SARA1984 ha scritto:

continuo a pensarci da quando lo finito.
ce un momento nel libro dove tutto è estremamente confuso (io ho dovuto leggere quella parte due volte perchè non riuscivo a collegare più nulla ) e da li in poi tutto diventa via via più chiaro le nubi si aprono davanti ai nostri occhi da lettori 
di sicuro è il momento di svolta il più bello secondo me

Attenzione: Spoiler!

quando la vecchia chiama neptun (non credo che si scrivi cosi ma avete capito vero?

)nel bosco nel frattempo noi leggiamo della giovane insegnate che piange e si rende conto d'avere il vestito sporco di sangue ...la vecchia continua chiamare neptun neptun e noi lettori sapiamo diamo per certo che non andrà da lei perchè è morto e ci domandiamo cosa accadrà adesso ma ecco che neptun appare ...è il momento in cui passato e presente per una frazione si incontrano e da qui in poi tutto viene spiegato.

Bisognerebbe leggere il libro di nuovo con la consapevolezza che abbiamo ora, così riusciremmo a cogliere ogni sfumatura, come sei riuscita a fare te Sara con questo episodio in particolare.

Ho terminato il libro e, come molti di voi, anch’io sono stato coinvolto maggiormente dalla seconda parte del racconto e sorpreso dal finale. 
In particolare, mi ha stupito come nelle ultime pagine abbia provato un senso di connessione con l’anziana narratrice che, all’inizio del racconto, avevo definito estremamente sarcastica e cinica, e aveva suscitato in me una certa antipatia.
Questo mi porta a riflettere come, a volte, istintivamente giudichiamo certi atteggiamenti nelle persone che ci sono estranee, pur non conoscendo le motivazioni che possono averle spinte a comportarsi in un certo modo o a compiere particolari scelte.
 

Sarebbe stato interessante averne potuto approfondire l’evoluzione ma si tratta di materiale, questo, che forse ha senso analizzare e raccontare in un altro tipo di romanzo.

Con notevole ritardo, ho iniziato anch'io il libro del mese! Devo dire che mi sta piacendo molto, ne ho letto metà tutta d'un fiato, non metto in dubbio che non sia paragonabile ai grandi romanzi gialli ma lo trovo comunque gradevole e appassionante. La caratteristica che preferisco è il contrasto tra un paesaggio da sogno, meraviglioso, e gli avvenimenti a cui fa da sfondo, tutt'altro che idilliaci, inoltre mi piace molto che le protagoniste siano tre donne, di età e contesti completamente diversi.

Mi unisco alla festa con notevole ritardo ma, dato che ho terminato la lettura, mi faceva piacere trascrivere le mie impressioni dopo aver letto i vostri commenti. È il primo giallo che leggo ma concordo con chi ha criticato la caratterizzazione dei personaggi, un po' troppo piatti e, a tratti, poco credibili. L'altra critica con cui trovo d'accordo è quella sulle ultime pagine, la riconciliazione stona un pochino a mio avviso, avrei preferito un finale più dark in linea con tutta la storia. Per il resto, mi è piaciuto molto, mai e poi mai avrei immaginato che la storia si legasse in questo modo, un escamotage davvero originale e sorprendente, concordo in pieno con chi dice che andrebbe riletto conoscendone il finale in modo da cogliere ogni sfumatura.

ogni tanto mi torna in mente questo libro segno che qualcosa ha lasciato e penso che potrebbero girarci tranquillamente un film credo che non sarebbe male

Ho recuperato questa lettura che mi è stata regalata per Natale dalle mie amiche e si è rivelata davvero sorprendente!
Innanzitutto essendo infatuata delle opere impressioniste soprattutto di quelle di Monet sono stata facilmente catapultata e catturata dallo scenario di Giverny. Ho avuto modo anche di apprendere molte cose a me sconosciute su luoghi, autori e opere per cui al di là di tutto mi lascia qualcosa di positivo.
Mi ha fatto riflettere sul fatto che la nostra arrendevolezza alla paura di rischiare ci nega grandi possibilità che potrebbero regalarci molte gioie e lasciare esprimere al pieno delle potenzialità i nostri talenti. Forse è vero, a volte servirebbe un po' di egoismo.
 I rimpianti ci cambiano, ci tolgono i sogni e i desideri, distolgono lo sguardo dall' orizzonte e ci lasciano amareggiati e arrabbiate con la vita e soprattutto con noi stessi da cui restiamo delusi. Se ne esce sconfitti per sempre.. perché il tempo è tiranno e impietoso. 
È bello che ogni tanto ci ritroviamo a leggere libri che ce lo ricordano e magari ci risvegliano da un protettivo ma infame torpore.
Anche se non lo metterei in cima ai gialli migliori, certamente merita una posizione di tutto rispetto e mi sento di consigliarlo!!