Ciao a tutti.
Secondo la mia modesta opinione,Dostoevskij è uno di quegli autori difficili da apprezzare ad una prima lettura.
Io la prima volta che ho letto "Memorie dell sottosuolo" sono rimasto a dir poco deluso;ma la seconda volta e in circostanze "favorevoli"(non sono letture 4 stagioni per così dire) mi ha letteralmente colpito!!!!!!
Ho appena iniziato "Le notti bianche".

a me piace tantissimo questo genere di scrittura e soprattutto apprezzo molto i romanzi che scandagliano la psiche dei personaggi..
in questo caso la psiche del personaggio principale è la protagonista del libro!!

Sì, indubbiamente anche per me la sua psiche ed i suoi pensieri sono i protagonisti del racconto. Non conosco benissimo l'autore, così come non conosco la letteratura russa, però mii sembra un precursore della letteratura fine ottocentesca/ inizio novecentesca; insomma, ancora il narratore del pieno Ottocento era onniscente e lasciava poco spazio ai pensieri dei personaggi, mentre il narratore di quegli anni a cavallo fra il XIX e XX secolo non sono onniscenti, prevalgono i pensieri dei protagonisti, essendo complice lo studio della Psicanalisi.
Ora che ci penso però Dostoevskij era parecchio apprezzato dagli autori del Decadentismo, soprattutto Grazia Deledda, quindi forse quello che scrivo è vero

Secondo la mia modesta opinione,Dostoevskij è uno di quegli autori difficili da apprezzare ad una prima lettura.

Sicuramente è un autore da non sottovalutare e forse per poterlo apprezzare, come dici tu, non bisognerebbe farne una lettura superficiale.

Io proseguo con la lettura, i pensieri del protagonista mi disorientano, devo essere sincero, fa troppi voli pindarici per i miei gusti, mentre la psiche di Naten'ska mi sembra molto più fluida e comprensibile, mi piace di più insomma e si capisce meglio

Fëdor ,per dirla in parole spicciole, non era tanto in bolla Ma chi sono io per giudicare una bolla......

Non credo sia un'espressione idiomatica di qualche regione in particolare.
Comunque l'espressione "non essere in bolla " fa riferimento all'attrezzo usato in edilizia per verificare l'orizzontalità di un piano:la Livella a bolla appunto.In gergo si dice che un piano,un muro,una mensola,è "in bolla " quando è perfettamente orizzontale o verticale rispetto al piano su cui poggia. Quindi,"essere in bolla",significa essere "apposto" , "non essere in bolla " significa avere qualcosa che non và.
Spero di essere stato sufficientemente esaustivo .

guidocx84 ha scritto:

Sempere ha scritto:

Fëdor ,per dirla in parole spicciole, non era tanto in bolla Ma chi sono io per giudicare una bolla......

Rido perché il modo di dire mi piace... anche se non l'ho mai sentito...

Che vuol dire "non essere in bolla"? Di che parte dell'Italia è questo detto?

Guido... il re del faidate XD ahahahahahha
me lo aspettavo da una signora... ma da te guidolo XD

Elle ha scritto:

guidocx84 ha scritto:

Sempere ha scritto:

Fëdor ,per dirla in parole spicciole, non era tanto in bolla Ma chi sono io per giudicare una bolla......

Rido perché il modo di dire mi piace... anche se non l'ho mai sentito...

Che vuol dire "non essere in bolla"? Di che parte dell'Italia è questo detto?

Guido... il re del faidate XD ahahahahahha
me lo aspettavo da una signora... ma da te guidolo XD

ma perchè qui c'è qualcuno che "è in bolla"??

Nemmeno io ho mai sentito prima d'ora questa espressione ahahah

Ogni modo (bolla o non bolla)Le notti bianche: questa opera ,come tutte le opere di Dostoevskij,personalmente finiscono in quella categoria di letture "impegnate",non tanto per le tematiche che trattano,ma per la complessità della scrittura.Il passaggio dove il protagonista racconta la sua storia alla ragazza è davvero "pesante";frasi che iniziano e non si sa quando finisco ,se finiscono,ma da dove era partito? Bo?. Si scherza ,ovviamente.
Non sono in bolla