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Fin dall'antichità si è sempre pensato che la lettura portasse effetti benefici per la cura dell'anima. Infatti, nell'antica Grecia, il figlio di Zeus Apollo era considerato Dio della poesia e della medicina allo stesso tempo. Con il termine biblioterapia o libroterapia oggi si intende la terapia che usa la lettura come strumento di aiuto per la cura dell'anima, utile in situazioni di disagio psicologico o sociale o in situazioni di stress, ma anche semplicemente per stare meglio con se stessi.

Gli autori che hanno approfondito il tema sono tantissimi, da Régine Detambel, scrittrice francese autrice del volume I libri si prendono cura di noi. Per una biblioterapia creativa (Ponte alle Grazie, trad. F. Bruno, 2016) all'antologia delle due scrittrici inglesi Ella Berthoud e Susan Elderkin Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (Sellerio, trad. R. Serrai, 2016) fino al più recente I libri che fanno la felicità. Prenditi cura della tua anima con la libroterapia (Vallardi, 2019) della psicologa e psicoterapeuta Rachele Bindi.

In quest'ultimo libro Rachele Bindi spiega in modo molto chiaro e semplice l'approccio alla libroterapia, guidando il lettore attraverso un percorso di conoscenza di se stesso che passa dalla parola scritta.

Non si tratta di un semplice elenco di libri, ma di un vero e proprio percorso attraverso diverse fasi. Come fare per essere felici? Questa domanda sembra essere il nucleo di tutto il libro.

La ricerca della propria felicità passa attraverso la conoscenza di se stessi. L'autrice scrive: "Essere felici ha a che fare con il saper scegliere, coerentemente con la propria natura profonda, tutto ciò che sentiamo affine alla nostra anima: i piaceri, la professione, i valori, le relazioni della nostra vita."

La stessa autrice ammette quanto questo possa non essere facile. E quindi come farlo attraverso i libri? I libri ci aiutano a nutrire il nostro inconscio a conoscere noi stessi. Leggere in modo libroterapico significa non fermarci alla fine di un libro, ma continuare a tenerlo dentro di noi, ponendoci delle domande. Alcune di quelle che consiglia l'autrice sono:

 - Rispetto allo svolgimento della storia, avresti voluto cambiare qualcosa?
 - Cosa dice di te stesso il cambiamento che faresti nella storia?
 - La storia ti ricorda situazioni vissute da te?

E altre domande, utili per entrare veramente in contatto con cosa si è letto.

Da lì in poi inizia il viaggio dentro se stessi, attraverso tantissimi libri di ogni genere. Si spazia da classici famosi a libri meno conosciuti ma dalle storie accattivanti. Un titolo molto originale è 4321 di Paul Auster (Einaudi, trad. C. Mennella, 2019), con cui l'autrice ci invita a rallentare. Il romanzo di Auster parla di un ragazzo nato negli anni '50, e la storia si sviluppa in quattro filoni. Al lettore è lasciata la possibilità di scegliere tra quattro infanzie, quattro adolescenze e così via, e si può decidere di leggerle in sequenza cronologica come quattro romanzi separati, o seguendo prima tutte e quattro le possibilità per ogni periodo della vita per osservarne i cambiamenti.

Passo dopo passo si arriverà a libri che aiutano a un dialogo con la propria parte Ombra, come Di Bestia in bestia di Michele Mari (Einaudi, 2013) o Storia straordinaria di Peter Schlemihl di Adelbert von Chamisso (Garzanti, trad. L. Bocci, 2007), un racconto che ricorda in qualche modo proprio quell’ombra de Il ritratto di Dorian Gray.

Il viaggio attraverso i libri continua toccando altre corde dell'anima.
Così Rachele Bindi ci guida in un percorso individuale importante di cura dell'anima, ma la biblioterapia in generale può essere anche fatta in gruppo: esistono, infatti, gruppi di sostegno collettivo che usano i libri come cura terapeutica.
Non si può negare che chi legge non si ferma mai, la lettura è un viaggio continuo nelle storie degli altri e spesso anche nelle vite degli altri. E perché no quindi, è anche un viaggio dentro noi stessi.
Come scrisse Kafka in una lettera a Oskar Pollak (1903): "Un libro deve essere un'ascia per rompere il mare di ghiaccio che è dentro di noi".

(articolo a cura di Vanessa Del Chiaro Tascon)

 

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