Finito anche io, lettura piacevole e scorrevole,quindi Katya basta che ti ci metti un momento e vedrai che lo finisci prima di accorgertene
Anche a me già da subito sembrava una biografia un po´ troppo costruita e decisamente romanzata. I ricordi sono troppo nitidi, le impressioni che ha sono troppo chiare, a 5 anni riusciva a capire gli sguardi delle persone, cosa pensavano e a ricordarsene dopo 80 anni. Ma vabeh, alla fine non è una biografia storica,ma di una persona semplice di cui non è rilevante ripercorrere date e venti,quanto le impressioni di un periodo storico e una condizione sociale. E in questo direi che il tentativo è riuscito benissimo,tratta le tradizioni ebracihe in un mod a mio parere molto affascinante e descirve il contrasto coi cristiani in modo naturale,senza far apparire gli ebrei come i buoni e i cristiani come i cattivi (ok,ci sono tutte gli insulti dei cristiani,ma non è un libro che celebra l´ebraismo, quanto invece a mio parere un oibro che mette sui due piani entrambe le religioni viste semplicemnte d aun punto di vista interno).

Secondo approfondimento del Libro del Mese: "Dentro il libro" - Lancashire, dal "muro invisibile" alla Terra di Mezzo !
Io ci sono stato in questi posti... uno spettacolo davvero... un tour che consiglio senza dubbio per la bellezza dei paesaggi e per le tantissime cose da vedere!

Anche io sono ancora all'inizio... oggi ho letto un po' e sono al quinto capitolo... però c'è una sensazione ricorrente già dai primissimi capitoli e che proprio mi disturba... e devo dire che l'autore è bravissimo a mettere in risalto (sia che quella che racconta sia la sua vera vita vissuta che la sua vita romanzata...)
La cosa che mi da noia è leggere come gli adulti, in questo caso i genitori, che dovrebbero avere un qualcosa in più rispetto ai bambini, dovuto unicamente alle maggiori esperienze vissute nella loro vita, non facciano altro che continuare a fomentare e ad alimentare l'odio ed il disprezzo per le altre persone. In questo caso sono ebrei e cristiani, ma nella vita di tutti i giorni, ancora oggi, quante situazioni del genere siamo costretti a vedere? E non parlo soltanto di razzismo... perché quello purtroppo è noto a tutti... parlo in via del tutto generale di comportamenti anomali intrattenuti tra genitori o dai genitori che danno esempi "particolari" ai propri figli... il più eclatante è il papà che urla "spezzagli le gambe" a suo figlio durante una partita di calcio... o la mamma che sull'autobus bisbiglia nell'orecchio della figlia: "stai attenta all'uomo nero", rivolgendo lo sguardo ad una persona di colore seduta tranquillamente a farsi i fatti suoi...
Insomma... perché la gente non si da una regolata? Prima erano ebrei e cristiani, poi bianchi e neri, oggi sono eterosessuali e omosessuali, e quanti altri esempi potremmo fare? Ma dov'è la tolleranza? Cos'è questo "mettere le mani avanti" a prescindere? Possibile che l'uomo sia portato sempre a vedere con facilità il possibile marcio nella persona che ha di fronte invece del possibile buono che potrebbe esserci?
Scusate lo sfogo... Ma il quarto capitolo in cui le donnette ebree si lamentavano del fatto che la ragazza ebrea si era innamorata del ragazzo cristiano mi ha fatto un po' rimanere di stucco e soprattutto è stata lo spunto per tanti altri pensieri... vado avanti con la lettura... ma sarei curioso di sapere se anche dalle vostre parti capitano esempi come quelli che vi ho fatto... e cosa ne pensate.