Può apparire insolito dedicare un articolo alle case editrici, argomento che getta nel marasma di realtà editoriali le quali, tra pagamenti palesemente richiesti o blandamente mascherati, si arrogano il diritto di portare avanti la cultura letteraria italiana. Ma la Kymaera, giovane e neonata casa editrice digitale free, ha le idee ben chiare e tanta voglia di farsi strada...
Senza citare quelle a pagamento, è noto che di case editrici ce ne siano tante, se non troppe. La Fiera della Piccola e Media editoria che ogni anno si svolge a Roma ne è un esempio: centinaia di stand invadono il palazzo dei congressi della capitale, e sono solo la punta dell’iceberg delle realtà editoriali presenti sul territorio.
Così, potrebbe apparire inutile raccontare della nascita di una – l'ennesima – casa editrice, eppure lo si vuole fare lo stesso, data la sfida che tre ragazzi under trenta si sono posti, investendo in un mondo saturo come quello editoriale e proponendo una realtà che sfrutta l'on line e il suo pregio più grande: l'essere free e accessibile a chiunque (e noi de Il Club del Libro lo sappiamo bene...).
La notizia è apparsa sui social network in modo simpatico e coinvolgente, privo dei soliti banner pubblicitari che, con il loro lampeggiare e imporsi in tutti i siti e in tutti meandri della rete, provocano ormai una certa indifferenza. Così, si è voluta raccogliere qualche informazione in più.
«Dopo il master – afferma Annalisa Panesi, 29 anni, ideatrice del progetto – ho collaborato sia con privati che con case editrici nel ruolo di editor, di correttore di bozze e di consulente per gli e-book. Questa esperienza ha fatto crescere in me la volontà di impegnarmi in prima persona e di mettere in gioco la mia formazione e le mie capacità nella creazione di un progetto tutto mio. Da qui – prosegue – la scelta di dare vita ad una casa editrice digitale, basata sulle nuove possibilità di lettura che ci permette l’e-book reading».
Una doppia sfida, con doppio rischio: investire in un settore saturo e in un ambito, quello della lettura digitale, il quale, sebbene in espansione, fatica a far emergere gli stessi risultati di diffusione degli USA e di altri Paesi, maggiormente digitalizzati rispetto all'Italia.
La scommessa di Kymaera, dunque, è quella di entrare a poco a poco nel mercato degli e-book, rieditando in versione elettronica «testi rari del passato non ancora digitalizzati, valorizzando giovani scrittori, cercando partnership con case editrici del territorio non ancora approdate all’e-booking».
Una manna sia per gli aspiranti autori in erba, che a costo zero possono investire il loro talento, sia per i lettori amanti di testi che hanno perso il loro valore commerciale e che risultano introvabili in formato cartaceo – e dunque anche in digitale. Per quei lettori pendolari che amano portarsi a spasso nel loro lettore una biblioteca elettronica sempre disponibile e consultabile, e per quegli autori che non riescono a convincere il proprio editore a investire nell'e-book, ritrovandosi con un cartaceo spesso costoso e di difficile distribuzione, tra librerie refrattarie, prenotazioni e tempi di consegna biblici.
Collaborano a questo progetto Giulia Di Re, genovese di 24 anni, laureata in giornalismo culturale ed editoria, e sceneggiatrice di serie web (ottimo curriculum per i book-trailer) e Daniele Pollero, venticinquenne filosofo e scrittore savonese. Oltre ad essere casa editrice di e-book, Kymaera è anche service editoriale e digitale per redazioni e autori.
Se si volesse fare la media delle loro età, si scoprirebbe una casa editrice di ventisei anni. Una casa editrice addentrata nella rete, con una formula a costo zero per chi sceglie di rischiare con loro.
Chimera o azzardo? Tra il vecchio chiuso all'innovazione e il giovane che rischia investendo con l'innovazione, cosa scegliere? Tra case editrici che investono solo sulla pubblicazione digitale e un progetto che si muove a tutto tondo nella realtà virtuale e virale che offre la rete, su cosa investire il proprio tempo e le proprie risorse?
Ai lettori e agli autori il compito di dare una risposta, a questi giovani l'incarico di trovare dei prezzi per i loro prodotti che siano all'avanguardia con il libero mercato on line.
(articolo a cura di Giovanni Garufi Bozza)
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