Grazie Debora

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Purtroppo so solo che il regista è Rob Reiner e l’anno d’uscita è il 1986. È ispirato al romanzo. Quanto sia fedele non lo so, ma mi sembra di aver capito che qualcuno qui sul forum l’ha visto.


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hallerina37 ha scritto:

Purtroppo so solo che il regista è Rob Reiner e l’anno d’uscita è il 1986. È ispirato al romanzo. Quanto sia fedele non lo so, ma mi sembra di aver capito che qualcuno qui sul forum l’ha visto.


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Hallerina 37, grazie, l'ho appena finito di vedere molto bello, tratto da un romanzo di Stephen King, autore da voi molto amato; non ho mai letto suoi romanzi, ma mi sono accorta di aver visto molti film, molto belli tratti dai suoi racconti o romanzi. Sono una grande cinefila e apprezzo i bei film, grazie ancora per la segnalazione, diversamente non lo avrei visto, sono poco attenta alle programmazioni televisive. Ciao:woohoo:

Sono un pochino indietro... ieri sera al posto di guardare Stand by me, ho guardato l'allievo, film tratto dal racconto "Un ragazzo sveglio". Sto procedendo sistematicamente seguendo la linea racconto+film e mi dispiace un sacco che non ci sia il film dell'ultimo racconto, mi sentirò incompleta!

Il racconto di Todd e di Dussander a tratti mi ha infastidita, Dussander non è più costretto ad uccidere per la patria eppure non vedeva l'ora di mettere le mani su un corpo, che sia di animale o umano, e questo mi ha dato parecchio sgomento. Trovo che alla fine del racconto King abbia tirato un po' troppo a lungo il brodo, ho fatto fatica a terminare la lettura nonostante il racconto mi sia piaciuto. Todd ha evidentemente la mente malata fin da subito. Ok l'interesse per la storia, ci sta anche la passione per l'argomento e il voler sentire la storia reale raccontata di chi l'ha vissuta in prima persona, ma il suo continuo voler sapere è raccapricciante. La scena che più mi ha colpito è quella dove Todd obbliga Dussander a mettere la divisa. Ho avuto i brividi.
Sia Todd che Dussander mi hanno fatto pensare a quanto sia sbagliato giudicare qualcuno dall'apparenza. Entrambi sembrano due elementi innocui e invece...

Per quanto riguarda il film ci sono diverse incongruenze con il racconto però mi è piaciuto. Nel film Todd viene preservato un po' di più.

Ora passo a Stand by me di cui ho grandi aspettative.

@ Cara Bibi, L'allievo" è un film del 1998 (USA) e io l'ho visto appena uscito al cinema in Multisala a 18 sale, qui vicino a casa mia.
Tratto appunto da un racconto di Stephen King dal titolo "Un ragazzo sveglio", parla di un giovane appassionato di nazismo e che su autobus riconosce un ex ufficiale delle SS, di cui vuole diventare L'allievo.
Bel film. Ho già detto di aver visto parecchi film che mi sono piaciuti molti tratti dai romanzi di Stephen King (nome di fantasia che l'autore si è dato). ciò non toglie che i suoi racconti e romanzi si prestino bene ai film, e ciò non toglie che deve avere parecchi amici fra i registi americani.
Il regista Bryan Singer, che ha al suo attivo parecchi film importanti, questa volta si è voluto cimentare con una storia di un vecchio, che plagia un giovane, tale giovane che come al solito si è attaccato all'ideologia nazista, perché manca completamente di un educazione che si sia compiuta su basi morali e civili.
In quanto a Michelangelo, beh, chi non lo conosce profondamente da anni? Come ignorare un artista così completo: dalla scultura, alla pittura, alla letteratura. Un genio così nasce ogni mille anni forse e per nascere ha bisogno ci sia attorno a lui una società per diversa dalla nostra.
E che dire del suo Mosè in San Pietro in Vincoli a Roma!!!!! Freud ne ha scritto un libretto interpretativo, solo dedicato a lui, a Michelangelo. E che dire della sua omosessualità? del suo cattivissimo rapporto con il padre?
Il marmo del il David lo è andato a prendere direttamente nelle cave di marmo, dove ha la casa mio figlio, e lo ha fatto trasportare a Roma. In TV anni fa han fatto vedere un servizio di come è stato trasportato. Ti saluto.

Ciao, Graziella!
Come procedendo la vacanza? Spero bene.
Nel ‘98 avevo 4 anni, pensa che differenza curiosa confrontare io mio passato con chi è più grande di me mi fa sempre piacere. Tante volte chiedo ai miei genitori che musica si ascoltava negli anni ‘70 e altre cose. Un po’ come Todd... ahahah Ho letto che hai visto molti film ispirati ad opere di King e anch’io trovo che siano molto adatti alle trasposizioni cinematografiche. Hai poi letto il racconto? Anche tu hai trovato le differenze tra film e libro?

@ per Bibi, già non per nulla ti sei definita come una probabile mia nipote. Ne ho una più giovane di te, ha 14 anni.
Le mie vacanze non procedono più, sono tornata dalla Grecia il 31 luglio, con, 6 gatti (una madre e 5 cuccioli) più le mie due, e ora sono a casa, starò qui tutto agosto in attesa di accasare madre e cuccioli.
E' per questo che vedo i film alla TV.
No non ho mai letto libri di Stephen King, lo avevo già detto, l'idea proprio non mi attira, anche se con grande sorpresa trovo che i film presi dai suoi racconti, sono davvero molto belli. Penso sia merito dei registi.
Mi sono quasi arrestata con la lettura, credo sia per via del caldo soffocante di Milano.
Ho molti romanzi nel Kindle, ma il camper e l'aria di montagna mi mancano molto. Pazienza, ho fatto una scelta e la mantengo, questi 5 gattini sono bellissimi, sani e perfetti. Così piccoli, ora hanno un mese, per i loro bisogni, entrano nella cassetta. Sono una bella banda.
Questo pomeriggio, sempre su Rai Moovi, ho visto che ripetevano stand By Me, avresti potuto vederlo.
Ciao.

Non ho ancora letto il racconto per questo non ho voluto vederlo ma lo recupererò non appena lo avrò letto.
Spero che troverai presto qualcuno disponibile ad adottare i gattini, hai fatto una bella cosa.

bibbagood ha scritto:

Leggendo il quarto racconto non ho avuto la sensazione di alcuni di voi che si trattasse di un horror...c´è un po´ di paranormale, ma forse dal momento che i libri di King letti finora sono Under the dome, Cujo e IT, a loro confronto questo mi è sembrato tranquillissimo E anche molto picevole, la descrizione del club mi è piaciuta.

Bella e interessante anche la postfazione, sia per quanto riguarda le etichettature, sia per il problema di pubblicare racconti o romanzi. Menomale che alcuni di voi leggendo questo libro del mese hanno avuto la possibilità di ricredersi e di scoprire un autore su cui si hanno spesso preconcetti

Te ghe rasun, pota!