Mercoledì, 05 Novembre 2025

Sorprese letterarie (luglio 2022)

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22/07/2022 19:33 #59910 da Ariel
Risposta da Ariel al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
Libro 4, Martin  Eden di Jack London
pagina 86: " E poi, dopo qualche tempo, un tempo molto indeterminato, fatta la necessaria preparazione, avrebbe scritto una grande opera, e il suo nome sarebbe diventato celebre. Ma non basta: oltre tutto questo trionfo c'era dell'altro: si sarebbe mostrato degno di Ruth. La gloria, va bene, ma Ruth era la realizzazione di un sogno divino. Non era un arrivista lui, ma < l'amante folle d'amore> ... semplicemente. "
Questo breve passaggio credo che riassuma la trama del libro, Martin Eden che si impegna per elevarsi al di sopra della sua condizione sociale, poco più avanti si capisce che lui è un marinaio, e tra le ragioni di questo sforzo c'è l'amore per Ruth che invece è figlia dell'alta borghesia. La vita del protagonista sembra ripercorrere le stesse difficoltà dell'autore che ha faticato ad affermarsi come scrittore....

"...Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita,
io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima." William Ernest Henley
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22/07/2022 20:56 - 22/07/2022 20:58 #59911 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
Pag. 86 dei Lineamenti di dottrina pura del diritto (questo è il titolo italiano esatto) di Kelsen purtroppo è una pagina molto tecnica (sono dovuto tornare indietro di un po' di pagine e rileggere tutto, perché anche io non stavo capendo) e poco interessante per il pubblico generale. 
in breve, Kelsen intende ridurre tutto il diritto a una sola figura: l'obbligo. Pag. 86 è al centro del suo tentativo di negare che i diritti abbiano una autonomia concettuale rispetto agli obblighi, potendosi considerare come forme di produzione di norme e quindi, in ultima analisi, di obblighi. (Vi risparmio i particolari, ma essenzialmente concepisce i diritti come autorizzazione alla emanazione di una sentenza che punisce un illecito e quindi alla produzione di una norma individuale, che a sua volta impone obblighi).

L'unica cosa che può essere minimamente interessante è che pur essendo Kelsen un giurista liberale, la sua teoria del diritto, che vuole essere "puramente" scientifica, si presta a essere interpretata ideologicamente da regimi autoritari e in particolare totalitari. Il libro è del 1934 e Kelsen è stato uno strenuo oppositore del nazismo, ma la riduzione del diritto a obblighi corrisponde in fondo allo spirito del totalitarismo, che negava diritti e assorbiva interamente l'individuo nello Stato.
Ultima Modifica 22/07/2022 20:58 da davpal3.
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22/07/2022 21:25 #59912 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
“The Mamba Mentality” è un libro fotografico, quindi vi pubblicherò qui la foto a pagina 86 e il testo che vi ho trovato.

Parla di un rituale che Kobe era solito fare prima delle partite, ovvero meditare per trovare la concentrazione ponendo attenzione ai particolari che lo circondavano.

Quanti di voi hanno abitudini simili? Cosa siete abituati a fare per trovare la concentrazione? C’è qualcosa in particolare da cui attingete forza per vivere la vostra giornata? E non rispondete: la colazione! Quello è scontato! :D



@giorgia Dumas me lo devi sicuramente recuperare! ;)

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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22/07/2022 21:41 #59913 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
Libro numero pag. 86, "Ebano":

(Per rendere più chiaro a cosa si riferisce l'autore a pagina 86 prenderò alcune parti della pagina precedente e successiva.)

"Ma cos'è successo a Zanzibar? Perché ci troviamo in questo albergo, sorvegliati da una decina di fanatici armati di machete?
Se si osserva con attenzione una mappa dettagliata dell'Africa, si nota che è circondata da numerose isole. Questo fenomeno geologico ha comportato alcune conseguenze storiche. Fin dall'antichità l'Africa ha sempre esercitato attrazione e timore. Sconosciuto e incontaminato, il suo interno è stato per secoli protetto dal pesante clima tropicale, da malattie un tempo incurabili e micidiali, e dall'accanita resistenza dei suoi abitanti. Al tempo stesso però l'Africa tentava, attirava con il miraggio di ricchi bottini e opulenti tesori. Il ruolo delle isole cresce soprattutto all'epoca della tratta degli schiavi, molte di esse vengono trasformate in campi di concentramento dei prigionieri, in attesa di imbarcarli sulle navi che li porteranno in America, Europa ed Asia.
L'Africa non si è mai ripresa dall'incubo di questa sciagura. 
Ma la tratta degli schiavi ha anche prodotto una fatale ripercussione psicologica, avvelenando i rapporti interpersonali degli africani, fomentando l'odio, moltiplicando le guerre. Questo commercio ha impresso nella psiche dell'africano una ferita forse anche più profonda, dolorosa e duratura: il complesso di inferiorità."


