Io sono impegnato col buon Moerhinger (o come si scrive), quindi inizierò in ritardo (in ogni caso il mio apporto in itinere sarebbe stato limitato).

Ciao a tutti! Io comincerò a leggerlo dalla settimana prossima, sono in un bel tunnel di lavoro che devo smaltire... e per il weekend conto di finire un altro libro pendente! Ma vi aspetto numerosi!

Ciao, partecipo volentieri
Buona lettura a tutti!

Buongiorno.. sono nuovo di questo sito.. quando verrà discusso? C'è una data? Grazie 

Esatto! La discussione avviene tramite messaggi qui sul forum durante tutto il mese di settembre, ma si può anche intervenire in seguito. Generalmente, quando in mezzo alla lettura abbiamo voglia di commentare con le nostre considerazioni, scriviamo nel messaggio dove siamo arrivati... così da evitare di dare spoiler agli altri lettori. Ma anche per tenerci tutti aggiornati!

Ho iniziato la lettura da qualche giorno , e sono a circa la metà del capitolo "il fallimento " . La lettura scorre , e ci sono salti temporali . Immagini e racconti del passato che si annodano alla scena presente . Per ora il racconto mi mette una grande tristezza 

Lette le prime 100 pagine circa in cui fondamentalmente iniziano a delinearsi i personaggi: i genitori, col loro mondo stantio e congelato nel tempo e i loro modi da anziani che irritano e impietosiscono al tempo stesso, e uno dei tre figli, Chip, con i suoi vizi dalla dubbia moralità. Inizia a delinearsi il tema delle azioni scorrette tramite la vita allo sbando di Chip e la tanto rigida morale dei genitori, però al momento onestamente lo sto trovando un po' troppo inutilmente prolisso, oltre ad essere volutamente deprimente. Una parte che mi è piaciuta e ho sottolineato è stata quando Alfred si rende conto di essere schiavo della sua malattia, lui che da sempre aspirava al rigore e alla fermezza adesso deve obbedire ad un corpo che fa di testa sua e non segue i comandi, mi è sembrata come una punizione divina dettata dalla legge del contrappasso. Sono curiosa di sapere dove andrà a parare la storia perché per ora non mi sembra chiaro il tema principale.

Ciao, ieri sera ho cominciato anche io. Ho letto solo il primo capitolo e avendo un libro di confronto ("Crossroads", sempre di Franzen, che mi è piaciuto molto) mi perdonerete se faccio dei paragoni... però appunto, rispetto a "Crossroads" sto facendo più fatica.

Franzen è così, specie all'inizio, non è immediato da seguire. Inoltre fa molti riferimenti a oggetti "significanti" e piccoli rituali della cultura americana che se non conosci, forse, fai fatica a capire. Però trasmette bene l'atmosfera, credo, quella di essere incastrati in un quotidiano rompicapo. Della casa di Enid e Alfred ho respirato il vivere galleggiando, evitandosi a vicenda, e la sensazione di Enid di vivere sempre sul filo, non sapendo come gestire il marito.

Il tipo di prosa, per quanto difficile, è riuscito a spiazzarmi... restituendomi così il senso di confusione e di disagio che si deve respirare in quella casa. Quando entra in scena Chip la narrazione mi sembra già un po' più organica. Però ora vedo.