno, lui è un grande osservatore e come tale conosce bene l'estetica e non dimentica la morale corrente, quella dei salotti, quella della società bene, non è la sua morale, che non si spende solo nei confronti della libertà delle donne, come farà più avanti, nelle pagine che tu non hai ancora letto, ma si spende nella critica di tutta la società senza risparmiare nessuno, ne ricchi, ne nobili, ne benestanti ne contadini.
Continuare a commentare questo grandissimo romanzo mettendo in luce Anna e Vronskij e il Karenin, Ketty e Levin, è un modo riduttivo e sconveniente, secondo me di procedere, perché si rischia di appiattire tutto  un romanzo "di amori", romantici, più o meno criticabili. 
Questo è quello che penso e credo che con ciò mi troverò contro tutti gli altri lettori. 
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@Graziella mi piace questo tuo ultimo commento perche mi sembra mettere bene in luce come questo romanzo ci stia stimolando su molteplici piani. Da un lato ci sono personaggi e una storia che ci stanno appassionando come farebbe una telenovelas o una storia di gossip. E questo è bello perchè ci da modo di identificarci con loro, gioire, soffrire, parteggiare, giudicare, assolvere, comprendere, ecc. C'è poi però anche un altro piano che viene fuori, anche se più raramente, che riguarda i valori estetici, sociali e morali di una società, quella aristocratica russa dell'800, che va ben oltre le vicende dei protagonisti.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
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22/01/2022 20:33 #57232 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Terminata la prima parte, sono giunto al decimo capitolo della seconda.

Continuo a procedere speditamente, senza intoppi e con grande piacere. Basta questo, per gridare anticipatamente al capolavoro? No, certamente: anche perché effettivamente non scorgo originalità in quel che viene raccontato, avendo ritrovato le stesse tematiche in altri classici (penso ad esempio a "M.me Bovary", ma anche ad "Effi Briest", che con "Anna Karenina" formano un'ideale trilogia cui magari si potrà dar conto più avanti). Ciò non toglie che le premesse siano decisamente buone e che le mie aspettative non siano andate al momento deluse.

Proseguo ...
 
In effetti è un libro uscito come strenna natalizia 2021, quindi come si fa ad una prima e frettolosa lettura a parlare di "capolavoro"? Sarà il solito giochino messo in atto da qualche agente letterario ingaggiato da quel certo Lev Tolstoj che ha impegnato pure le mutande per pagarlo (almeno così diceva uno su tiktok durante una live notturna).

Però mi piace l'ultima cosa che hai scritto. "Presegui" va...

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
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22/01/2022 20:37 #57233 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

Continuare a commentare questo grandissimo romanzo mettendo in luce Anna e Vronskij e il Karenin, Ketty e Levin, è un modo riduttivo e sconveniente, secondo me di procedere, perché si rischia di appiattire tutto  un romanzo "di amori", romantici, più o meno criticabili. 
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Non hai tutti i torti. Però tu lo stai giudicando dalla prospettiva di chi lo ha già letto tutto almeno una volta.

Mi pare legittima invece la discussione così come si sta svolgendo perché chi lo sta effettivamente leggendo adesso per la prima volta (magari prima ne ha solo sentito parlare in qualche libro di testo o ha visto film o sceneggiati tratti dal libro) segue l'evoluzione della narrazione con la scansione voluta dallo stesso Tolstoj che gradualmente accende i fatti sui singoli personaggi e poi amplia la scena con digressioni di vario tipo.

Devi aver pazienza insomma.

 

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
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23/01/2022 12:45 #57240 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
@Graziella 

Posto solo l' estratto di un articolo reperito in internet. Volendo se ne trovano molti altri ...