L'autore con questo libro vuole raccontarci l'essenza dell'Africa e le sue ragioni e in poche righe riesce a far emergere il dolore di una nazione e le conseguenze dell'avidità dell'uomo.Quanto non sappiamo di questo posto, quanto ci sbagliamo e quanto è facile scegliere di non comprendere per non vedere.
Ogni anno nel mio paese il gruppo folk invita uomini e donne da ogni parte del mondo ( e viceversa il nostro gruppo viaggia su invito in altri paesi) perché possano diffondere la loro cultura sotto forma di arte e costumi, danze e canti. Kamchacta, Bolivia, Brasile, Cile, Perù, Ucraina, Botswana, Colombia, Russia ecc. Tantissimi altri, e tra questi il Sud Africa che è uno degli stati più recenti del continente Africano che ha partecipato.
Ricordo benissimo il loro spettacolo che iniziò con un canto struggente che inneggiava e rivendicava la libertà. Ma quello che più mi colpì furono le danze. La musica cambiò, piena di ritmo e incalzante. Non era quello che ci si aspettava, come se dentro ardesse un fuoco che li possedeva. Saltavano fino ad atterrare con un suono sordo, con forza fino a farsi male. Ma si rialzavano e sorridenti e con gli occhi pieni di passione cantavano, volteggiavano. Erano vita e quel fuoco era l'amore per la propria terra, l'urlo di chi si ribella, e la forza di chi combatte per la propria libertà. Perché è un diritto di ogni creatura di cui nessuno dovrebbe essere privato e nessuno dovrebbe strapparla a qualcun altro. Ogni uomo è uguale al proprio simile, pari in dignità, nasce e muore libero.

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

(Francesco Petrarca)
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22/07/2022 22:36 #59914 da callmeesara
Risposta da callmeesara al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)

mulaky post=59899 userid=3998Oggi tocca al libro n. 4, pagina 86

Il mio libro n. 4 è Chiamami col tuo nome di André Aciman. Da come ho potuto capire, Oliver e Elio, i due protagonisti, si trovano nella piazza del posto dove, al centro della piazza, era collocato il monumento dedicato ai giovani del posto caduti nella battaglia di Piave. Elio (probabilmente è lui che si pone il seguente quesito), osservando gli anziani del posto e il monumento, si domandò se, arrivati in età anziana, si ha ancora qualche forma di ricordo, bello o brutto che sia e se, nel caso, avessero imparato a conviverci.
"(...) Quando arrivi a cent'anni, di sicuro hai imparato a superare la perdita e il dolore... o forse ti perseguitano fino all'ultimo? A cent'anni, si dimenticano i fratelli, si dimenticano i figli, si dimenticano le persone più care, nessuno ricorda più nulla, perfino i più strazianti dal dolore si dimenticano di ricordare. Le madri e i padri sono morti da tempo. C'è qualcuno che ricorda ancora? (...)"
Vi riporto questa parte per chiedervi: cosa ne pensate voi di proposito?

“Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.”
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22/07/2022 23:00 - 22/07/2022 23:02 #59915 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
@Alice: interessante il paragone con il vaso, però diciamolo... quando si tratta di cuore, è molto più difficile "riparare".

@Marialuisa: io ricordo quel romanzo perché non mi è piaciuto per niente. Ho letto, poi visto il film, poi riletto e niente, mi stanno antipatici tutti i personaggi. Darò un'altra chance all'autore ma sono abbastanza prevenuta ahahahah.
Detto questo, cosa siamo senza amore? Degli zombie, probabilmente!

@Maria Chiara: poveri contadini, qualsiasi cosa facessero era sempre sbagliata
 
@Bea: mi è piaciuto molto ciò che dice il protagonista o comunque questo personaggio. Devo dire anche io talvolta faccio questi pensieri, non so se sia una cosa che prima o poi fanno tutti.

@Giulia: mi hai fatto ricordare quanto ho detestato quasi ogni pagina di Martin Eden, tra lei e lui non so a chi avrei voluto tirare più schiaffi

@Davide: sì, mi sembra troppo tecnica ma forse sono io molto stanca stasera. Se me lo ricorderò, lunedì darò uno sguardo al libro, visto che lo vendo in libreria

@Guido: l'essere collegati con la natura circostante è un concetto che io e Greta abbiamo affrontato in una lettura di Thich Nhat Hanh, mi sembra fosse questa .
Quella di Kobe è una meditazione consapevole. Non sono pochi gli sportivi che usano queste tecnica o parte di essa per "vedere" (non immaginare) nella mente il proprio il successo riguardante la gara X, qualcosa di simile mi pare la faccia pure Marcell Jacobs. Da quello che ho capito, Kobe in un certo senso non si focalizza sull'obiettivo finale (la vittoria), ma sull'energia: praticamente deve sentire di far parte di tutto quello che lo circonda, cioè cerca l'armonia con l'energia già presente intorno a lui, invece di essere un soggetto esterno che per forza di cose farà più fatica... è come nuotare dentro l'onda o nuotare controcorrente. Non so se questo concetto si capisce, però non so spiegarlo in modo migliore XD. E' quindi chiaro che se già parti in armonia, non stai lì a sprecare energia per trovare l'accordo giusto e quindi puoi dare il 100% durante la partita.
Io, banalmente, mi concentro sulla respirazione. Nella vita di tutti i giorni basta, talvolta lo unisco a un "svuota-mente" (in genere la scrittura). Quando, però, vado in palestra e devo affrontare esercizi piuttosto impegnativi per il mio livello di schiappitudine, oltre alla respirazione, anche io mentalmente devo "vedermi" fare quell'esercizio (per meglio dire, devo vedermi sopravvivere all'esercizio) e/o devo ripetermi delle frasi di incoraggiamento tipo mantra. Devo dire che così sono ben concentrata tanto da non sentire neanche la musica di sottofondo, peccato che poi io stramazzi a terra e abbia bisogno della bombola d'ossigeno

