Da quando mi sono iscritto al forum, non c'è stato un post in cui non ho condiviso il pensiero, di Guido, se escludiamo le divergenze sul grandissimo Lansdale!

Totalmente d'accordo con te. Leggere fa sempre solo bene, anche se non rientra nelle nostre preferenze e cosa meglio del "Libro del mese" esprime pluralità di interessi?

VFolgore72 ha scritto: Da quando mi sono iscritto al forum, non c'è stato un post in cui non ho condiviso il pensiero, di Guido, se escludiamo le divergenze sul grandissimo Lansdale!

Addirittura!
Ti darò una cocente delusione per fare media... AMALA!

guidocx84 ha scritto:

VFolgore72 ha scritto: Da quando mi sono iscritto al forum, non c'è stato un post in cui non ho condiviso il pensiero, di Guido, se escludiamo le divergenze sul grandissimo Lansdale!

Addirittura!
Ti darò una cocente delusione per fare media... AMALA!

Ahime' ...

Votato per Bauman. In verità all'inizio pensavo di dare il mio voto alla Taylor, non perché il lavoro del filosofo polacco non fosse interessante, più che altro nutrivo anche io qualche perplessità sul leggere un' intervista all'autore piuttosto che una delle sue opere . Tuttavia le argomentazioni di Guido mi hanno convinta a dargli una possibilità

Ho votato Destinatario sconosciuto mi piace la trama

Ho votato destinatario sconosciuto: non sono una fan dei libri epistolari, ma la trama mi ispira molto, soprattutto in questi tempi dove il razzismo sembra dilagare nuovamente... E poi L'amico ritrovato mi ha davvero scaldato il cuore e questo libro sembra ricordarlo vagamente

Ciao a tutti! Io arrivo proprio in extremis con la mia preferenza..
Ultimissime ore..
Dunque.
Non scelgo Strevenson perche e' una lettura che al momento non farei. Non mi attira. Anche se "Dottor Jekyll.."
piacque molto anche a me.
Il saggio di Baumann, che come dici tu Guido puo' essere che sollevi innumerevoli spunti di riflessione e sia anche in maniera interessante da leggere (nel mio caso molto propabilmente sottolineare, a matita.., e appuntare) quasi parola per parola (come mi appare anche scorrendone l'inizio; molto dettagliato di statistiche e dati), temo che per questo stesso motivo possa essere complicato o frammentario condividerlo in tanti.
Mi sento anche un po lontano dal punto di vista, dall'impronta mentale che percepisco abbia l'autore. E penso, leggendo e documentandomi sull'argomento di altri suoi scritti (come con un altro dedicato alla sfera sentimentale) che potrei quindi non fare altro che passare la lettura a criticarne spesso il pensiero. Senza quindi arricchirmi, in questo caso, di un altro punto di vista.
Opto quindi con sicurezza e speranza per la Taylor e Destinatario sconosciuto. Si, e' decisamente vero pallina. Il razzismo, da che e' sempre piu o meno stato 'strisciante' sta decisamente alzando la 'testa'...!!!
Io seguo un po la sfera social da poco tempo. Ma devo dire che c'e' un proliferare di commenti che definire pesanti in generale e razzisti nello specifico e' dire poco. E la storia di questo bivio umano, questo improvviso e graduale contrasto tra le umanita' dei due protagonisti; questa diversa strada e pensiero che intraprendono, mi incuriosisce molto nella nascita e nell'evolversi delle sue dinamiche.
Spero per Taylor e corro a votare.

Ho votato per Bauman per capire di piu' sulla società liquida ed inoltre io adoro i saggi!

remembrandt ha scritto: temo che per questo stesso motivo possa essere complicato o frammentario condividerlo in tanti

Questo non dovrebbe impaurirci! Siamo un club del libro! Nei miei primi post suggerivo di affrontare la lettura lentamente, insieme, in modo da affrontare via via i vari spunti di riflessione.
Dovremo auto regolarci (qualora vincesse questo libro). Sarebbe anche un esperimento interessante per la Community.
Credo che leggerlo tutto di filata oppure semplicemente venire qui a commentarlo a fine lettura non darebbe le stesse emozioni che leggerlo e condividerlo via via. Il numero di pagine ci permette questo tipo di test. Non dico di definire delle date per la lettura dei capitoli (lungi da me) ma quantomeno di provare ad affrontare la discussione in maniera ordinata.

Possiamo dire tutto... ma non che un club del libro sia spaventato dai troppi spunti di riflessione di un libro

Gli spunti non sono assolutamente un problema Guido!!
E' il parola per parola e le citazioni percentualistiche che ho scorto che mi lasciano interdetto. Ed anche l'autoregolamentazione che vedo dura.. Personalmente la lettura cosi' dettagliata di un testo mi e' gia capitata ed e' stata entusiasmante. Si trattava di testi universitari e/o teatrali. Ma in quel caso e/o la svolgevo individualmente e/o andavo poi a lezione in aula. A meno di non fissare in qualche modo qualcosa, ognuno ha poi i suoi tempi.
Non so.. e' solo una mia prima impressione. Sicuramente poi la brevita' del libro sara' comunque, nel caso, di aiuto per l'esperienza.
Poi qui e on line sono nuovo.., e avete gia' affrontato l'esperienza di lettura di altri saggi.
Magari mi sbaglio.

guidocx84 ha scritto:

remembrandt ha scritto: temo che per questo stesso motivo possa essere complicato o frammentario condividerlo in tanti

Questo non dovrebbe impaurirci! Siamo un club del libro! Nei miei primi post suggerivo di affrontare la lettura lentamente, insieme, in modo da affrontare via via i vari spunti di riflessione.
Dovremo auto regolarci (qualora vincesse questo libro). Sarebbe anche un esperimento interessante per la Community.
Credo che leggerlo tutto di filata oppure semplicemente venire qui a commentarlo a fine lettura non darebbe le stesse emozioni che leggerlo e condividerlo via via. Il numero di pagine ci permette questo tipo di test. Non dico di definire delle date per la lettura dei capitoli (lungi da me) ma quantomeno di provare ad affrontare la discussione in maniera ordinata.

Possiamo dire tutto... ma non che un club del libro sia spaventato dai troppi spunti di riflessione di un libro