"Il tema del matrimonio tradizionale come gabbia in cui le donne vivono infelicemente, rinchiuse come ergastolane, è uno dei filoni più importanti della narrativa ottocentesca e ha originato diversi capolavori assoluti della letteratura. I critici identificano soprattutto una triade di romanzi che mostrano anche l’evoluzione della sensibilità artistica sull’argomento, mentre la loro accoglienza illustra quanto la società contemporanea fosse pronta ad affrontare il tema. Il primo di questi tre romanzi è Madame Bovary di Gustave Flaubert, che esce nel 1857; il secondo è Anna Karenina di Lev Tolstoj ed esce nel 1877; il terzo è Effi Briest di Theodor Fontane ed esce nel 1894-95" ...
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23/01/2022 16:35 #57250 da silviArki
Risposta da silviArki al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

 

Continuare a commentare questo grandissimo romanzo mettendo in luce Anna e Vronskij e il Karenin, Ketty e Levin, è un modo riduttivo e sconveniente, secondo me di procedere, perché si rischia di appiattire tutto  un romanzo "di amori", romantici, più o meno criticabili. 
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Graziella non condivido il tuo pensiero sul fatto che i commenti si riducano alla mera analisi degli amori romantici delle coppie presenti in quest'opera. Nessuno, presumo, non abbia notato le implicazioni politiche (ad esempio: il dibattito tra Levin e suo fratelle sulla schiavitù della gleba) che l'autore inserisce nelle sua pagine tra le varie vicende "amorose". Forse intendevi dire che se ne è parlato poche in queste discussioni

"Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma"

(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere)

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23/01/2022 16:44 #57252 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4

silviArki post=57250 userid=6944

 

Continuare a commentare questo grandissimo romanzo mettendo in luce Anna e Vronskij e il Karenin, Ketty e Levin, è un modo riduttivo e sconveniente, secondo me di procedere, perché si rischia di appiattire tutto  un romanzo "di amori", romantici, più o meno criticabili. 
Questo è quello che penso e credo che con ciò mi troverò contro tutti gli altri lettori. 
Sono sempre ferma alla fine della PARTE QUARTA e francamente non so come continuare a partecipare in modo costruttivo a questa discussione. Forse non capisco!



 
Graziella non condivido il tuo pensiero sul fatto che i commenti si riducano alla mera analisi degli amori romantici delle coppie presenti in quest'opera. Nessuno, presumo, non abbia notato le implicazioni politiche (ad esempio: il dibattito tra Levin e suo fratelle sulla schiavitù della gleba) che l'autore inserisce nelle sua pagine tra le varie vicende "amorose". Forse intendevi dire che se ne è parlato poche in queste discussioni

Si volevo dire questo, e sono già stata consolata, da chi ha capito cosa volevo dire. Ma ti ringrazio molto per le tue parole.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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23/01/2022 16:45 #57253 da silviArki
Risposta da silviArki al topic TAPPA 1 - Parti dalla 1 alla 4
Parte III – capitoli XVI e XVIINiente da parte Karenin continua a risultarmi profondamente antipatico. Tutte le sue elucubrazioni mentali sul tradimento di Anna e sul comportamento che lui dovrebbe tenere portano ad un solo risultato: salvare le apparenze ! Non dimentichiamo che lui ha una posizione importante in società anche per il ruolo politico che ricopre e nulla può interferire in essa. Presa la sua decisione sul futuro del suo matrimonio che fa? Invia ad Anna un BIGLIETTO, un gelido pezzo di carta tramite un servo a cui chiede immediata risposta, come se fosse possibile rispondere ad un quesito da cui dipende la propria vita in pochi secondi. Di diverso parere sono su Anna che, secondo me, ama Vronskji veramente. Ovvio che è stata l’occasione che staccarsi da un matrimonio infelice (ricordiamo l’incipit “ogni famiglia è infelice a modo suo”) ma lei non l’ha cercato, è semplicemente successo. Potremmo dire che è stato il destino. Anna ed il suo struggimento sono ben descritti in queste parole
Attenzione: Spoiler!
E così descrive il marito
Attenzione: Spoiler!

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(Cesare Pavese, Il mestiere di vivere)
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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