@Miriam: non ho niente da aggiungere, a parte che tutto il tuo post è bellissimo.

@Sara: non saprei, secondo me si ricorda sempre se quel dato evento è stato realmente importante (nel bene o nel male) nella propria vita.

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

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Ultima Modifica 22/07/2022 23:02 da mulaky.
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22/07/2022 23:05 #59916 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
A pagina 86 de Il rimedio miracoloso di Wells, il protagonista della vicenda descrive la zia, che sembra essere un personaggio! Da questa pagina si apprende che la zia utilizzava la parola "vecchio" su moltissime cose, che pure non erano vecchie, e probabilmente questo era un suo intercalare.
Era stata evidentemente l'idolo e la gioia di un'ampia cerchia di compagne di scuola e questo stile era diventata per lei una seconda natura. Me la rese preziosa in questo posto tranquillo. Anche il suo modo abituale di camminare conteneva una specie di saluto festoso. La sua principale preoccupazione nella vita era, credo, far ridere lo zio e quando, grazie a un nuovo soprannome, a una nuova conoscenza o a un'assurdità, otteneva il suo scopo, dietro una maschera di sobrio stupore, era la donna più felice della terra. Quando arrivava la risata dello zio, devo ammetterlo, era - come dice Baedeker - «un vero e proprio premio». A seguire una minuziosa descrizione di come lo zio ridesse a crepapelle e di come lei, "per mantenere un'atmosfera vivace", avesse deciso di lanciargli contro alcuni oggetti le cui scorte scarseggiavano in magazzino (lo zio era un farmacista)

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Otello - William Shakespeare

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23/07/2022 05:23 #59917 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
Terza estrazione: libro n.2, pagina 51

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
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23/07/2022 11:15 - 23/07/2022 11:16 #59920 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
It's Leopardi's time!
Lo Zibaldone inizia da p. 54. Si tratta, quindi della prima pagina del diario che scriverà per tutta la vita. Quando l'ha scritta aveva 18 anni appena compiuti.
Riporto due passi, uno in poesia e uno in prosa. Per me c'è già qui tutto Leopardi, in nuce.

"Era la luna nel cortile, un lato
Tutto ne illuminava, e discendea
sopra il contiguo lato obliquo un raggio...
Nella (dalla) maestra via s'udiva il carro
Del passegger, che stritolando i sassi,
Mandava un suon, cui procedea da lungi
Il tintinnio de' mobili sonagli
".

Trovo in questi pochi versi già il tema della lontananza, che Leopardi poi collegherà esplicitamente al poetico. Inoltre è interessante notare che, con parole un po' diverse, la scena è ripresa ne "La quiete dopo la tempesta":

"E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passegger che il suo cammin ripiglia
".

Per la parte in prosa:

"L'uomo niente tanto odia quanto la noia, e però gli piace di veder qualche novità ancorché brutta".
La profondità e l'acutezza di questa frase dimostra la capacità di Leopardi di scavare nell'animo umano, già a 18 anni.
Ultima Modifica 23/07/2022 11:16 da davpal3.
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23/07/2022 12:53 #59922 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Sorprese letterarie (luglio 2022)
Libro 2, "A proposito di libri", primo libro della collana Cose belle de Il Post e Iperborea, ne avevo parlato qui
In questo volume in ogni capitolo vengono affrontati diversi temi del mondo dell'editoria e pag. 54 è all'interno del capitolo "Quanto tempo ci vuole per fare un libro", in cui vengono spiegate le fasi dall'acquisizione del titolo nel piano editoriale al momento della distribuzione. Nella pagina di oggi finisce la spiegazione della fase 2 ("Editing strutturale"), in cui si dice:
L'editor va immaginato come una specie di allenatore, tipo il vecchio Mickey Goldmill per Rocky Balboa: motiva, corregge, sorregge, protegge. Consiglia allo scrittore di accorciare - e se è bravo lo convince - tagliando parti inutili o che rallentano, o a cambiare parole a cui è affezionato. Spesso non è compito facile (Faulkner diceva: "Piuttosto che farmi cambiare una parola mi faccio ammazzare"). [..]

E continua con la fase 3, "Redazione e grafica", in cui si spiega la fase di impaginazione, incluso uniformare lo stile grafico a quello della casa editrice.
è un libro che spiega in modo semplice il mondo dell'editoria a 360 gradi!

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

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Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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